Dubbi sul latte vaccino e info bronchite asmatica

Salve,
ho una bimba di quasi 12 mesi allattata al seno, sinora.
Compiuto l'anno, il pediatra mi ha detto che posso introdurre il latte vaccino.
Mi ha detto di dare per la prima settimana latte parzialmente scremato, poi se non ci sono problemi passare a quello intero. Quantita: 250 ml la mattina, con 2/3 biscottini.
Qui di seguito le mie domande:
1) come mai altri pediatri fanno dare il latte 2 volte al giorno (250 ml), sia la mattina che la sera prima di addormentarsi? Il mio sostiene che la poppata serale NON e' necessaria, si rischia di introdurre un eccessivo apporto calorico, e che comunque la bimba riceve sufficienti nutrienti dalle altre fonti (formaggi, yoghurt) quindi il latte solo la mattina basta.
Voi che ne pensate

2) ho letto su piu' fonti (es. tra tanti http://www.pianetamamma.it/il-bambino/allattamento-il-bambino/latte-vaccino-meglio-dopo-l-anno-di-eta-perche.html) che sarebbe adirittura meglio attendere oltre l'anno per dare il latte vaccino e usare invece un latte di crescita. Anche qui, quale e' la vostra opinione?

La mia altra perplessita' riguarda la terapia per una bronchite asmatica (forse di origine virale) diagnosticata a mia figlia di recente: aerosol 3 volte al giorno con fisiologica, clenil A (10 gocce), broncovaleas( 8 gocce).
Leggendo pero' il bugiardino del Broncovaleas mi sono spaventata perche' parla di "5 gocce per adulti", e per i bambini "proporzionalmente ridotte, anche in funzione della sintomatologia".

Quindi come mai questa terapia cosi' forte per la mia bimba? Un altro pediatra che l'ha visitata al nido aveva invece prescritto 1 fiala di Fluibron e 8 gocce di Broncovaleas in 2 sole volte.

Potete darmi un'opinione e un consiglio sui due temi?
Grazie mille
[#1]
Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Gentile Signora, per il broncovaleas esprimo sconcerto a quelle dosi. Bastano tre gocce e devono essere anche diluite in 2 cc di fisiologica. Contraria al mucolitico prima dei tre anni che, associato al broncodilatatore sortisce l'effetto che i bronchi si dilatano, il muco più fluido scende più in profondità...il piccolo migliora all'inizio e poi s'intasa perchè non sa espettorare!

Esistono anche rimedi omeopatici altrettanto efficaci e non pericolosi ma dovrete rivolgervi ad un omeopata. bene tenere clenil, broncovalea a casa er evenienze ma le dosi son quelle che le ho detto io e non quelle che hanno prescritto i colleghi anche perchè il broncodilatatore può dare seri effetti sul cuore.

Il latte vaccino NO. Meglio il latte di proseguimento. megli ancora il latte della mamma fino a che c'è anche poco. Guardiun mio cosulto a tale proposito poco prima del suo, cliccando sul mio nome a sinistra.

Cordiali saluti
Dr.ssa Agnesina Pozzi

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Gentile dottoressa,
a questo punto oltre che perplessa sono anche spaventata..

Le dico che il pediatra che aveva dapprima visitata la bimba al nido (privato) aveva prescritto: 1 fiala di FLUIBRON e 8 gocce di BRONCOVALEAS in due volte e stop (terapia una tantum).

Io avevo poi consultato il "mio" pediatra di fiducia per chiedere se tale terapia andava bene e lui aveva tolto il fluibron - per i motivi che lei elenca- e dato:
10 gocce di clenil A + 1 ml di fisiologica + 8 gocce di broncovaleas.

Io avevo obiettato che, quando a me era stato prescritto broncovaleas in quelle dosi avevo avuto tachicardia, pertanto non volevo farlo...

Comunque: la bimba ha fatto questa terapia per 10 GIORNI, TRE volte al giorno... che danni puo' aver provocato???

E infine: sono, le confesso, anche perplessa sul discorso latte di proseguimento perche' pure qui mi sembra che ci sia una sorta di pressione da parte delle ditte produttrici dei latti di crescita a favore di questi invece del latte vaccino.

Inoltre, le confesso, non vorrei continuare troppo a lungo l'allattamento al seno (nonostante sia per me e mia figlia un piacere) perche' ho paura che piu' aspetto piu' sia difficile "staccare" mia figlia dal seno -anche in previsione di una seconda gravidanza.

Last but not the least, ho la segreta "speranza" che -togliendole il seno - vi siano meno risvegli notturni, a tutt'oggi ancora frequentissimi.

Lei che ne pensa? sia sulla terapia (cosa che piu' mi preme ora) sia sul resto?

Ancora grazie
[#3]
Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Il salbutamolo se iperdosato oltre a dare tachicardia, può causare problemi ipotensivi fino al collasso; inoltre sono possibili reazioni allergiche, abbassamento del potassio, crampi, cefala. Nei piccoli frequentemente può dare iperattività ma il rischio, nella somministrazione per inalazione è addirittura un broncospasmo paradosso. Se ha già smesso da giorni la terapia non deve assolutamente preoccuparsi perchè alla sospensione del farmaco, tutto rientre in pochi giorni. Quindi diciamo che questa volta è andata bene, però sarebbe opportuno che lei facesse presente ai colleghi che lo hanno prescritto, di andarsi a guardare almeno il "bugiardino". Il dosaggio massimo per gli adulti è sei gocce per tre volte al giorno.

Se ha letto il mio intervento saprà che ne penso. Che finito il periodo fisiologico dell'allattamento e già a svezzamento inoltrato, il latte non è indispensabile. Se proprio lo diventa, allora meglio il latte di proseguimento e meglio ancora (ma difficile trovarlo...) il latte di capra integrato con ferro (dato che ne è carente).
L'attaccare la piccola al seno ha un effetto sicuramente tranquillizzante, ma occorre cominciare e con molta dolcezza a diradare questa gratificazione altrimenti poi diventa troppo difficilie, ed anzi, traumatico, se dovrà per forza staccarla.

Cordialmente
Dr.ssa Agnesina Pozzi
[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Salve Dottoressa,
grazie ancora per la sollecita risposta.

A questo punto mi sono voluta documentare (da profana) sull'uso del salbutamolo nel lattante le cito alcuni articoli che ho trovato.


http://db.acp.it/Quaderni.nsf/e64101b58df30876c1256e77002d663d/f7a1cccce0d417bcc1256f480066b953?OpenDocument

http://www.allergieebambini.it/index.php?itemid=29&catid=1

http://www2.units.it/~stumed/download/VI/lezioni/Pediatria%20Prof.Ventura/Asma.pdf

http://www.allergia2000.it/i_farmaci.htm

http://poli.unime.it/seminario_allergologia_03.ppt#260,7,Slide 7

I casi sono diversi (uno riguarda la bronchiolite, un altro l'asma,ecc.) ma cio' che li accomuna e' che parlano di uso del salbutamolo in terapia inalatoria.

Riassumendo -sempre se ho ben compreso, non essendo un medico- dicono che le dosi di salbutamolo devono essere piu' alte (nelle acuzie) perche' non tutto viene inalato, nel bambino.

Nel caso di mia figlia trattavasi di bronchite asmatica: la bimba aveva il cosiddetto "fischio", respirazione accelerata, ecc.
Dopo aver iniziato la terapia i problemi si erano andati via via attenuando sino a scomparire. Ora le e' rimasto solo il "catarro" e una tossetta sporadica la notte.

Sembrerebbe pertanto, anche spulciando i sopracitati articoli, che sia prassi comune prescrivere salbutamolo a queste dosi e in queste modalita' (progressive, prima tre volte al giorno per x giorni, poi 2 per 2 giorni, poi 1 per 2 giorni).

Quindi io non so se - diminuendo le dosi di broncovaleas come lei suggerisce e come io stessa sarei stata propensa - la risposta in termini di riduzione dei sintomi sarebbe stata cosi' immediata..

O se, non dandole le prescritte dosi (8 gocce) avrei rischiato un peggioramento del quadro asmatico.

Mi scuso per la prolissita' e la ringrazio di cuore se vorra' rispondermi.

So che i medici "detestano" i pazienti che si documentano troppo, che cercano su Internet ecc.ecc ma mettetevi nei nostri panni e cercate di essere comprensivi... in fondo, stiamo parlando della "nostra" salute :-)

Colgo anche l'occasione per augurare a lei e a tutto lo staff di Medicitalia i migliori auguri per le festivita'.

Cordialita'




[#5]
Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Una bronchite asmatica di probabile origine virale, è un fatto acuto (e quindi episodico) che per un bambino così piccolo può essere critico; di conseguenza, se il medico si assume la responsabilità di iperdosare nell'acuzie lo faccia pure ma il piccolo a queste condizioni va monitorato con ossimetro e perlomeno ricoverato in osservazione, con la garanzia di essere ossigenato se dovesse servire, proprio per il pericolo di esacerbazione del broncospasmo;

La dose di 8 gocce ossia 2 mg si dà in acuzie è vero, in casi di emergenza ma sotto il controllo medico e nella fascia di età da 3 a 6 anni.

E' bene che i pazienti s'informino e chiedano e siano anche "scoccianti" certe volte se questo serve per tranquillizzarsi, comprendere, stare sereni e a volte perfino per illuminare il medico (non nasciamo con la scienza infusa e non deteniamo tutto lo scibile: possiamo quindi sbagliare e sbagliamo a volte, e purtroppo!).

Non va invece bene lo "spulciare" notizie sparse se ciò mette in moto meccanismi ansiosi in quanto non si comprende globalmente ciò che di medico si legge (o si fraintende), nè specificatamente, non avendo gli strumenti adatti di conoscenza dei problemi medici;
nè va bene quando così facendo si rischia di interferire e disturbare l'operato del medico pretendendo a volte di sostituirsi addirittura a lui.

Ricambio gli auguri.
Cordialmente
Drssa Agnesina Pozzi
[#6]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Grazie mille Dottoressa per la disponibilita'.

Sara' mia premura qualora si verificassero di nuovo episodi di bronchite asmatica di verificare (magari sentendo un altro parere, qui a Rm c'e' anche il Bambin Gesu') la terapia opportuna.

Sul Broncovaleas infatti, continuo anche io, "a pelle", da persona che usandolo ha avuto disturbi, a non essere convinta che si possa usare con tranquillita'.

Ancora auguri e buon lavoro