Antibioticoprofilassi in reflusso vescico-ureterale iv grado
Salve,
Mio figlio ha 1 anno e 4 mesi, nato con una MAR corretta con retto plastica in prima giornata di vita, rene sx pelvico, reflusso vescico-ureterale di IV grado a dx.
A meno di 1 mese di vita ha contratto una pielonefrite da e.
coli resistente alle penicilline, e ha cominciato una profilassi con cefalosporine.
Qualche settimana fa in seguito ad una febbre (si è poi manifestato l'esantema tipico della malattia mani-bocca-piedi) ha eseguito esame urine ed urinocoltura positiva ad e.
coli resistente anche alle cefalosporine, con un unico antibiotico somministrabile per os.
Dagli esami del sangue non sembrava esserci infezione batterica ma virale dovuta all'altro tipo di infezione che ha contratto.
Il bambino ha eseguito a circa 4/5 mesi urodinamica che ha mostrato appunto rvu di 4 grado e scintigrafia renale negativa per lesioni.
Tra qualche settimana ripeterà entrambi gli esami.
Dove è seguito attualmente non mi hanno dato risposte esaustive ai miei dubbi sul continuare l'antibiotico, dato il mio timore che possa diventare resistente anche all'ultimo antibiotico rimasto che può assumere per os (e vorrei evitare di dover ricorrere all'ospedale per una cistite non complicata).
Io insisto per l'intervento, ma l'urologo vuole andare avanti così e cominciare dei cateterismi ad intermittenza poiché sospetta vescica neurogena (ma io vorrei confermati i sospetti prima di cominciare) e poi valutare in futuro l'intervento.
Mi rivolgerò ad un altro medico per chiedere un altro parere.
Ma intanto sospendere l'antibiotico profilassi è indicato?
Anche tenendo monitorate le urine con esami frequenti?
Perché ostinarsi ad aspettare prima di intervenire?
Grazie
Mio figlio ha 1 anno e 4 mesi, nato con una MAR corretta con retto plastica in prima giornata di vita, rene sx pelvico, reflusso vescico-ureterale di IV grado a dx.
A meno di 1 mese di vita ha contratto una pielonefrite da e.
coli resistente alle penicilline, e ha cominciato una profilassi con cefalosporine.
Qualche settimana fa in seguito ad una febbre (si è poi manifestato l'esantema tipico della malattia mani-bocca-piedi) ha eseguito esame urine ed urinocoltura positiva ad e.
coli resistente anche alle cefalosporine, con un unico antibiotico somministrabile per os.
Dagli esami del sangue non sembrava esserci infezione batterica ma virale dovuta all'altro tipo di infezione che ha contratto.
Il bambino ha eseguito a circa 4/5 mesi urodinamica che ha mostrato appunto rvu di 4 grado e scintigrafia renale negativa per lesioni.
Tra qualche settimana ripeterà entrambi gli esami.
Dove è seguito attualmente non mi hanno dato risposte esaustive ai miei dubbi sul continuare l'antibiotico, dato il mio timore che possa diventare resistente anche all'ultimo antibiotico rimasto che può assumere per os (e vorrei evitare di dover ricorrere all'ospedale per una cistite non complicata).
Io insisto per l'intervento, ma l'urologo vuole andare avanti così e cominciare dei cateterismi ad intermittenza poiché sospetta vescica neurogena (ma io vorrei confermati i sospetti prima di cominciare) e poi valutare in futuro l'intervento.
Mi rivolgerò ad un altro medico per chiedere un altro parere.
Ma intanto sospendere l'antibiotico profilassi è indicato?
Anche tenendo monitorate le urine con esami frequenti?
Perché ostinarsi ad aspettare prima di intervenire?
Grazie
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Cara mamma la profilassi antibiotica nei casi di bambini con anomalie delle vie urinarie è oggetto di discussione da anni. Come spesso succede in medicina non ci sono linee guida uniche.
Ad ogni modo nella situazione del tuo piccolo con una malformazione renale complessa, pur avendo superato l’anno di vita, in attesa di chiarire la situazione vescicale (la vescica instabile espone a più rischi si IVU) e visto che episodi dubbi febbrili sono ancora presenti, manterrei la profilassi antibiotica almeno fino a che non hai la risposta degli esami di controllo che devi fare a breve.
I cateterismi vescicali li eviterei per adesso in quanto procedura invasiva e non scevra da rischio di infezioni iatrogene legate alla procedura.
Credo che la situazione vescicale vada approfondita e in caso di esame urodinamico ancora patologico oltre che iniziare una terapia specifica vada appprofondita anche la diagnostica per immagini.
Spero di essere stato chiaro vista l’impossibilità di spiegare alcune problematiche per messaggi.
Disponibile ad ogni chiarimento le porgo cordiali saluti
Ad ogni modo nella situazione del tuo piccolo con una malformazione renale complessa, pur avendo superato l’anno di vita, in attesa di chiarire la situazione vescicale (la vescica instabile espone a più rischi si IVU) e visto che episodi dubbi febbrili sono ancora presenti, manterrei la profilassi antibiotica almeno fino a che non hai la risposta degli esami di controllo che devi fare a breve.
I cateterismi vescicali li eviterei per adesso in quanto procedura invasiva e non scevra da rischio di infezioni iatrogene legate alla procedura.
Credo che la situazione vescicale vada approfondita e in caso di esame urodinamico ancora patologico oltre che iniziare una terapia specifica vada appprofondita anche la diagnostica per immagini.
Spero di essere stato chiaro vista l’impossibilità di spiegare alcune problematiche per messaggi.
Disponibile ad ogni chiarimento le porgo cordiali saluti
Giuseppe Ruocco MD
Pediatra Neonatologo
AORN Santobono Pausilipon Napoli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 02/06/2022.
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