Polmonite ricorrente nei mesi estivi
Buonasera.
Ho 40 anni e necessito di un Vs.
parere.
Due anni fa, a settembre, dopo un periodo iniziato a metà del mese di luglio di stanchezza estrema e tosse insistente e proseguito poi durante le vacanze senza traccia di febbre, in seguito ad un episodio febbrile avvenuti ai primi di settembre, effettuo esami del sangue con PCR ed una rx torace che, analizzati dallo specialista pneumologo, conducono ad una diagnosi di polmonite bilaterale in fase di regressione, che è stata poi debellata con un trattamento antibiotico e riposo.
L'anno scorso, sempre a metà luglio e sempre in seguito ad una tosse insistente con espettorato e lieve stato febbrile, effettuo gli esami (che, ahimè, ormai definisco di routine) e mi viene diagnostica una polmonite da mycoplasma, che curo e debello con azitromicina nell'arco di una settimana con straschici pressoché nulli.
Quest'anno, sempre nel mese di luglio, mi ritrovo nuovamente allettato per un fortissimo stato febbrile con associato dolore alla schiena (simil gastrite), forte mal di testa e tosse stizzosa leggerissima, sintomi tutti (ad eccezione della febbre) che avevano caratterizzato la mia "prima" polmonite e che mi fanno propendere per un nuovo focolaio (tengo a precisare che ho fatto esami sangue con globuli bianchi nella norma, ma PCR a 99 e sono in attesa di ritirare referto RX).
Nel frattempo, riposo e augmentin 3 volte al dì per 8 giorni, che mi ha permesso di sconfiggere la febbre e di stare, pressoché, bene, ad eccezione della solita stanchezza che sto curando con integratori di arginina e vitamina C.
Ora, tutto cio premesso, la mia domanda è la seguente: posto che non è possibile ammalarsi così a 40 anni per un soggetto come me, sportivo, in forma, che mangia sano e non ha vizi di fumo o altro, c'è qualche rimedio farmaceutico da assumere durante l'autunno o durante l'anno oppure integratori specifici che possono aiutarmi a non avere ulteriori ricadute oppure è meglio approfondire la causa di tali episodi con esami specifici da fare per scongiurare ricadute e solamente dopo assumere farmaci o simili?
Scusate se sono stato prolisso, ma non sapevo come sintetizzare e sono preoccupato dalla mia salute.
Grazie.
Ho 40 anni e necessito di un Vs.
parere.
Due anni fa, a settembre, dopo un periodo iniziato a metà del mese di luglio di stanchezza estrema e tosse insistente e proseguito poi durante le vacanze senza traccia di febbre, in seguito ad un episodio febbrile avvenuti ai primi di settembre, effettuo esami del sangue con PCR ed una rx torace che, analizzati dallo specialista pneumologo, conducono ad una diagnosi di polmonite bilaterale in fase di regressione, che è stata poi debellata con un trattamento antibiotico e riposo.
L'anno scorso, sempre a metà luglio e sempre in seguito ad una tosse insistente con espettorato e lieve stato febbrile, effettuo gli esami (che, ahimè, ormai definisco di routine) e mi viene diagnostica una polmonite da mycoplasma, che curo e debello con azitromicina nell'arco di una settimana con straschici pressoché nulli.
Quest'anno, sempre nel mese di luglio, mi ritrovo nuovamente allettato per un fortissimo stato febbrile con associato dolore alla schiena (simil gastrite), forte mal di testa e tosse stizzosa leggerissima, sintomi tutti (ad eccezione della febbre) che avevano caratterizzato la mia "prima" polmonite e che mi fanno propendere per un nuovo focolaio (tengo a precisare che ho fatto esami sangue con globuli bianchi nella norma, ma PCR a 99 e sono in attesa di ritirare referto RX).
Nel frattempo, riposo e augmentin 3 volte al dì per 8 giorni, che mi ha permesso di sconfiggere la febbre e di stare, pressoché, bene, ad eccezione della solita stanchezza che sto curando con integratori di arginina e vitamina C.
Ora, tutto cio premesso, la mia domanda è la seguente: posto che non è possibile ammalarsi così a 40 anni per un soggetto come me, sportivo, in forma, che mangia sano e non ha vizi di fumo o altro, c'è qualche rimedio farmaceutico da assumere durante l'autunno o durante l'anno oppure integratori specifici che possono aiutarmi a non avere ulteriori ricadute oppure è meglio approfondire la causa di tali episodi con esami specifici da fare per scongiurare ricadute e solamente dopo assumere farmaci o simili?
Scusate se sono stato prolisso, ma non sapevo come sintetizzare e sono preoccupato dalla mia salute.
Grazie.
Altri farmaci, oltre ai comuni vaccini, direi di no. Magari effettui una prevenzione continua della rinite con acqua salina ipertonica 3% anche spray, acqua salata come quella del mare per ridurre/eliminare anche uno scarso sgocciolio retronasale di poche secrezioni, prima che sgocciolino nei bronchi, prima che possano procurare bronchiti
Le sembrerà banale ma può funzionare
CORDIALMENTE
Le sembrerà banale ma può funzionare
CORDIALMENTE
Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 335 visite dal 19/07/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Influenza
Influenza o raffreddore? Ecco come riconoscere il virus influenzale, quanto dura, come alleviare i sintomi con farmaci e rimedi, quando e perché vaccinarsi.
Consulti simili su influenza
Altri consulti in pneumologia
- TAC torace: nodulo polmonare destro: cosa fare?
- Versamento pleurico post-covid: residuo infettivo o tumore?
- Referto radiografia torace: cosa significa?
- Tosse persistente e febbre: rx torace o cambio antibiotico?
- Referto TAC torace: cosa significano i risultati?
- Tac polmonare: tumore o altra patologia?