Flato vaginale
salve gentilissimi dottori sono una ragazza di 22 anni vorrei esporvi un problema che mi è successo ieri mattina,appena mi sono svegliata ho avuto dei flati vaginali per ben 3 volte,mi sono spaventata perchè soffro di forte ansia e tempo fa leggendo su internet ho letto di un embolia gassosa che può essere causata anche se il partner fa entrare aria in vagina,il problema è che io non ho rapporti da quasi due mesi,sono molto preoccupata adesso sento un forte dolore al petto ai lati delle mammelle come se fossero proprio i polmoni a farmi male,e mi manca l'aria e tossisco in modo stizzoso ma senza emettere sangue e non ho le labbra blu come avevo letto questi erano i sintomi vi prego ditemi se è il caso di farmi controllare o se rischio davvero un embolia,ha premetto anche che ieri ero al sesto giorno di ciclo non so se possa centrare qualcosa ma comunque so che è una domanda strana e magari anche sciocca però io ho troppa paura l'ansia mi sta uccidendo somatizzo troppo aiutatemi
Cara Utente,
il flato vaginale non dovrebbe preoccuparla.
Le posizioni assunte durante la notte possono aver fatto entrare dell'aria nella vagina e che poi è stata normalemnte esplusa al risveglio.
L'evenienza di un'embolia gassosa ("da aria") dovuta all'entrata di aria nella vagina durante i rapporti sessuali (e soprattutto dopo sesso orale, "cunnilingus") è una evenienza ESTREMAMENTE rara, e tende a verificarsi nelle donne incinte e SUBITO DOPO il rapporto sessuale.
Il fatto che lei:
- 1. non sia incinta
- 2. non abbia avuto rapporti sessuali nell'ultimo periodo
- 3. non abbia avuto sintomi dopo il rapporto sessuale, ma dopo mesi dall'ultimo rapporto
dovrebbe farla stare tranquilla sul fatto che NON è a riscio di embolia gassosa.
I sintomi che lei riferisce (dolori toracici e tosse stizzosa) oltre che causati da una (improbabile, in questo caso) embolia gassosa potrebbero essere dovuti ache a una più comune (soprattutto in questa stagione) bronchite.
Per toglierle ogni dubbio le coinsiglio, di cuore, di farsi vedere dal suo medico curante. Potrà visitarla, asoltare i suoi polmoni e fare una diagnosi.
Ma credo ci sia anche un altro problema, che lei stessa vede con chiarezza: l'ansia. (Per altro uno dei sintomi dell'ansia, una delle sue somatizzazioni, è a livello repsiratorio: respiro affabnatto, tossetta, dolori vari).
Non deve quindi esitare a parlare a un medico anche di quel problema. L'ansia è uan malattia, come il raffreddore o la polmonite, e può E deve essere riconosciuto, diagnosticato e curato in maniera opportuna. Non esiti a chiedere aiuto.
Cordialmente,
MC
il flato vaginale non dovrebbe preoccuparla.
Le posizioni assunte durante la notte possono aver fatto entrare dell'aria nella vagina e che poi è stata normalemnte esplusa al risveglio.
L'evenienza di un'embolia gassosa ("da aria") dovuta all'entrata di aria nella vagina durante i rapporti sessuali (e soprattutto dopo sesso orale, "cunnilingus") è una evenienza ESTREMAMENTE rara, e tende a verificarsi nelle donne incinte e SUBITO DOPO il rapporto sessuale.
Il fatto che lei:
- 1. non sia incinta
- 2. non abbia avuto rapporti sessuali nell'ultimo periodo
- 3. non abbia avuto sintomi dopo il rapporto sessuale, ma dopo mesi dall'ultimo rapporto
dovrebbe farla stare tranquilla sul fatto che NON è a riscio di embolia gassosa.
I sintomi che lei riferisce (dolori toracici e tosse stizzosa) oltre che causati da una (improbabile, in questo caso) embolia gassosa potrebbero essere dovuti ache a una più comune (soprattutto in questa stagione) bronchite.
Per toglierle ogni dubbio le coinsiglio, di cuore, di farsi vedere dal suo medico curante. Potrà visitarla, asoltare i suoi polmoni e fare una diagnosi.
Ma credo ci sia anche un altro problema, che lei stessa vede con chiarezza: l'ansia. (Per altro uno dei sintomi dell'ansia, una delle sue somatizzazioni, è a livello repsiratorio: respiro affabnatto, tossetta, dolori vari).
Non deve quindi esitare a parlare a un medico anche di quel problema. L'ansia è uan malattia, come il raffreddore o la polmonite, e può E deve essere riconosciuto, diagnosticato e curato in maniera opportuna. Non esiti a chiedere aiuto.
Cordialmente,
MC
Dr. Matteo Coen
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 34.3k visite dal 29/12/2009.
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