Pneumotorace spontaneo

Buongiorno, scrivo in merito ad un problema che ho avuto nell'aprile 2009 e che ad oggi ancora mi crea grosse difficoltà.
Per chiarezza espongo l'accaduto.
vivo e lavoro a Roma. Ho 31 anni e lavoro in banca. Sono alto 1.80m e faccio sin da quando ero molto piccolo molto sport.
Il 17/04/2009, giorno prima di partire per una breve vacanza in Egitto, dopo un fortissimo dolore al petto, sono stato ricoverato presso l'ospedale San Giovanni di Roma dove mi è stato diagnosticato uno pneumotorace spontaneo, a causa dello scoppio( non so uso una terminologia esatta) di una bolla di enfisema al polmone sx.
Mi hanno subito portato in sala operatoria e inserito un drenaggio che ho dovuto portare per oltre una settimana.
Dopo una quindicina di giorni mi hanno dimesso e dopo 6 mesi, ho ripreso, molto lentamente, anche l'attività sportiva( tennis, nuoto e calcio).
Ad oggi, dopo un anno e mezzo durante i quali ho anche fatto 2 tac ad alta risoluzione, non ho avuto grossi problemi se non difficoltà nella respirazione la scorsa estate, a causa del caldo torrido, ma limitatamente ed esclusivamente a quel periodo.
Le tac, analizzate sia dall'ospedale di Padova, sia da pneumologi e chirurghi di pneumologia di Roma, sono state tutte negative( anche se mai nessuno mi ha dato certezze assolute sull'assenza di microbolle nei polmoni).
La mia grandissima difficoltà a distanza di un anno e mezzo da quell'episodio, è risalire su un aereo, per la paura che il mio polmone possa di nuovo cedere. Ne ho sentite di tutti i colori a tal proposito: che le cabbine di un aereo non sono ben pressurizzate, che il mio problema può ricapitare da un momento all'altro e altro ancora.
Volevo sapere se le mie paure sono infondate( diversamente dubito che risalitò a bordo di un aereo, io che ho fatto in passato dell'aereo il mio mezzo di trasporto preferito), oppure se c'è effettivamente il rischio, per me, che ho avuto questo problema, che a bordo di un aereo possa non sentirmi bene e cosa fare poi in quel caso.
Grazie
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 77 2
Certezze assolute, ovviamente, non posso darne a lei come a chiunque... Il rischio che le accada ancora è da considerare visto che non si evidenziano altre bolle aeree. Il consiglio è di riprendere ancora a volare e, volesse sentirsi proprio sicuro, cominci con un volo breve: dovesse mai succederle ancora avrebbe tutto il tempo di recarsi in una chirurgia toracica; i voli intercontinentali, come sa, sono anche più sicuri....
Cordialmente

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo