Bronchite asmatica da adulto

Gentili dottori, sono un ragazzo di 25 anni, che non ha mai fumato in vita sua e che non ha altri tipi di vizi.
Circa 15-20giorni fa, mi becco un brutto raffreddore, questo è accompagnato da una tosse fortissima con muco verde. Non avevo difficoltà a respirare, tranne quando era il muco ad ostruire il passaggio.
Ogni tanto sentivo qualche decimo di febbre, ma tra lavoro e università non potevo starmene a casa, quindi sono sempre uscito ed ho sempre preso la bici per svolgere le mie normali attività.

Tre giorni fa, mi sveglio ed ho la febbre a 39,5. Chiamo il medico, il quale mi sente le spalle e diagnostica una bronchite asmatica. La cura è bentelan e antibiotico, una siringa al giorno per sei giorni.
Devo dire che già dalla prima siringa i miglioramenti sono stati importanti, infatti facendola la sera, già il mattino dopo la febbre è scomparsa e tossisco raramente. Oggi è il secondo giorno di cura, non ho febbre, poca tosse, ma sento ancora dei muchi.

Ora, ma è possibile che la bronchite asmatica possa colpire un adulto di 25 anni? Ho paura che questa patologia non mi permetta più di fare ciò che mi è sempre piaciuto fare, andare in bici, fare nuoto, potrò continuare a fare tutto ciò? dopo quanto tempo?

In casa nessuno fuma, evito anche di entrare nei locali dove le persone non rispettano il divieto di fumare, quando mi sposto in bici uso sempre una maschera efficace contro le polveri sottili. L'unico fattore di rischio che riesco ad individuare è una discarica che ci hanno aperto 2 anni fa a 2Km in linea d'aria e che la sera emette una puzza nauseante. Forse però, potrebbe essere più semplicemente, un raffreddore che non ho curato?
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.mo Utente

E' possibilissimo quando si pensi che un broncospasmo può essere reattivo anche a stimoli aspecifici e non necessariamente accompagnato da asma. La diagnosi èuò essere confermata da una semplice prova al peak-flow meter, un apparecchietto che costa una decina di Euro che ogni Medico di Medicina Generale degno di questo nome dovrebbe avere tra la propria attrezzatura. Se necessario, ci si può sottoporre ad una spirometria con tests di provocazione, ma la stessa reversibilità è prova di asma e questa la si osserva in clinica senza bisogno di tests.

Per inciso, il muco verde solitamente NON è indice di infezione batterica ma di post-nasal drip, cioè scolo di muco che dalle cavità nasali posteriori e dai seni paranasali scoli sulla parete posteriore del faringe provocando tosse. Di solito, non c'è infezione batterica in corso. Il trattamento di questo fenomeno, che si risolve comunque da solo, consiste nell'uso di decongestionanti nasali per due o tre giorni e, se necessario, nell'uso di spray cortisonici per due-tre mesi con, se necessario, fluidificanti.
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dopo
Utente
Utente
Dott. Benci grazie per la risposta.

Ormai sono 5 gg che ho finito la cura di bentelan e antibiotico, non ho febbre e non ho tosse. Il medico mi ha sentito le spalle e mi ha detto che è tutto "pulito". Ho fatto anche una rx toracica per essere sicuro che non vi siano problemi ai polmoni (dato che ho avuto la febbre molto alta, avevo paura che vi fosse un focolaio di polmonite), anche questa è risultata essere perfetta.

Però non mi sento ancora perfettamente in forma, ho qualche piccolo dolorino muscolare e ogni tanto mi sento la testa leggera. E' normale che dopo 5 giorni dalla fine della cura non mi sento ancora al 100%? questi piccoli dolorini muscolari cosa indicano? vi è la possibilità che vi sia ancora un qualche tipo di attvità batterica nonostante 6 giorni di antibiotico?
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.mo Utente,

Le Linee Guida della British Thoracic Society non riconoscono una terapia con Ceftriaxone per 6 giorni (immagino che sia questo quello che Le è stato prescritto) ma, nel caso si usi il Ceftriaxone, è previsto un ciclo di 7 giorni in caso di diagnosi clinica e 10 giorni se con conferma radiologica; a dire la verità, la BTS in quest'ultimo caso non consiglierebbe neanche il Ceftriaxone ma Levofloxacina 500 mg per 5 giorni, se persona sopra i 60 anni o con fattori di rischio si sarebbe anche dovuto prescrivere un antibiotico della classe dei Macrolidi (Eritromicina o Claritromicina); in un uomo della Sua età, le Linee Guida prescriverebbero Amoxicillina ogni 8 ore per 7 giorni, invece. Ignoro se e quali Linee Guida siano state seguite nel Suo caso o se, come purtroppo accade quasi sempre in Italia, l'antibiotico sia stato prescritto un po' a caso.

Un po' di debolezza, comunque, è più che normale, direi.
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