Focolaio broncopneumonico sn

Buon pomeriggio
Un paio di settimane fa dopo alcuni giorni di tosse secca persistente, senza febbre, mi sono recata dal mio medico curante che nonostante non sentisse niente mi ha richiesto rx torace anche in considerazione del fatto che occasionalmente gli ho riportato che mi capitava di avere emissioni di piccole striature di sangue vivo quando tossivo. Il referto riporta "opacità parenchimale in corrispondenza del corno ilare superiore di sinistra con caratteristiche che richiede completamento d'indagine con Tc.".
Il mio medico curante mi ha detto che ciò poteva essere compatibile con un focolaio broncopneumonico sinistro e me lo ha trattato con antibiotici sia per via orale (6 giorni) e con iniezioni intramuscolo di" fidato" per 10 giorni oltre che un mucolico che sto ancora prendendo.
Adesso nonostante che vada sicuramente meglio, continuo ad avere la sensazione di fiato corto" e dolore al petto soprattutto quando mi stanco un po', sempre al lato sinistro, soprattutto in corrispondenza dell'area sopra il seno di sinistra .. Premetto che ho 44 anni, sono non fumatrice e sono in buona salute e fino ad ora non ho mai avuto problemi particolari salvo che in quest'ultimo periodo mi capita spesso di avere mal di testa (di cui però in passato soprattutto quando ero piccola soffrivo) e mi sento un po' più stanca dell'ordinario.
La tac mi è stato consigliato di farla a metà maggio, pertanto ad oggi non ho fatto altri accertamenti in merito.
Ora volevo chiedere se è normale dopo due settimane continuare ad avere questi sintomi e se ci sono raccomandazioni particolari per riprendere le "forze" alquanto prima o comunque consigli in merito alla suddetta situazione.
Ringraziando fin da ora per l'attenzione porgo cordiali saluti.
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Dr. Davide Rinaldo Pneumologo 27 3
La conferma di una diagnosi spesso necessita di più elementi, come i pezzi di un puzzle da comporre; più elementi si hanno a disposizione e migliore è la visione di insieme e più precisa è la diagnosi.
Quanto descritto nella radiografia (opacità parenchimale in corrispondenza del corno ilare superiore di sinistra...) e i sintomi (tosse secca persistente, senza febbre ... occasionalmente emissioni di piccole striature di sangue vivo quando tossivo) lasciano spazio a un ventaglio di ipotesi.
Sarebbe stato utile eseguire almeno degli esami ematici (emocromo e proteina c reattiva) per avere un elemento in più per escludere o confermare l'ipotesi di un processo flogistico (polmonite).
E' necessario valutare se sono presenti fattori di rischio per rischio trombotico (attività sedentaria, presenza di varici, assunzione di contraccettivi orali, familiarità per coagulopatie,ecc.), soprattutto in considerazione dei sintomi descritti dopo la terapia antibiotica (Adesso nonostante che vada sicuramente meglio, continuo ad avere la sensazione di fiato corto e dolore al petto soprattutto quando mi stanco un po', sempre al lato sinistro, soprattutto in corrispondenza dell'area sopra il seno di sinistra).
Pertanto, visto che dovrà fare la TAC torace, consiglio di eseguirla con il mezzo di contrasto, possibilmente anticipandone l'esecuzione

Dr. Davide RINALDO

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
Innanzitutto la ringrazio per la pronta risposta.
Ad oggi effettivamente non ho altri elementi in quanto il mio medico curante mi ha prescritto l'esecuzione degli esami del sangue e la tac da eseguire verso metà maggio (mi diceva di aspettare circa una quindicina di giorni dopo la fine dell'assunzione degli antibiotici).
Per quanto riguarda gli altri elementi di cui parlava in effetti svolgo un'attività sedentaria ed in effetti nella mia storia familiare c'è stato un caso di familiarità a problemi cardiovascolari ovvero mia mamma è deceduta giovane (anni 48) per un infarto fulminante.
Intanto la ringrazio per la risposta.
Mi consiglia di "accellerare" i tempi per gli esami?
Grazie anticipatamente
Le auguro una buona giornata