Febbre persistente, tosse iniziale e raggi torace

Buongiorno Dottori e grazie anticipatamente per le Vostre cortesi risposte.

Mio suocero, 63 anni, è da circa un mese che ha febbre altalenante 37-38, 5 persistente.
Ci sono giorni in cui non ne presenta.
Avverte sempre debolezza, stanchezza.
Inizialmente, circa 1 mese fa, aveva tosse forte, respiro normale e nessun dolore al torace e febbre a 38.
Il dottore di base gli ha prescritto, senza visitarlo, uno sciroppo per tosse e qualche integratore che, ovviamente, non è servito a niente.
Non avendo ottenuto risultati, gli ha prescritto antibiotici i quali hanno iniziato a fargli espellere catarro bianco/verdognolo.
La febbre sempre presente e nessun respiro corto o dolori al torace.
Vedendo che dopo giorni la febbre scendeva e saliva gli ha prescritto penicillina e altri medicinali.
Questi gli hanno fatto scendere la febbre ma solo momentaneamente, qualche giorno.
A causa di tutti questi medicinali, il suo fisico ne ha risentito parecchio e un giorno è collassato perdendo sensi per 1-2 minuti.
Chiamato il 118 hanno verificato il suo stato di debolezza, fatto elettrocardiogramma, controllato pressione, zuccheri ed altro...e gli hanno consigliato di mangiare di più (soprattutto roba dolce).
A questo punto il dottore di base gli ha fatto fare dei raggi al torace dai quali è risultato quanto segue: "Rinforzo della trama broncovascolare maggiormente a dx.
Ingrandita l'ombra ilare dx.
Alcuni esiti micronodulari bilaterali e più rappresentanti a sn nel lobo superiore.
Si consiglia esame TC torace".
Ovviamente la paura e l'ansia a questo punto ci viene.

Potrebbe essere un tumore?
O un'infezione da polmonite non curata come si deve?

Attendo vostro riscontro e vi ringrazio di cuore!!
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Dr. Stefano Notarangelo Pneumologo 1
Alla luce dell'imaging standard del torace (sarebbe stato opportuno visionare l'iconografia) che avrebbe documentato un ingrandimento ilare dx, oltre la presenza di micronodulia in rapporto ad esiti, utile eseguire TC Torace senza e con mdc.
Avete scritto che il paziente, oltre alla penicillina assunta (insieme ad altri medicinali: quali?) in seconda battuta, ha praticato terapia antibiotica senza specificarne il nome o il gruppo di appartenenza; è infatti risaputo che alcuni antibiotici possono determinare un allungamento dell'intervallo QT all'elettrocardiogramma con conseguente sincope e talora morte improvvisa. Valuterei pertanto la possibilità di eseguire visita cardiologica con ECG. Sarebbe inoltre opportuno conoscere l'anamnesi patologica remota del paziente e se in uso terapia farmacologica cronica.

Dr. stefano notarangelo