Asma e cortisone

Salve dottori.

Sono un ragazzo di 25 anni, studente, 170cmx66kg.

Sono un soggetto atopico, nato con allergie a polline graminacee e polvere.

Da bambino le allergie si manifestavano con asma e congestione nasale...crescendo, mi rendo conto di essere meno sensibile agli allergeni, ma ho come eredità l asma bronchiale.

Oggi (così come quando ero bambino, ossia da quando avevo 6 anni) la mia asma si presenta anche sotto sforzo e a temperature bassa, a meno che non faccia uso di cortisone e broncodilatatori.

Le mie condizioni di salute sono ottimali, nel senso che non avverto sintomi spiacevoli, solo se faccio uso di cortisone, 200-300 microgrammi die (uso il pullmaxan, Budenoside)...se ne faccio un uso sistematico, cioè 200-300 micron per tutti i giorni, posso fare a meno anche del broncodilatatore.

Faccio uso anche del montelukast, una compressa al giorno.

Per quanto riguarda il broncodilatatore, uso il Broncovalesa.

Mi rendo conto che se per un periodo sospendo il cortisone, devo far sempre più ricorso al broncodilatatore.

Ma se uso questi farmaci sono una persona normale, vado a correre anche.

La mia domanda è: in un anno, per quanto tempo posso utilizzare il cortisone ai dosaggi descritti sopra per non avere effetti collaterali?
Cosa vi pare del mio quadro clinico che vi ho descritto?
Vi ringrazio per la cortese attenzione
[#1]
Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 76 2
Gentile utente, la risposta alla sua prima domanda è che, se davvero necessario, il corticosteroide inalatorio può assumerlo sempre, quotidianamente, senza significativi effetti collaterali. L'unica precauzione è di lavare il cavo orale dopo l'assunzione dell'inalatore con acqua semplice. La seconda, circa il suo quadro clinico, necessita, ovviamente, di esami spirometrici oltre che di visita, valutazione della perfetta pervietà nasale ecc. Quando assume il broncodilatatore, è perché la funzionalità respiratoria è davvero compromessa in quel momento? Oppure solo perché è solo dispnoico? In quest'ultimo caso le converrebbe effettuare esami spirometrici possibilmente in corso di dispnea, comunque farsi seguire da un Centro specialistico pneumologico per diagnosticare e monitorare la sua situazione. L'asma è una patologia che è diagnosticabile e monitorabile esclusivamente con esami spirometrici: la dispnea, soprattutto quando legata a momenti di tensione nervosa, come molto spesso accade, "MIMA" l'asma fin troppo bene, ahimé. Per quanto riguarda la diagnosi, in particolare, si dovrebbe individuare un deficit ostruttivo con tale esame, da ripetere dopo aver effettuato un broncodilatatore per evidenziare l'effettiva variazione dell'ostruzione bronchiale. Tutto ciò, ovviamente ed evidentemente, non può essere assolutamente valutata con la sola sensazione, soggettiva, di dispnea. Il consiglio, quindi, e vi affidarsi alla funzionalità respiratoria Ed intanto tenga sempre perfettamente libere ed asciutte le narici, effettuando anche solo lavaggi con acqua salina ipertonica, eventualmente corticosteroide topico e nel caso anche antistaminici topici e/o sistemici. Approfitto per ricordare che gli antistaminici, con pochi effetti collaterali, agiscono sulla rinite allergica, non sull'asma. Ci aiuta però a distinguere le due patologie e, curando sempre la rinite, l'evoluzione dell'asma
può essere effettivamente controllata.

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.

Leggi tutto