Meglio optare per un ricovero per il tempo necessario ?

Da Settembre 2023 ho cominciato a stare male a fare bilanci catastrofici della mia vita a sentirmi in colpa su tutto con l'ossessione di cambiare radicalmente per essere amato da mia moglie e per sentirmi all'altezza.


In realtà questo è un crollo ansioso depressivo con una fortissima componente ansiosa che ho da quando ho 18 anni.

Quando sto bene mi accetto con tutti i miei limiti e difetti con una buona autostima quando sto male mi sento un disastro e comincio a soffrire ogni critica con l'ossessione di cambiare sentendomi il più colpevole al mondo per non farcela riempiendomi di pressioni.


A Ottobre è stato fatto un cambio terapia da Sertralina 100 mg e 300 mg Gabapentin per 100 mg di Fluvoxamina e sempre 300 mg di Gabapentin.

Per un periodo non dico che fossi tornato a stare bene ma mi era passata l'ansia con i sensi di colpa ed ero tornato alla mia routine non proprio salutare e socievole ma almeno stavo molto meglio.


Poi d'improvviso prima di un viaggio ho avuto una crisi esistenziale ho sentito un profondissimo senso di colpa ho passato giorni interi di ansia estrema tutto il giorno con fortissimi sensi di colpa nei confronti della mia famiglia per non sentirmi un padre e marito all'altezza.


Quando torno dal viaggio mi ricoverano per 10 giorni in un reparto solventi dove praticamente sono sempre solo e l'ansia passa ma rimane la depressione ed i sensi di colpa con questa ossessione di cambiare le mie abitudini però in modo graduale e mi sentivo un po' meglio.


Durante il ricovero a metà Febbraio mi viene alzata la Fluvoxamina a 200 mg e ridotto il Gabapentin a 200 mg.


Torno a casa con il terrore di non essere abbastanza per la mia famiglia e tornano fortissimi attacchi d'ansia contenuti con un po' di EN al bisogno.


Rimango imprigionato in questa ossessione di dover cambiare radicalmente ed è un fallimento non reggo la pressione autoindotta e scoppio stressatissimo.


Nel frattempo faccio anche la rTMS che fatico a capire se stia dando qualche risultato.


Ma siccome sono ansioso tendo ad avere paura delle terapie perchè solitamente quelle che funzionano le prime settimane se non mesi mi fanno stare peggio.


Il problema è che adesso è tutta un'instabilità unica passo dall'essere ottimista sul futuro a disperato colpevole e pauroso di tutto nel giro di una giornata.


Questa situazione mi crea un profondo disagio soprattutto accanto a mia moglie.


Avrei la possibilità di un ricovero questa volta più lungo ed in un reparto con i malati come nel 2017 che mi aveva rimesso in piedi.


È probabile che le cure funzionino ma abbiano bisogno di certe tempistiche non è forse meglio farmi ricoverare in questo periodo di instabilità per non soffrire e far soffrire la mia famiglia e tornare quando veramente mi sentirò più stabile?


Conosco l'importanza di essere perseverante con le terapie che possono avere tempi lunghi però non è forse meglio affrontarle in un ambiente controllato?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La scelta di ricovero deve essere proposta dal suo curante che può stabilire se lo ritiene necessario o meno.

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