Ansia

Buongiorno, soffro di un disturbo d'ansia da circa un'anno e poco piu, ancora non ho capito se generalizzato, da panico o da malattia.


Ho problemi di concentrazione lo psicologo pensa a causa di poco sonno (sfasamento orari), utilizzo a lungo di sostanze come cannabis di cui sintetica un'utilizzo breve ~1 settimana, caffeina) e ansia.

Pensa che sia un problema di concentrazione che influisce rispettivamente sulla memoria.


Ho provato diversi ansiolitici e anche pregabalin ma senza successo.
Anche la paroxetina non mi ha aiutato molto.


Il problema principale che vorrei provare a risolvere è il.
seguente:

Dall'esordio della malattia ogni singolo giorno c'è uno o più determinati eventi della giornata in cui da felice e rilassato improvvisamente mi sento cadere, le mie percezioni sensoriali cambiano, ho freddo all'improvviso, tremori, non riesco neanche a distrarmi su qualcosa perché sono veramente incantato, non saprei come spiegarlo.
Ho letto di depersonalizzazione e derealizzazione ma non li ho compresi bene.


L'altro giorno ho avuto un forte attacco,, all'improvviso da sdraiato a letto (qualche ora prima avevo avuto un episodio d'ansia.
)
mi sono sentito completamente vuoto, non avevo voglia di fare niente, ne di parlare, ne di guardare un film, ne di dormire... In quel momento ero da solo e in preda al panico ho chiamato i miei genitori.


Potrebbe trattarsi di un attacco di depersonalizzazion/derealizzazione?


dopo la mia prima assunzione di cannabis a 15 anni sento di non essere tornato più quello di prima, specie a livello di percezioni e soprattutto a livello emotivo.


Da bambino/adolescente sono sempre stato vivace, abbastanza impulsivo e manesco.
Con gli anni però mi sono calmato parecchio forse per tutti i rimproveri.
Inoltre ho trascurato per tempo l'ansia da prestazione e penso di aver sempre avuto un senso di inferiorità.


È come se non riuscissi a provare le emozioni come prima, ho difficoltà dialogare con persone che non conosco e di argomenti che non mi interessano.


Devo cominciare un percorso di psicoterapia ma ho sempre difficoltà a portare.
a. termine le cose.


Potrebbe essere depressione?
Ho 21 anni e vedo marcate differenze rispetto me e i miei coetanei

Vi ringrazio per il consulto buona giornata
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
In teoria se inizia un percorso di psicoterapia la diagnosi dovrebbe avere almeno una definizione generica.

Nel frattempo ha effettivamente una diagnosi o le terapie sono introdotte a caso?

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Finora ho fatto quattro sedute dallo piscologo che ho dovuto sospendere. Ora ho intenzione di riprenderli.
Si ipotizza narcisismo cover ma non ho ancora fatto nessun tipo di test, inoltre mi ha chiesto se mi ci ritrovo e comunque ne dovevamo parlare ancora meglio.

In base al mio racconto (per lo più attacco di panico) lo psichiatra mi ha inizialmente prescritto Xanax ma è risultato subito inefficace, ha quindi cambiato terapia con delorazepam in combinazione con paroxetina 20mg/die, ho continuato il trattamento per circa 6 mesi (il delorazepam l'ho assunto solo i primi due mesi) poi ho deciso di sospenderlo in accordo col medico.
Il trattamento immagino mirava esclusivamente al miglioramento dei sintomi, funzionava ma solo in parte, ogni giorno mi sentivo molto irrequieto con capogiri e non riuscivo a dormire/lavorare/studiare bene. Se rimanevo seduto troppo a lungo senza fare nulla i sintomi peggioravano.


Dopo un paio di mesi ho ricontattato lo psichiatra che mi ha prescritto pregabalin ma anch'esso non mi dava nessun beneficio.

Da un paio di giorni per problemi di colon e stomaco mi è stato prescritto spasmomen somatico.

Approfitto per chiederle una domanda, è possibile che solo una semplice tachicardia possa provocarmi questo solletico/pesantezza al collo/petto? Finora mi compare solo se provo forti emozioni/ansia intensa o assumo caffeina/cannabis (che sto cercando di rimuovere) quasi mai sotto sforzo. È da parecchi mesi che mi succede e il fatto che non passa col l'utilizzo di ansiolitici mi preoccupa, soprattutto perché ultimamente a livello mentale sono più rilassato e sereno. Ma il fastidio persiste.
Ansia

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