Che ruolo potrebbe avere la psichiatria nel mio caso? quale ne sarebbe la finalità?

Buongiorno,
vorrei chiedere a voi gentili specialisti del sito una delucidazione sul mio caso; mi rivolgo alla psichiatria perché ho ormai da tempo smarrito ogni speranza sulla psicologia.

Purtroppo sono reduce di un lungo e dispendioso percorso di psicologia (mi rifiuto di chiamarla psicoterapia) che mi ha solo confuso le idee e non si è dimostrato neppure in minima parte risolutivo, sebbene io abbia comunque continuato per anni, cambiando anche specialisti.
Anzi, temo che ci sia stato un lieve miglioramento (ovviamente non dovuto alle sedute dagli specialisti psicologi, ma a una piega più serena che aveva preso la mia vita per fatti contingenti) e ultimamente una acuta ricrudescenza della situazione e di una portata non preceduta.

Abbiate pazienza, ma sono davvero confuso dopo le esperienze che ho avuto; vorrei raccontarvi brevemente la situazione.
Vi chiedo anzitutto quale sia lo scopo e l'effettività della psicologia, perché io entrando in uno stanzino e parlando con lo specialista avevo l'impressione che l'unica cosa concreta in quel luogo fossero i cinquanta euro che versavo per sorbirmi un'ora di aria fritta di cui a dire il vero non ricordavo molto dopo la fine della seduta, perché ero spesso irretito da discorsi inutili di una persona che aveva una buona parlantina, ma che non avevo modo di applicare alla mia vita quotidiana, e soprattutto perché ho avuto l'impressione che gli specialisti cercassero di inventarsi nuovi problemi da risolvere per obbligarmi a fare più sedute (in particolare uno, partendo dal mio problema di attacchi di panico tirava fuori temi del lavoro e dell'avere successo nella vita?
, dimenticandosi degli attacchi d'ansia).
Vorrei inoltre richiamare la vostra attenzione su un caso specifico: una specialista psicologa mi disse con certezza che io avevo la depressione maggiore e che ne era sicura (da quando gli psicologi fanno diagnosi?) E che le cure psichiatriche avessero solo uno scopo palliativo (ossia, prendendo uno psicofarmaco seguito da uno specialista nascondevo solo il problema sotto un lenzuolo ma terminando di assumerlo ricominciavo a stare male).
Mi viene da pensare quindi che la psichiatria non abbia una proprietà terapeutica, ma solo palliativa.
A me però non sembra.
Me lo potete confermare?
Quale sarebbe quindi il ruolo della psichiatria sul mio caso?
Come si potrebbe intervenire?

Grazie.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Sul fatto che uno psicologo possa diagnosticare una depressione, è possibile. Ma non mi sembra una scoperta epocale se uno ti dice "la tua malattia si chiama così". Quel che importa è che a quel nome segua qualcos'altro, una prognosi e una cura.

Tutto il discorso che lo psichiatra dà cure palliative etc è un luogo comune dei più insulsi. Non ho mai capito inoltre che significhi che sospendendo una cura, se ritornano i sintomi vuol dire che non si è risolto nulla. Non è detto. E anche quando è così, che significa, perché mai non è cosa buona ? Perché esiste una soluzione in cui la cura eradica in breve tempo e definitivamente quella specifica malattia ? E quale ?

Io parlo di depressione, perché ipoteticamente parliamo di questo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini