Dipendenza emotiva sintomi d'ansia e depressione

Buongiorno.
avrei bisogno di un parere di un esperto possibilmente psichiatra.
Descrivo la situazione.

4 anni fa conobbi una collega di lavoro e mi incuriosì.
dopo qualche tempo parlai con mia moglie dicendogli che stavo provando dei sentimenti per un altra donna e lei ebbe un crollo istantaneo.

Preciso che non c'è mai stato un tradimento fisico ma mentale in quanto con questa ragazza inizia a stabilirsi un feeling fuori dal normale etc.
ma non è questo l'oggetto ma solo epr far intendere la situazione
in seguito una serie di casini che mi fanno crollare emotivaemnte e mi portano al CSM locale dove in prima battuta mi fu diagnosticata: sintomatologia di tipo depressivo di verosimile origine reattiva ad un intricata probelmatica di natura relazionale e familiare.

Mi vengono prescritti dei medicinali.

Cambio residenza e dopo circa 3 anni da un altro CSM dopo le cure ho qeusta diagnosi
disturbo dell'adattamento con sintomi d'ansia dipendenza emotiva su base personologica.

e proseguo una percorso psicologico
detto questo pochi mesi fa me ne esco del tutto e supero il tutto.

di mezzo ho sofferto di dissonanza cognitiva esaurimento emotivo, insomma è stata dura.

Nel mentre mia moglie mi ha lasciato.

Il mio cruccio è che lei non ha mai visto il mio impegno nel superare una cosa che non potevo governare, con la collega non riuscivo a staccare, stavo ore al telefono e mi ci vedevo come si poteva per un caffè spesso solo per 1 minuti al massimo mezz'ora.

Vorrei mettermi l'anima in pace e vorrei capire due cose:
A) è come penso io che da queste diagnosi, ero in una specie di incapacità di intendere e volere?
e che comunque ho dovuto fare un grosso sforzo nel combattere questo disturbo cercando nello stesso tempo di mantenere in vita il matrimonio e seguire la crescita di mia figlia e affrontare anche grossi problemi economici?

che anche se volevo staccare per riprendere mia moglie non era così facile come pensa lei e che alla fine ho fatto tutto quello che potevo facendomi seguire da 2 psichiatri e infiniti psicologi nel mezzo?

Era un problema di disturbo psicologico o semplicemente era proprio un mio problema allontanare la tipa perchè forse ne ero innamorato?

B) forse la distrazione era segno della fine del matrimonio ed avrei dovuto chiuderlo ed evitare tutta la devastaizone che ne è seguita dovuta a farmaci perdita del controllo di me stesso?

Vi chiedo un parere di qualche persona esperta e con titolo e ve lo chiedo da un lato umano perchè in entrambi i casi farei pace con me stesso.

Il dubbio mi sta ributtando ne rimugino nelle crisi di painto e nella perdita del sonno a causa del rimugino e il dottore di base mi ha prescritto una visita psichiatrica ma non voglio tornare con i medicinali se non necessario ma sono sicuri che la risposta a queste due domande mi metterà l'anima in pace e mi permetterà di rifarmi una vita più serenamente.

Qualunque siano le risposte chiedo l'estrema sincerità e non una risposta accomodante
Grazie a tutti
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.7k 993 248
Mancano le cure che ha fatto.

Si pone domande a vuoto, di fatto inutili a prendere decisioni in un senso o nell'altro. Se mai, c'è da notare che per il passato il fatto di "confessare" alla moglie questo suo stato mentale non è chiaro se sia stato fatto sperando nella reazione che ci fu, oppure no, sperando in una paradossale reazione di aiuto.
Quindi, se ho ben capito, per una relazione di fatto mai iniziata per un periodo della sua vita è rimasto assorbito dal pensiero e dal coinvolgimento con una persona. E l'altra persona mai ha saputo ?

Da come mette le mani avanti sulla necessità di una risposta, e dall'aspetto ruminativo che è evidente sia ora che nel passato, va tratto il punto che questo aspetto è un sintomo, non una via d'uscita, cioè non è una risposta la soluzione, anzi la maggiore distanza se mai, la semplificazione . C'entra lo stato psichiatrico ? Le diagnosi ricevute comprendono "dipendenza emotiva", che però non è un concetto univoco.

Se riferisce le cure capiamo di più.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Si io ne avevo parlato per capire perché fosse successo ed in un certo qual modo volevo essere aiutato
Le cure nella prima visita cipralex e halcion.
Nella seconda due anni dopo
Sertarlina e trilafon
Al riguardo della dipendenza emotiva l'altra persona è rimasta agganciata a me parlando ore al telefono, caffè ai bar, chiacchere ma niente di più.
Volevo capire se la dipendenza emotiva è un mostro così difficile da battere per cui ci son voluti 4 anni per tirarmene fuori
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.7k 993 248
Ma le diagnosi ricevute erano diverse, o è stato usato questo nome in senso diagnostico ? Lo scopo di queste cure era quello di attenuare sue caratteristiche che rendevano difficile interrompere quel rapporto ? Un tempo di 4 anni non fa capire esattamente cosa si sia poi verificato con le cure.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#4]
Utente
Utente
La prima diagnosi nel 2020 quando tutto era inziato da pochi mesi, scritto testualmente "sintomatologia di tipo depressivo di verosimile origine reattiva ad un intricata probelmatica di natura relazionale e familiare" poi una serie di incontri con.psicologi dove si era evidenziata la dipendenza emotiva,dissonanza cognitiva, esaurimento emotivo. Poi a inizio 2023 stavo già meglio,un po' più lucido ma la diagnosi fu testualmente "disturbo dell'adattamento con sintomi d'ansia dipendenza emotiva su base personologica." E poi seguito un percorso psicologico di 8/10 non ricordo sedute in cui son riuscito a sganciarmi definitivamente.
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