Domande diagnosi pensieri strani e terapia farmacologica o in generale orientamento

Salve, vorrei chiedere un aiuto per vederci più chiaro per una situazione che mi fa soffrire da molto tempo.

All'età di 17 anni ho sviluppato un doc religioso con pensieri intrusivi blasfemi che ho curato con ssri e antipsicotici a basso dosaggio e con lavoro interiore.
Causato da gruppi religiosi giovanili molto carismatici che frequentavo.

Rimossa la terapia, a 19 anni, però voletti ritornare in quella comunità e iniziai a sviluppare degli episodi dissociativi che pensavo fossero indice di spiritualità ma che però, una volta compreso l'errore, mi hanno causato forti postumi di problemi di autocontrollo e una dipendenza da pornografia che ad oggi mi ha fatto ripresentare un disturbo ossessivo molto strano che mi ha causato molti problemi e poco successo a livello terapeutico e problemi intensi familiari e per il quale chiedo aiuto ora.
Pensieri e voglie strane di ogni sorta che mi hanno fatto temere di essere "pericoloso", di me stesso e delle mie azioni, pensieri aggressivi e depressivi, e per il quale ho chiesto molto aiuto medico e la diagnosi mi è stata sempre detta come doc, doc di personalità, doc con tratti psicotici.
Ho chiesto aiuto a privati, che mi dicevano che era una ipocondria ma che comunque dovevo curare con ssri e sempre antipsicotici a basso dosaggio, che ho provato, e tanta psicoterapia, in cui mi si insegnava di rimuovere le condotte di evitamento che ingigantivano i pensieri.

Il problema che mi causa forte angoscia è che i farmaci prescritti mi davano effetti collaterali, e d'accordo con i medici, sono arrivato a un antidepressivo la sera, da prendere come terapia però a lungo termine visto che già in passato ero stato sottoposto a farmaci e visto che sono stato sempre una persona intraprendente ma anche questo farmaco mi ha causato problemi (fluvoxamina 100 mg).
Gli ultimi dottori a cui mi sono rivolto sono quelli del CSM della mia città, che mi hanno dato tanto a pensare, perché da una parte mi dicevano che non credevano nelle etichette e dovevo sforzarmi di tenermi impegnato con lavoro eccetera, dall'altro la loro ambiguità nella diagnosi mi ha causato forti pressioni familiari che credevano nell'antidepressivo in una maniera molto mistica, come se dovevo prendere come un integratore e poi quasi non andare più da medici, fare psicoterapie.
Antidepressivo preso, staccato, ripreso, e staccato tante volte causandomi anche sintomi confusionali e mal di testa.
Staccato perché mi causava una certa sedazione e non mi portava a lavorare (provavo a mettere molta speranza nel lavoro).

Io sono nell'angoscia perché ho ventisei anni, ho perso diverse occasioni di lavoro, ho forti problemi familiari dovuti a questo mio malessere che mi porta a scontrarmi con loro continuamente.

La domanda che chiedo è, in psichiatria, cosa significano queste voglie strane?
Come se avessi tipo una doppia personalità?
Tendenze strane con la mente?
Non ho mai commesso nulla, ma ho costante paura di me stesso.

Io purtroppo non lavorando non posso permettermi nemmeno i farmaci, dipendo dai miei.
Il farmaco fluvoxamina mi dava sensazioni strane, di sedazione, e poiché ho avuto una forte problematica con il porno, essendo che mi rallentava molto, non riuscivo a gestire la dipendenza.

La dipendenza da pornografia era particolare. Causata da fantasie gay, anche se in pornografia tradizionale, e mi avveniva in modo molto inconscio, come se il corpo mi si distaccava da me e la guardava e nonostante tremila sforzi non riuscivo a smettere di guardarla e praticare autoerotismo. Mi è stato detto che era dovuto a una sessualità repressa per la personalità mia religiosa o comunque molto morale ma avendo sviluppato tanti pensieri strani io proprio faccio fatica a ricercare partner, anche dello stesso sesso, preferendo il restare single.

Cosa dovrei fare in questa situazione? Il medico in cui vado non è disposto a cambiare ssri, perché a suo parere li ho provati tutti (non è vero, ne ho cambiati solo due, anafranil e quest'ultimo, e da piccolo prendevo sertralina).

Perché questa sedazione anche dopo giorni dalla prima assunzione? (Sono arrivato a dieci giorni con il farmaco preso e poi staccavo perché non riuscivo più a muovermi, dormivo tutto il giorno, non riuscivo più ad alzarmi dal letto, e temevo di me stesso ancora maggiormente, perché mi sentivo drogato e più capace di ascoltare certi pensieri, paradossalmente)
Il farmaco l'ho tante volte staccato poiché famiglia, parenti, tendono molto a deridere il mio disagio, beffeggiandomi, minimizzando, invitandomi costantemente a lavorare e non portare disturbo. Prendendo il farmaco ma senza mai riportare effetti collaterali che potrei io lamentare.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Ha già una diagnosi. La terapia va prescritta in modo adeguato ed assunta per tempi sufficienti senza continue interruzioni.

La psicoterapia può andare bene se non rende estremi nuovamente pensieri e comportamenti che sono alla base della sua patologia.

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Attivo dal 2020 al 2025
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Quindi i pensieri strani rientrano nei disturbi ossessivi? Non vi è un disturbo psicotico in atto o altri nomi per etichettare tale disturbo?
E normalmente quale terapia farmacologica viene prescritta per i sintomi?
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Attivo dal 2020 al 2025
Ex utente
Le voglie strane tipo doppia personalità, voglie di provare tutto, tipo psicopatico, è sempre inquadrabile nei disturbi ossessivi? Perché la fluvoxamina mi dà questi effetti di sedazione e paralisi motorie molto forti? Da non riuscire ad alzarmi dal letto? E rimanere chiuso nella mia stanza tipo sepolto?
Io riconosco che vi sono terapie più massicce ed è anche un frutto di un passato clinico in cui la mia vita era opprimente e venivo deriso dai miei familiari continuamente per questi miei disagi, che nel passato, sfociavano anche in crisi tipo attacchi di panico, sintomi dissociativi (per cui chiesi consulto in passato anche qui)

É possibile che non vi siano altri farmaci? I miei familiari mi accusano spesso, anche relativamente alla mia incostanza nell'aderenza alla terapia, come se la terapia è quella, non esistono altri farmaci comuni per doc (fluvoxamina unico oltre a sertralina), e devo prenderla senza diciamo polemizzare, senza riportare qualsiasi effetto collaterale in maniera anche eccessivamente supina, e anche i dottori spesso non mi si sono dimostrati disponibili ad avere una comunicazione aperta e chiara, molti erano irreperibili, irritabili facilmente, e la comunicazione con ogni medico psichiatria diventava angosciante, dovendo io ricorrere e farmi molti esami di coscienza per paura di queste figure professionali, essendo spesso i dottori ad avere il coltello dalla parte del manico e noi pazienti nel ruolo diciamo più "passivo"

Sarà la mia esperienza però io veramente non so dove sbattermi la testa, anche quando ero molto zelante mi si veniva accusato di doc di personalità addirittura

Non è una critica, sto solo esprimendo il mio stato di profondo malessere

Anche il medico curante non sempre disponibile e reperibile e competente qualora io avessi bisogno di lui per manifestare problemi in qualsivoglia terapia
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Attivo dal 2020 al 2025
Ex utente
E perché la terapia con fluvoxamina mi dava questo effetto?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Lei manifesta dubbi continui ma evidentemente la terapia non è sufficiente nei dosaggi e nei tempi.

La diagnosi deve essere più precisa ed il trattamento conseguente

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