Sindrome ansioso-depressiva e assenza di miglioramenti con la terapia

Buongiorno. Mi è stata diagnosticata dallo psichiatra una sindrome ansioso-depressiva, conseguenza di pesanti eventi familiari di cui sono stata vittima, per cui 36 giorni fa ho avviato una terapia farmacologica con Cipralex 20mg in gocce e 1 compressa di Rizen 10mg: ho raggiunto la dose terapeutica di 10 gocce di Cipralex 18 giorni fa. Data l'inefficacia di Rizen nel contenimento dell'ansia e l'assenza di anche minimi miglioramenti con l'assunzione di Cipralex, due settimane fa la terapia mi è stata modificata aumentando il dosaggio di Cipralex a 15 gocce al giorno e sostituendo la compressa di Rizen con una compressa di Alprazolam 0, 5mg. A 36 giorni dalla prima assunzione di Cipralex, e a 18 giorni dall'assunzione della dose terapeutica, anche dopo la modifica della terapia con l'aumento del dosaggio dei farmaci ad oggi non ho riscontrato miglioramenti, né per quanto riguarda il tono dell'umore e la forza fisica, né per quanto riguarda i numerosi e continui pensieri intrusivi che accompagnano le mie giornate e che mi fanno convincere di essere la colpevole della situazione familiare che mi sono trovata ad affrontare. A giorni alterni, trascorro buona parte della giornata a letto a piangere, fatico a svolgere anche le più semplici mansioni domestiche, esco di casa soltanto se strettamente necessario a causa dell'ansia, a volte mi rifiuto di mangiare e manifesto spesso pensieri negativi. Non sento dentro di me la forza di reagire ogni giorno a questa situazione perché non vedo le motivazioni concrete per affrontare le mie giornate, dal momento che ho completamente perso interesse verso qualsiasi cosa che mi circonda. Vi scrivo, dunque, per chiedervi se sono normali questi sintomi a 36 giorni dall'inizio della terapia, oppure se è il caso di effettuare un nuovo consulto con lo psichiatra.