Effetti collaterali setralina quando passano ?
Ma soprattutto prendendone 0.25 la notte per riuscire a dormire quanto ledormin dovrei prendere sempre 0.25 oppure la metà 0.12.
5 grazie per la risposta
Innanzitutto è fondamentale inquadrare con delle informazioni anamnestiche importanti: da quanto tempo prende la Sertralina a 25 mg, e per quale diagnosi?
Il Lendormin per dormire da quanto tempo lo assume?
Cordialmente
dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Nelle prime settimane della terapia con Sertralina, sebbene il dosaggio che lei stia assumendo sia ancora minimo (immagino sia solo un dosaggio iniziale), è frequente avere effetti collaterali transitori come lieve agitazione, ansia, insonnia, che in genere si risolvono completamente nell'arco di qualche settimana con l'adattamento al farmaco.
Se la Sertralina le è stata prescritta per un disturbo ansioso e/o depressivo, è molto probabile che la causa dell'insonnia vada ricercata nel disturbo sottostante; dunque quando la Sertralina sarà efficace, probabilmente migliorerà anche il disturbo del sonno.
Affidarsi nel lungo periodo a benzodiazepine come il Lendormin non è una buona opzione, perché sono farmaci che causano dipendenza e perdono di efficacia se assunti in modo continuativo per molti mesi.
Sarebbe opportuno valutare le cause di tale insonnia, cosa che si può fare solo nel corso di una visita diretta, ed eventualmente pensare ad una terapia più indicata del Lendormin che possa aiutarla a riposare nel frattempo che la Sertralina faccia effetto.
È anche fondamentale comprendere se il suo specialista ha già programmato un progressivo aumento della terapia con Sertralina, perché il dosaggio di 25 mg è generalmente troppo basso per esercitare un effetto terapeutico, può essere preso in considerazione solo come dosaggio iniziale per abituare l'organismo al nuovo farmaco.
Spero di aver chiarito i suoi dubbi, resto a disposizione per eventuali necessità. Cari saluti
dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Ogni variazione terapeutica deve necessariamente essere effettuata nel corso di una visita diretta, perché solo avendo la possibilità di visitare il paziente possono emergere degli elementi fondamentali che possano permettere di intraprendere la strategia terapeutica più adeguata.
È dunque opportuno confrontarsi con il suo specialista di fiducia
dott. Tortorelli Fabio M.P.
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