Alterazione dell’umore post-partum/insonnia

Buongiorno.
Vi scrivo per un parere riguardante la mia situazione.
Sono mamma di un bimbo di 6 mesi e ho una storia di disturbo dell’umore (depressione).

A causa di una cattiva gestione della terapia a ridosso del parto ho sviluppato una sintomatologia caratterizzata da abbassamento del tono dell’umore, ansia, pensieri intrusivi, insonnia.

Ho ripreso la terapia con quetiapina 200 mg RP, trittico 150 mg, e inserita di nuovo sertralina con adeguamento del dosaggio che attualmente è 100 mg da 2 mesi e un paio di settimane su indicazione di un diverso psichiatra a cui mi sono rivolta dopo il parto.
C’è stato un progressivo miglioramento dell’umore con scomparsa dei pensieri ossessivi.
Tuttavia ciò che fatica più a migliorare è l’insonnia.
Sì succedono giorni in cui dormo discretamente, mi sveglio anche più volte ma mi riaddormento, e giorni in cui mi sveglio senza più riprendere sonno a volte alle 3, a volte alle 4 o alle 5.
In queste circostanze mi pare di percepire una quota di agitazione, talora con preoccupazioni transitorie.
Ho già parlato con il mio curante che sostiene che le cose stiano gradualmente sistemandosi.
A vostro avviso è un andamento atteso oppure potrebbe essere opportuno un ulteriore adeguamento della terapia?
Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentilissima,

Da quanto descrive, sembra essere presente un quadro di sintomatologia ansioso - depressiva, condizione nella quale l'insonnia secondaria all'ansia e al disturbo dell'umore è molto frequente.

La terapia con Sertralina è indicata sia nel trattamento dei sintomi depressivi che del disturbo d'ansia, nel lungo periodo.

Il Trittico coadiuva l'azione antidepressiva della Sertralina ed è indicato nel trattamento dell'insonnia, anche a lungo termine.

La Quetiapina RP a 200 mg ha un'azione sia di stabilizzazione del tono dell'umore (sebbene forse 200 mg sia un dosaggio leggermente basso per tale scopo), che di favorire il riposo notturno.

Nel complesso mi sembra una terapia ben pensata e con un razionale scientifico, sulla base dei sintomi che descrive.

Consideri anche che essendo in una fase di post-partum, la ripresa lenta potrebbe essere dovuta sia al riadattamento alla terapia farmacologica, che alla fase delicata del post-partum che è essa stessa caratterizzata da profondi cambiamenti ormonali che possono predisporre ad ansia, disturbi dell'umore e insonnia.

Riferisca sempre tutti i sintomi al suo specialista di fiducia; nel complesso come le scrivevo la terapia è ben pensata e potrebbe essere necessario attendere ancora un po' per la completa remissione dei sintomi.

Se non vi sono ulteriori miglioramenti nelle prossime settimane, potrebbe essere opportuna una visita di controllo per rivalutazione, magari anche solo parziale, della terapia farmacologica.

Spero di aver chiarito i suoi dubbi, resto a disposizione per eventuali necessità. Cari saluti

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Mi permetto di aggiungere che dal 3/4 mese è tornato il ciclo mestruale e che per la necessità di riprendere terapia non allatto. Mi rendo conto che al di là di questo le variazioni del quadro ormonale siano complesse e prolungate anche indipendentemente da questi fattori, tuttavia la persistenza dei sintomi, se prolungata, può rendere complessa la quotidianità e questo genera un po’ di impazienza.
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La ringrazio dei chiarimenti e della sua gentilezza. Buon lavoro
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Una domanda: in che senso la sertralina è efficace sull’ansia nel lungo periodo? Ha un’azione più lenta su questo aspetto?
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentilissima,

Ho utilizzato questo termine per una duplice ragione; la prima motivazione è, come da lei ipotizzato, che la Sertralina necessita in genere di svariate settimane (come minimo 4 - 6) a dosaggio pieno per avere una significativa azione terapeutica nel disturbo d'ansia.

La seconda motivazione è che talvolta, nei disturbi d'ansia, potrebbe essere compiuto l' "errore" della somministrazione nel lungo periodo di ansiolitici come le benzodiazepine.

Farmaci sintomatici come le benzodiazepine agiscono in modo completamente opposto: potrebbero essere efficaci nelle prime settimane, ma dopo un paio di mesi di assunzione continuativa, per fenomeni di tolleranza al farmaco, tendono a perdere la loro efficacia, e pertanto non sono indicate nel lungo periodo.

La Sertralina, invece, non si caratterizza per la perdita di efficacia farmacologica neanche se assunta per un lungo e continuativo periodo di tempo.

Rinnovo cari saluti restando a disposizione

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Buongiorno. Il mese di agosto è passato relativamente tranquillo, a parte qualche giornata a inizio mese con ricomparsa di insonnia e lieve ansia/abbassamento dell’umore. Sono riuscita a riposare abbastanza bene, spesso anche di pomeriggio, la qual cosa non mi capitava da prima del parto. Diciamo che forse questo è stato il periodo di benessere più completo dall’inizio della terapia. Ora da 4 giorni ricomparsa di insonnia e agitazione soprattutto la sera, di giorno umore non proprio brillante ma neanche francamente depresso. Il mio psichiatra ha l’impressione che si inizi a vedere la fine del tunnel. Tuttavia queste oscillazioni che tendono ancora a presentarsi non mi fanno essere del tutto ottimista sul successo completo dell’attuale terapia. A vostro parere sono variazioni attese? Il mio medico dice che occorrono fino a sei mesi per la stabilizzazione dopo la fase acuta (sempre riferendosi al momento di dosaggio ottimale raggiunto del farmaco). Io mi fido ma al contempo questo andamento a volte risulta frustrante. Gradirei anche una vostra opinione a riguardo. Grazie
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentilissima,

Quattro giorni di lieve peggioramento può essere considerato para-fisiologico e transitorio, nonché meritevole di attenzione nel caso in cui si dovesse protrarre per un arco temporale leggermente più lungo (alcune settimane), anche considerato i comprensibili sbalzi d'umore dovuti al post-partum.

Il fatto che ci sia stato un miglioramento con la terapia farmacologica attuale è un ottimo segnale; condivido la considerazione del collega che la terapia farmacologica può continuare a determinare un miglioramento tangibile della condizione clinica anche fino a sei mesi dopo l'inizio terapia stessa (ovviamente è fondamentale che vi sia un miglioramento iniziale, cosa che comunque si sta verificando).

Riferisca sempre tutti i sintomi al suo specialista e resti fiduciosa.

Rinnovo cari saluti facendole i migliori auguri per tutto.

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Grazie. La sertralina è al dosaggio di 100 mg da poco più di tre mesi per cui mi pare di capire che ci sia da attendere vista l’evidenza di miglioramento significativo. Corretto?
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
E' corretto, nel senso che considerando il miglioramento significativo c'è da aspettarsi, come le ha riferito il suo specialista di fiducia, che la situazione possa migliorare ulteriormente con il passare dei mesi.

Si confronti sempre con il suo specialista valutando l'andamento della terapia, restando fiduciosa.

Saluti

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Buongiorno. Le cose si stanno via via stabilizzando.
Ci sono stati alcuni giorni in cui qualche sintomo si è ripresentato, sostanzialmente in concomitanza con lo scorso ciclo mestruale (1 settembre). In seguito c'è stata una certa stabilità.
L'unico aspetto che un po' fatica a tornare alla mia condizione usuale è il sonno, nel senso che spesso mi sveglio spontaneamente alle 5 senza riuscire a riaddormentarmi.
Talvolta la sera crollo e mi addormento alle 22 per poi svegliarmi sempre alle 5.
Tuttavia anche quando mi addormento più tardi fatico a prolungare il sonno. Questo non accade sempre, alle volte mi riaddormento, alle volte mi sveglio alle 6 o alle 7. Dovendo gestire il bambino alternandomi a mio marito fatico anche ad avere una regolarità.
Di giorno faccio tutto normalmente, sono abbastanza attiva, anche se accuso una certa stanchezza.
E' da considerarsi una sintomatologia residua? Il mio medico dice che i sintomi residui possono protrarsi anche a lungo e che probabilmente questo sarà l'ultimo aspetto a rientrare. Contestualmente mi ha anche prospettato la possibilità di sostituire la quetiapina con un diverso stabilizzante dell'umore per via della presenza nel corso dei mesi precedenti di sintomi misti di grado lieve. La necessità di questa variazione non è stata ancora definita essendo il trend in progressivo miglioramento.
In attesa di una sua opinione le auguro buona giornata.
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentilissima,

Concordo con la valutazione del collega in merito ai disturbi del sonno.

L'insonnia è, molto spesso, uno dei primi campanelli d'allarme nei casi di insorgenza di sintomatologia ansioso-depressiva, e fa parte anche del corredo sintomatologico "più resistente" alla risoluzione, necessitando di qualche settimana (a volte qualche mese) in più per stabilizzarsi.

Oltre a questo c'è anche da valutare l'importante aspetto familiare della gestione del bambino, che certamente può portare, come da lei stesso ipotizzato, a problematiche di regolarità del sonno, che è un aspetto fondamentale.

Nel complesso è molto positivo che ci sia un miglioramento sul versante dell'umore, e si può anche attendere fiduciosi che nelle prossime settimane si possa risolvere anche la sintomatologia residua del disturbo del sonno.

Se vuole può tenerci aggiornati, le faccio i migliori auguri per tutto.

Cari saluti

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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