Resistenza ai farmaci antidepressivi: cosa fare?

Buonasera, dell'agosto del 2024, dopo un crollo nervoso, sono in cura al csm per ansia, depressione e dap.
Soffro di queste patologie da quando ho 19 anni e negli ultimi 16 ho sempre assunto paroxetina e xanax, accontentandomi di aver minimizzato il problema e non certo risolto.
Dopo l'episodio sopra citato, la psichiatra mi ha prescritto venlafaxina arrivando a 150mg.
La risposta è stata buona ma gli effetti collaterali come dolori di stomaco e perdita di capelli hanno portato verso l'uso di escitalopram anch'esso sospeso per i medesimi effetti collaterali.
La psichiatra ha dunque deciso di orientarsi su fluoxetina che mi ha fatto cadere in uno stato depressivo acuto.
Ha quindi affiancato olanzapina 2, 5 per un aiuto sul tono umorale.
Alla fine anche il prozac è stato sospeso per passare a citalopram 20mg e mantenendo olanzapina dato che i primi giorni di trattamento mi hanno riportato allo stato depressivo sperimentato con fluoxetina.
Devo dire che avevo raggiunto una certa tranquillità anche se non la risoluzione delle mie difficoltà.
Da 14gg la dose è aumentata a 30mg e io sono in uno stato pietoso: ansia ai massimi livelli che non gestisco nemmeno con lexotan, capogiri, dolori di stomaco, angoscia perenne e stanchezza assoluta. Mi sembra l'inferno.
Sto sdraiata tutto il giorno e l'idea di uscire di casa mi terrorizza.
Chiedo se è utile tornare al dosaggio di 20mg e come può essere che io manifesti questa grande resistenza nei confronti di tanti farmaci diversi.
Da più di un anno non trovo pace e sono oltremodo demoralizzata.
Mi sembra che anche la psichiatra che mi segue non sappia bene come agire
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
La mancata risposta terapeutica agli antidepressivi richiede una revisione della diagnosi ed anche dei trattamenti ulteriori.

La presenza di alcuni effetti collaterali è nota e va considerata nel rapporto rischio/beneficio di utilizzo dei farmaci.

In presenza di questa sintomatologia paradossa, la questione va gestita attraverso l'utilizzo di altre classi farmacologiche che agiscano in modo appropriato sulla patologia di fondo.

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Buonasera dottore, potrei chiederle a quale classe di farmaci pensava? Grazie mille per la risposta
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Sono diverse ed il suo specialista é in grado di stabilire quale può essere quella adatta anche in combinazione tra i vari farmaci.

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