Fluoxetina e ossessioni

Salve,sono una donna di 31 anni e ho un quesito da porre a proposito della fluoxetina.Innanzitutto riassumo la mia storia 'clinica':per varie vicissitudini della vita,ho cominciato ad avere manie ossessivo-compulsive intorno agli 11 anni,fino a raggiungere il culmine a 16 anni (i cosiddetti numeri e pensieri magici),mentre nel frattempo ero stata anche colpita da bulimia.Ho cominciato ad andare in psicanalisi,e le ossessioni si sono di molto ridotte nel giro di poco, a parte qualche residuo che mi porto tuttora (quando memorizzo qualcosa mi baso su numeri prestabiliti di ripetizione).Nel frattempo ho cambiato città per l'università,e se da un lato continuavano disturbi dell'umore (depressione molto forte) e bulimia,dall'altro sono caduta un po' nella promiscuità sessuale.Nel frattempo lo psichiatra che mi aveva seguita per 3 anni mi prescrisse il prozac in un momento di depressione acuta (avevo 19 anni),nella dose di 2 al giorno.Dopo d'allora,per problemi economici,non sono stata più seguita da nessuno,ma ho continuato ad usare la fluoxetina.A 25 anni sono tornata in terapia,questa volta da uno psicologo e devo dire che ho ottenuto buonissimi risultati,forse sia grazie a lui sia ad una situazione tranquilla intorno:ho cominciato finalmente a dare esami,la bulimia si è ridotta fino quasi a scomparire e la mia promiscuità sessuale è del tutto sparita.Ero serena.Lui ad un certo punto mi ha detto che stavo usando il prozac in modo un po' troppo 'selvaggio',e che se mi era stato dato in un momento di necessità,magari occorreva eliminarlo (avevo 28 anni ed era il 2007).Così ho preso contatti con un neuropsichiatra di sua conoscenza che,vedendo un po' la mia situazione,ha ritenuto opportuno 'disintossicarmi'.toglievo una capsula a settimana ogni mese, fino ad arrivare alla completa sospensione (fine 2008).A metà del 2008 ho cominciato una storia d'amore con un uomo della mia età,storia meravigliosa e al tempo stesso difficile,perché si è instaurata una relazione di stampo sado-masochista alternato,in cui entrambi abbiamo presentato forti elementi di insicurezza,controllo reciproco e dipendenza affettiva.Mi sono allontanata da lui da 1 mese,con molto dolore.Quando stavo con lui ho dato (come forse anche lui) il peggio di me,le ossessioni di gelosia sono diventate ingestibili (non mi sentivo così ansiosa e ossessionata dai tempi del ginnasio) e lo assillavo,e lui lo permetteva e mi sviliva e maltrattava.Mi sono ritrovata a vergognarmi di guardare le persone negli occhi per come mi facevo trattare e per come lo trattavo,ad avere l'ansia di dire qualsiasi cosa,e a dubitare che ciò che pensavo fosse reale (credo lui sia un manipolatore affettivo,per cui pur di avere ragione spesso girava la frittata in modo tale che la colpa era sempre mia).Ora sono più presente a me stessa,ma ricomincio con la fluoxetina perché sono depressa per tutto ciò.Può essere stata la sospensione del prozac a portarmi a quello stato in coppia?
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Lei deve seguire le indicazioni di uno specialista. E' pericoloso affidarsi alle cure fai da te. La sua situazione è molto più complessa di quella che lei stessa ritiene, e probanilemte la fluoxetina e la sua sospensione hanno avuto un ruolo marginale nella sua storia clinica. La cosa migliore da fare sarebbe quella di ritornare da uno specialista.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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dopo
Utente
Utente
in che senso dott. Martiadis è "più complessa"? io sono in cura da uno psicoterapeuta ancora...
La cosa che più mi ha fatto paura di questa storia è che ho ritrovato in lui molte caratteristiche del mio rapporto con mia madre quando ero bambina, e che mai prima d'ora nelle relazioni precedenti ero giunta a questo grado di insicurezza e svilimento, e paradossalmente mai avevo amato così tanto. Il mio terapeuta dice che già io di mio instauro relazioni in cui all'inizio svilisco me stessa (gioco la carta del sesso subito), mentre ho pochissima confidenza con l'affettività. In più ho incontrato questa volta una figura che mi ha fatto da salvatore e carnefice per le sue problematiche personali. Il fatto è che non ho problemi in altri settori della mia vita (lavoro, amicizie, obbiettivi personali), la bulimia non è più tornata (e non per controllo, ma proprio per un'assenza d'impulso), idem per la promiscuità sessuale... ma solo con lui sono diventata una foglia... ho paura di me stessa e del fatto che sono forse destinata a stare sempre così male se amo alla follia? ho allontanato questa persona che pure nella nostra relazione ha scoperto sue fragilità, tanto che anche lui ha cominciato ad andare da una psicologa... E'come se avessimo slatentizzato reciprocamente le nostre parti peggiori. Crede che io abbia delle tare molto forti?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

la decisione di riprendere un trattamento antidepressivo deve essere presa da uno psichiatra.

A mio parere, e credo anche a parere del collega, la sua situazione sembra essere farcita di elementi di complessita' psicopatologica molto evidenti verso i quali il solo trattamento con fluoxetina potrebbe non essere necessario, ed e' stato precedentemente un trattamento che ha consentito di ridurre determinati sintomi e di mascherarne altri per un lungo tempo.

Credo che una valutazione psichiatrica valida le possa essere di aiuto, al di la' di tutte le interpretazioni che lei voglia dare ai suoi comportamenti.

https://wa.me/3908251881139
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dopo
Utente
Utente
Io sono in analisi da uno psicologo (non psichiatra). Da quando ho messo da parte il prozac però non ho più avuto episodi bulimici o di altro tipo, a parte una forte depressione. Il mio terapeuta mi ha consigliato di mettere da parte questa storia perché funzionale a miei meccanismi masochisti. Ma mi riesce difficile accettare di mettere da parte un amore (per quanto male possa avermi fatto) per dei problemi psicologici che ho... mi sento poco normale... incapace di poter vivere come tutti...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

credo di dover ribadire che la situazione sembra piu' complessa da cio' che vuole comunicare in questo momento, secondo degli schemi psicologici che le provengono dal trattamento in atto.

L'oscillazione dell'umore ed i suoi comportamenti concomitanti fanno considerare alcuni aspetti di patologia che richiedono attenzione, diagnosi e cura.
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dopo
Utente
Utente
Ritiene che debba essere seguita da uno psichiatra e non da uno psicologo?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Puo' essere seguita da entrambi, ma deve essere chiaro il motivo per cui fa un trattamento e i termini di accordo rispetto ai risultati.

Inoltre, e' opportuno che la sua diagnosi venga ben definita rispetto alla evoluzione avvenuta anche nel tempo.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
il collega ha ben sintetizzato quello che anch'io volevo le giungesse ma che , probabilmente, non avevo ben indirizzato: la sua situazione va al di là dell'uso o meno della fluoxetina e merita approfondimenti di tipo sia psichiatrico sia psicologico.
cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio infinitamente per le risposte. Di sicuro sto provvedendo al da farsi.
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