nevrosi e disturbi fisici: connessione reale o immaginaria?

Gentili dottori,
scrivo dopo anni di convivenza con una serie di disturbi da nevrosi, anche se la definizione è probabilmente desueta.
È dall'adolescenza che alterno periodi di forte ansia, attacchi di panico, fasi depressive, ipocondria, ansie da prestazione varie (parlare in pubblico, palcoscenico).
Ci sono ovviamente anche fasi più o meno lunghe di relativo benessere.
In tutto questo conduco una vita piuttosto piena e gratificante sotto tutti i punti di vista (lavorativo, relazionale, creativo, intellettuale) e le mie inquietudini sono per lo più visibili solo alla cerchia di persone più intime.
In qualche modo so che queste "anomalie" della mia personalità sono parte di quello che sono e hanno contribuito alla mia realizzazione.
Ciò che mi preoccupa, però, è che sono ormai alla soglia dei quarant'anni e inevitabilmente, secondo me, il carico di stress psicologico comincia a farsi sentire anche sul corpo.
La mia pressione arteriosa è alta per la mia età (sto seguendo una terapia, al momento con risultati mediocri); aumentano sempre di più i problemi digestivi e da reflusso (sono seguito anche per quelli); il sonno è piuttosto scarso e di bassa qualità.
Intuitivamente associo questi disturbi precoci al mio nevroticismo: ho come la sensazione che il mio sistema nervoso sia costantemente attivo, iper vigilante; qualsiasi banale emozione mi provoca uno stato di iper eccitazione ingiustificata, ho continui rimuginii, preoccupazioni, stati di tensione mentale e fisica.
Eppure la mia vita procede nel migliore dei modi e mi sento esattamente dove dovrei essere.
Ho seguito per due anni un percorso di psicoterapia che è stato sicuramente utile -oltre che formativo e interessante - ma non del tutto risolutivo.
Quello che vorrei chiedere è se effettivamente le mie intuitive correlazioni tra malesseri mentali e fisici sussistono.
In secondo luogo mi chiedevo se è ormai necessario un consulto psichiatrico e in che modo potrebbe essermi d'aiuto; infine, se esistono terapie farmacologiche (e con quali rischi) per placare questa iperattività nervosa che è ormai diventata logorante.
Vi ringrazio per la disponibilità.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45.1k 1.1k
E' necessaria una visita psichiatrica per stabilire quali possano essere effettivamente gli elementi che possono essere individuabili per decidere anche un trattamento specifico per i suoi sintomi.

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