Insonnia iniziale cronica

Gentili Dottori,

vi scrivo perche' soffro da molto tempo di insonnia iniziale.
Questo disturbo si presenta periodicamente, ma in generale la qualita' del mio sonno e' veramente molto scarsa.
Ultimamente mi corico alle 23 per prender sonno verso o oltre le 5 del mattino. Inutile dire che la cosa sia altamente invalidante (sono studente universitario).

Soffro di depersonalizzazione, ho sofferto la scorsa estate di attacchi di panico e stati d'ansia forti e permanenti durante la giornata, che pero' da qualche mese sono del tutto scomparsi. Permangono, a tratti, momenti di ansia che nei periodi "giusti" si concentrano appunto mentre sono a letto, insorgendo spesso dopo almeno un paio d'ore che mi sono coricato.

Nel frattempo, da circa due mesi ho iniziato un percorso psicologico presso il C.I.M. della mia citta'. Il supporto psicologico mi ha aiutato molto a cercare di conoscermi; mi fido molto della dottoressa che mi segue, ma di fatto lei si esime dal darmi consigli sul come affrontare le cose, sul come pormi, sul come comportarmi nei confronti delle difficolta' (ad esempio a dormire) che incontro quotidianamente.

Un punto centrale che e' emerso dai colloqui con la psicologa che mi segue e' che la mia mente si sente sicura solo quando ha tutto sotto controllo, e se percepisce (come e' normale e fisiologico nella vita di tutti i giorni) che qualcosa possa non esser controllabile, vi rimurgina quasi all'infinito.

Tornando al problema del sonno, vero disturbo che ora vorrei scalciare fuori dalla mia vita, esso puo' esser spiegato, a detta della psicologa, come il fatto che la mente rifletta troppo e non riesca a calmarsi quando invece dovrebbe lasciarmi dormire. Il sonno è per l'appunto un evento che la mente non puo' razionalmente controllare.

Per ora tento di arginare l'insonnia mediante Lexotan (10-15 gocce, prescrittomi dallo psichiatra che mi ha introdotto nel C.I.M.) o con il Prazene di mia madre, che ha qualche effetto in piu'.
Ho provato ogni tipo di rimedio naturaleomeopatico e osservo con scrupolo le regole per una buona igiene del sonno, senza godere di alcun miglioramento sensibile.

Nonostante il protrarsi del problema, non ho mai avuto un atteggiamento remissivo nei suoi confronti: se passo una notte in bianco, ad esempio dormendo non piu' di tre ore, cerco di avere un atteggiamento e un umore che siano comunque positivi in tutto l'arco della giornata e riesco, seppur con fatica, a svolgere tutti gli impegni che mi sono programmato di fare.
Il punto e' che ho cercato di combatterlo silenziosamente autoconvincendomi (e di fatto ho abbastanza prove per esserne convinto) che per quanto invalidante l'insonnia non limiti la mia vita. Ma resta il fatto che il disturbo permane e anzi a tratti si aggrava.

Nei periodi in cui l'insonnia compare per molti giorni di seguito, poi, andare a dormire e' un vero e proprio momento di ansia e stress.

Cosa mi consigliate?

Vi ringrazio per l'attenzione e mi scuso per essermi protratto a lungo.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

L'insonnia in genere non viene da sola, infatti poi lei riferisce altri sintomi di ordine mi pare ansioso nel complesso. Sembra strano che non le abbiano prescritto una cura per i disturbi del sonno nel contesto di un disturbo d'ansia. Lexotan, prazene o qualsiasi altro prodotto del genere hanno indicazione nell'insonnia acuta, non in quella abituale, poiché se assunti abitualmente inducono dipendenza e perdono dopo poco l'effetto terapeutico, con necessità oltretutto di ridurli gradualmente per evitare l'astinenza. Si rimane in genere legati a queste medicine perché se non le si prendono si dorme malissimo e ci si convince che il sonno sia sostenuto almeno in parte da quelle, cosa in realtà falsa, essendo semplicemente una crisi astinenziale.

Morale: chieda ad uno psichiatra un consulto rispetto al quadro complessivo, di solito i farmaci utilizzati nei disturbi d'ansia correggono bene anche il sonno. Dopo le sarà illustrato spero come ridurre e sospendere gradualmente i sonniferi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore,
anzitutto La ringrazio per la risposta.

Non so con quali criteri si caratterizza un insonnia come "acuta", ma non ritiene che il passare anche 6 ore prima di prender sonno (per poi risvegliarsi poche ore dopo) si possa indicare come insonnia acuta?

Il Lexotan mi e' stato prescritto come medicinale da prendere sporadicamente nel caso di momenti d'ansia eo in caso di difficolta' nel sonno.

Ma ripeto, nel complesso i periodi che non dormo non ho grosse sofferenze di origine ansiosa nell'arco della giornata. L'ansia si presenta solo dopo ore che non riesco a prender sonno.

Cordialmente
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
acuta significa di breve durata, nel senso che non si ripete abitualmente.

Esistono terapie per l'insonnia abituale associata ai disturbi d'ansia, che possono essere ben controllati ma esprimersi con questo tipo di aspetto.u
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Molto chiaro, La ringrazio, vedro' di fare quanto suggerisce anche se la psichiatra che mi ha seguito non mi aveva prospettato possibilita' di terapie del genere.
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