Ansioso?psicotico?schizofrenico?

Gentili medici...
sono del 1973,ho 37 anni e dall'eta' di 12 anni soffro(cosi dicono i vari medici che mi hanno visitato)di ansia sfociata in attacchi di panico e agorafobia.
Premetto che tutto ciò non mi ha mai permesso di svolgere una vita normale,infatti non ho mai lavorato,ho studiato quel poco che sono riuscito a studiare a casa e per questo mi scuso anche con voi per la mia grammatica approssimativa,non ho mai avuto una vita sociale,non ho mai avuto una ragazza,non ho mai fatto l'amore.
Premetto che durante gli anni dell'infanzia sono stato vittima di bullismo,ho passato 3 anni di scuole elementari(dalla terza alla quinta)deriso ed umiliato in ogni dove da alcuni miei compagni di classe per via,secondo loro,del mio aspetto poco piacevole;ammetto che tutt'ora,a distanza di 27 anni penso ancora a quei momenti provando turbamento e che l'insicurezza che mi ha generato quegli episodi è ancora presente,mi sento spesso inadeguato,inferiore a qualsiasi altro soprattutto al cospetto delle donne.Inoltre mi sento molto inadeguato anche sessualmente,credo che ,pur desiderandolo,non riuscirei mai a rapportarmi sessualmente ad una donna mia coetanea,mentre tendo a provare molta attrazione verso soggetti femminili molto giovani,spesso giovanissime pur riconoscendo il turbamento(non solo sessuale) che il pensiero mi genera ritenendomi io una persona piuttosto moralista.
Fatto sta che da un infinita' di anni le mie giornate si svolgono tra le pareti di casa mia,sempre in preda ai sintomi piu strani,a volte MASSACRANTI,a volte piu sfumati,a volte "assenti"(ma con sempre presente l'agorafobia,ripeto,non esco di casa da decine di anni)e l'unica consolazione sono le benzodiazepine che assumo da tantissimi anni in dosi piuttosto pesanti,sono arrivato anche a 100 gocce al giorno.
Oggi credo che la mia situazione sia arrivata ad un bivio,anche perchè in questi giorni soffro terribilmente per sensazioni a me nuove,tipo stanchezza continua,stati che non riesco bene a definire,veri e propri distacchi dalla realta' accompagnati da stanchezza massacrante,spesso febbricola,tachicardia,aritmie,svenimenti e tutto cio' mi viene placato solo dall'assunzione delle benzodiazepine(xanax)cosa che mi fa pensare che tutti questi malesseri nascano davvero dall'ansia e non da disturbi fisici reali.
Inoltre da qualche anno dormo malissimo ,ho incubi terribili,sogno spesso di morire provando nel sogno delle sensazioni pre-morte TERRIFICANTI che mi svegliano di soprassalto,ma che continuo poi a rivivere a livello psico-fisico nella realta'spingendomi a somministrarmi di continuo xanax per prevenire gli attacchi di panico che queste sensazioni mi genererebbero e che mi porterebbero a stati pietosi,svenimento in primis.
Inutile di dirvi che ho sentito molti specialisti,senza risultati.Oggi sono molto stanco e a voi chiedo,guariro' mai?è possibile che possa farcela anche io?ma che ho?sono schizofrenico?psicotico?o solo ansioso?GRAZIE DI CUORE E BUONA PASQUA
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Gentile utente

ha mai fatto una visita psichiatrica?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore Ruggiero mi hanno visitato molti specialisti e in preda alla disperazione mi rivolsi anche ad un suo illustre collega,prof.Giacomo Mongodi(periziò tra gli altri anche Donato Bilancia),ma senza risultati apprezzabili.Il prof Mongodi parlò di grave ritiro sociale e mi consiglio un ricovero,altri di tratti simil autistici,ma con alla base un grave stato ansioso.In questi ultimi 10anni però mi sono completamente ritirato nella più totale incapacità ad affrontare l'esterno e non ho più incontrato nessun medico ad eccezione del mio,di base.Sono sorti ulteriori problemi imputabili al "sogno"e tutta una serie di sensazioni TERRIBILI.Sono un invalido,in tutti i sensi.Non sopporto le cure,se prendessi qualsiasi farmaco e leggessi gli effetti collaterali puntualmente tutti si verificherebbero,è incredibile!vado avanti a benzodiazepine.Sono un caso a parte.Mi vogliate scusare.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Pero' le benzodiazepine non risolvono la situazione.

Quindi, non ha fatto nessun trattamento o ne ha fatti e sono stati poi sospesi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.7k 993 248
Gentile utente,

Se la diagnosi è quella, di solito si diviene anche "fobici", che poi significa terrorizzati da varie cose, tipicamente dai propri segnali corporei e dalle medicine, in quanto si teme che producano effetti deflagranti e non controllabili soprattutto.
Questa non è una condizione relativa alle medicine, ma è un sintomo della malattia, quindi non è una guida per il da farsi. Morale: aver terrore delle medicine non significa che le medicine producano effetti terribili, "terribile" denota paura. I farmaci anti-ansia producono inizialmente effetti che possono anche essere peggiorativi della percezione del proprio corpo, ma questo produce ansia in chi soffre di disturbi d'ansia, non di per sé. Dopo questo primo impatto si produce l'effetto terapeutico. Purtroppo Lei si sta orientando come se si dovesse trovare una soluzione diversa da quella standard, andando dietro alla sua paura delle cure.
Faccia le prime cure in condizioni di ricovero ospedaliero o in una casa di cura, e questo potrà farle superare lo scoglio iniziale.

L'uso continuativo di benzodiazepine, specialmente quelle dal rapido effetto, tende a peggiorare l'ansia e induce depressione dell'umore, rende più paurosi e più isolati, anche perché nel frattempo il disturbo peggiora non essendo curato.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Ruggiero,avrei dovuto seguire varie cure,fondamentalmente tutte uguali,a base si antidepressivi di ultima generazione associati alle benzodiazepine cure che non ho mai intrapreso per le mie paure e per le sensazioni che provo dopo l'assunzione.
Ho seguito per alcune settimane delle sedute di psicoterapia a domicilio,vista la mia totale incapacita' ad uscire e il mio non riuscire a mantenere la calma e la lucidita' in ambienti al di fuori del mio "territorio",ma a causa degli elevatissimi costi vi ho dovuto mio malgrado rinunciare.
Mi sono rivolto al centro psicologico sociale del mio paese,ma dopo un paio di uscite a domicilio lo psicanalista che mi seguiva ha dato forfait attribuendo cio al fatto che il personale era poco e che non poteva piu' permettersi di seguire una terapia a domicilio,e che avei dovuto sforzarmi io(le assicuro che in certi periodi,tipo questo,già mi sforzo per tirare sera )ho tutt'ora comunque una mia cartella,o meglio,spero ci sia ancora.
Grazie anche lei per il suo parere Dott Pacini,ha ragione riguardo gli effetti dei farmaci,so che è la mia ansia a generare queste sensazioni,ma le assicuro che cio che provo è davvero spaventoso e cio mi fa desistere dall'assumerli.
In questi giorni poi sto vivendo un momento di crisi intensa,tanto che mi ha spinto a scrivervi per cercare forse di delucidare una condizione che a questo punto non riesco piu nemmeno io a spiegarmi e a gestire,mi sta sfuggendo di mano.
Temo che prima o poi tutto sfoci in un attacco psicotico acuto e rimanga li per i miei giorni a venire a fissare una parete.
[#6]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Gentile utente

la psicosi e' ben altra cosa.

Purtroppo le soluzioni possibili al suo problema sono quelle che le hanno proposto e che lei non e' riuscito a seguire.

E' entrato in un circolo vizioso che comporta la cronicizzazione del disturbo.

Sarebbe il caso di riprovare.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.7k 993 248
Gentile utente,

Se vuole migliorare la situazione deve decidersi a farsi curare, fidandosi di chi lo fa. La paura delle medicine non è un parametro della cura ma della malattia. E' perfettamente inutile che Lei perda tempo o sia assecondato nel discutere di diagnosi visto che ne ha già una, è fuori fuoco. Il problema è che lei non si sta curando.
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