Depressione, sonnolenza, voci

Cari dottori,
ho 26 anni e attualmente assumo 10 gocce di haldol la sera e una compressa da 10 mg di entact la mattina, dicendo solo questo vi sembra una terapia alta?
Ho tantissima sonnolenza e scarsa autostima oltre a tremore agli arti.
Ho iniziato una cura intervallata con psicofarmaci 4 anni fà per una depressione che mi portava ad avere idee strane e così mi hanno diagnosticato un disturbo bipolare. Effettivamente ho avuto una crisi maniacale 2 estati fà in cui sentivo voci allucinazioni e idee totalmente distorte e confuse.
Ho preso in passato haldol, zyprexa, litio, fluoxetina in periodi diversi e fino a pochissimo fà ero rimasto solo con 10 gocce di haldol la sera.
Poi mi è stato aggiunto l'entavt proprio perchè dormivo sempre e troppo, facevo fatica a lavorare per la stanchezza ed avevo pochissimi stimoli.
Ora ho iniziato col l'entact sono ai primi giorni e sono a 5 mg ma prestissimo passerò a 10.
Secondo voi a cosa è dovuta tutta questa stanchezza?
Quella di adessoè la mia cura giusta?
Avete qualche consiglio?
Io credo che la mia sonnolenza e svogliatezza dipenda dai farmaci, mi sbaglio?
Il mio sogno è arrivare a smetterli per tornare ad una vita normale, è possibile raggiungere questo obbiettivo?
Grazie per la collaborazione e per l'aiuto.
Sono giovane e ho paura di perdere tutto il periodo migliore della mia vita, le oppurtunità di lavoro (visto che sono laureato con voti brillanti) e tutto il resto per colpa di questi farmaci.
A che cosa è dovuto il nascere di questi miei problemi?
Io non mi sono mai drogato (ho provato qualche tiro di cannabis ed una volta una striscia di cocaina) ed ero un bevitore occasionale, da sabato sera come molti miei amici liceali.. quindi non credo che sia qui il problema.
Sono recuperabile?
Ho mille dubbi e spero che voi possiate chiarirmene qualcuno.

[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

perché con una diagnosi di disturbo bipolare (I presumo) la cura attuale comprende un antidepressivo e un antipsicotico a dose minima, e non un farmaco antibipolare a dose piena, stabilizzatore o antipsicotico che sia ?

La terapia del disturbo bipolare non è periodica ma continuativa. Il benessere è da recuperare attraverso la cura, soprattutto con la prevenzione di nuovi episodi maggiori.

Non è possibile stabilire se la sonnolenza sia collaterale ai farmaci o parte di una fase depressiva, lo può giudicare meglio il medico che la segue questo.

La composizione della cura non è comunque chiara perché sia così. Esistono farmaci alternativi oltre a quelli che ha menzionato che sono meglio tollerati in termini di sonnolenza e "calo di energie".

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
10Grazie mille per la pronta risposta,
ma quali potrebbero essere questi farmaci alternativi?
Sono arrivato a 10 gocce di haldol da solo qualche giorno dopo averlo scalato partendo da una fiala da 50 mg ogni 21 giorni un anno fà assieme a litio e tegretol.
Una volta rimasti solo con haldol e litio per provare a riaccendermi un pò è stato aggiujnto fluoxetina ma con nessun risultato.
Poi siamo arrivatia prendere solo haldol mezza fiala da 50 ogni 21 giorni e poi 10 gocce al giorno ma siccome ero sempre stanco e affaticato il mio psichiatra pensa che sia depressione e così vuole portare l'entact a 10mg al giorno per provare a farmi dormire meno e riattivarmii un pò, visto anche gli impegni lavorativi (lavoro in banca)..
Quali sarebbero i farmaci sostituti?Dell'haldol o dell'entact?
Da cosa deriva il mio bipolarismo?Visto qello che ho scritto in precedenza potrebbe essere l'uso di sostanza (anche per così poche occasioni?)?
Tutta questa storia è incominciata quasi in coincidenza con la fine di una relazione sentimentale a cui tenevo molto..
Grazie ancora per la risposta e per l'aiuto.
Potrò mai stare senza farmaci?Ormai è 4 anni che li prendo..
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Lei ha elencato due farmaci antibipolari specifici "zyprexa, litio". Ce ne sono diversi altri, sia come il litio che come lo zyprexa in termini di classe farmcologica.
Il disturbo è da prevenire, ed è cronico per definizione. Queste cose più o meno dovrebbero avergliele illustrate. Interrompere significa lasciarlo a sé stesso con le sue ricorrenze, che purtroppo non si sa quando si verificheranno, di solito dopo periodi di benessere.
Il bipolarismo è una malattia con una componente ereditaria nota, come la maggior parte delle malattie non si manifesta secondo una sola regola in tutte le persone di una famiglia, a volte salta generazioni o non si esprime con la stessa gravità.
Esiste anche la terapia elettroconvulsivante, poco usata ma utile.

Se lo psichiatra pensa che sia la depressione la cosa è possibile, chiaramente in questo disturbo l'impiego di antidepressivi non è semplice, perché la depressione nel disturbo bipolare non è "la depressione", è una fase del disturbo bipolare, su cui l'antidepressivo può avere l'effetto di facilitare le fasi di eccitamento.
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Escluderei la terapia elettroconvulsivante, e comunque ho appena sospeso l'entact così rimango con le 10 gocce di haldol alla sera.
Può essere suffciente a prevenire nuove crisi?
Io ora sto bene a parte un pò di sonnolenza..
Una domanda acui tengo particolarmente:
L'alcol può dare particolari effetti sgradevoli o interazioni con l'attuale terapia di 10 gocce di haldol?
Non che io ne abusi però mi capita nel week end di bere 1-2 coca e rum per esempio..
Come mi devo comportare?
Sarebbe il caso di eliminare definitivamente le bevande alcoliche?
Possono portare ad una nuova ricaduta?
Grazie ancora..
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

non è chiaro perché escluderebbe una cura anziché un'altra.

Se autogestisce le cure fa un errore.
Se la sua idea generale è comunque quella di togliere delle medicine per un motivo o per un altro evitando di considerare che soffre di un disturbo che prevede ricadute, è un errore grossolano.
Si pone la questione se associare o meno alcolici e non di fare una cura.

Il consumo di bevande alcoliche interferisce con la funzione dei farmaci stabilizzatori dell'umore antipsicotici. A seconda della quantità questo pò avere conseguenze importanti.

La cosa che invece ha conseguenze di solito importanti è disinteressarsi della natura della propria malattia e ridursi da soli le cure.
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