Dap e farmaco giusto per me

salve, riassumo brevemente il mio problema.
da 7 anni soffro di attacchi di panico (ho 37 anni e in buona salute, dap a parte).
da allora e fino a sei mesi fa ho fatto cicli di un anno- un anno e mezzo di citalopram 20 mg con risoluzione totale del problema che però si ripresenta alla sospensione del farmaco.
ho fatto anche della psicoterapia con un secondo psichiatra (terminata dopo 4 mesi di comune accordo ) al termine della quale lo psichiatra mi dice che sono pronto per lasciare il farmaco.
e invece no.
torno dal primo psichiatra che mi cambia il farmaco: da poco più di due mesi prendo efexor 75 r.m.
complessivamente non sto male ma mi capitano giorni in cui non sto benissimo, in sostanza ho la sensazione che il citalopram 20 mi faceva stare meglio.
ho sentito che l'efexor ha bisogno di più tempo, o secondo voi può essere un problema di dosaggio, o forse dovrei rappresentare il problema allo psichiatra e considerare di tornare al citalopram.
p.s.queste continue ricadute sento che radicano il disturbo in me sempre più a fondo e mi sono convinto a non pormi più alcuna scadenza nel prendere il farmaco(lo psichiatra me l'ha detto a chiaramente).
che mi consigliate?
grazie
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
<<<mi capitano giorni in cui non sto benissimo>>>

Gentile utente,

per nessuno tutti i giorni sono uguali....

ora,

1. 4 mesi di psicoterapia possono bastare come possono essere insufficienti.

2. L'Efexor non è propriamente a dosaggio terapeutico.

3. Se il disturbo non si è complicato, nel senso che non sono comparsi altri aspetti come condotte di evitamento, sintomi depressivi, abuso di alcol etc. dopo tanti anni dovrebbe cominciare a "conoscerlo bene" e trovare qualche strategia di "sopravvivenza".

4. I farmaci, quando previsto, vanno sospesi nel modo più lento possibile,

Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Gentile utente,

i dosaggi dei suoi trattamenti risultano troppo brevi e non a dosaggio terapeutico efficace.

Continuare con questo tipo di trattamenti puo' non garantire il miglioramento clinico sperato ed espone maggiormente a possibili ricadute.

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Utente
Utente
grazie per le risposte !
ho più volte sentito parlare di "dose non terapeutica".
cosa si intende ? perchè viene commercializzato un farmaco a "dose non terapeutica"?
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Il dosaggio terapeutico non è altro che la quantità di farmaco, da un minimo ad un massimo, che si è visto svolgere un'azione terapeuticamente significativa, è generalmente comunque riportato sul foglietto illustativo, altro discorso è il dosaggio ottimale per quel determinato paziente,

Saluti
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