Non vedo futuro la mente mi gioca brutti scherzi.

Salve sono 9 mesi che mi sono trasferito in una nuova citta lontano dalla mia famiglia anche se ne soffro non ci penso piu di tanto,ho problemi di acufeni e miodesopsie gli acufeni col tempo mi sono pesati sempre meno anche se per dormire la notte ho sempre la tv accesa,o il lettore,mentre le miodesopsie mi hanno rovinato l'esistenza,il lavoro che svolgo e pesante fisicamente,ed ho intenzione di cambiare ci sto pensando troppo,la mia mente e sempre in funzione in modo ansioso,vivo con mia sorella che litiga spesso con suo marito e si vengono a confidare entrambi con me e io mi devo subire anche i loro guai e la sera mentre mi addormento mi vengono in mente le urla e i loro discorsi poi il pensiero di non riuscire a prendere la patente mi perseguita,ma la ciliegina sulla torta e caduta in questi giorni,quando il mio cervello ormai esausto e diventato un juke boxe canzoni che suonano nella mia mente e tra un ritornrllo si passa ad un'altro e le canto anche mentalmente,non so se sono io che non ci ho fatto mai caso prima ma e ossessionante,forse sara il fatto e che la musica e la mia vita e da due giorni non ne ascolto piu sul lavoro ho le cuffie di sicurezza ma comunque ho lo stereo acceso la sera ascolto musica,sto pensando di fare una visita specialistica ieri mentre ne parlavo con un medico alla guardia medica mi veniva da piangere grazie mille
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
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Utente
Utente
dottore volevo sapere come mi devo muovere per risolvere questi problemi di stanchezza mentale,anche dormendo normalmente sono sempre stanco,e inoltre come gia ho elencato sopra ho disturbi di concentrazione ritornelli musicali che suonano nella mia mente senza che io possa controllare e quando ci penso mi viene da piangere volevo sapere se degli anti depressivi possono aiutarmi devo rivolgermi ad uno specialista? so che forse non sono stato chiaro ma per me e difficile spiegare quello che vivo in questo momento grazie mille
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente

uno psichiatra senza dubbio può essere di aiuto sia per capire meglio di cosa si tratta sia per l'introduzione di un trattamento adatto.
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Utente
Utente
la ringrazio dottore se posso volevo farle l'ultima domanda,in questi giorni mi sta accadendo come se avessi un blocco di respiro,battiti veloci di cuore,e non riesco a sbadigliare volontariamente come prima,volevo solo sapere se sono sintomi pertinenti ad ansia o depressione,grazie dottore mi scusi ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Ha già posto pochi giorni fa una richiesta, dichiarando in chiusura che avrebbe fatto una visita psichiatrica. Adesso riparte da altri sintomi, oltretutto alcuni poco comprensibili che potrebbero semplicemente indicare una "compulsione" (lo sbadiglio normalmente non è cosa che si cerchi volontariamente).

Le consigli però di non partire con concetti già preformati (tipo ansia e depressione o antidepressivi).

Che deve rivolgersi ad uno specialista era già stato consigliato.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Dtt Pacini nella domanda precedente cambiano un bel po di cose soprattutto l'introduzione, lo sbadiglio era l'ultimo problema comunque la ringrazio lo stesso,volevo solo perfezionare la lista dei sintomi in quanto mi si blocca il respiro, per capire meglio a cosa andavo in contro facendo una visita specialistica,non vorrei prendere medicine a vita,cmq mi scuso ugualmente saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Il prendere medicine a vita dipende dal fatto che qualcuno ne trae a vita beneficio rispetto alla propria malattia, che gli darebbe noia a vita.
Quest'idea che se non si prendono le medicine si guarisce meglio e prima è veramente paradossale. Di solito è uno dei ragionamenti per ritardare visite e cure.
Anche il non voler prendere medicine a vite è un modo per dire che ha paura che la cura le tolga il controllo della situazione, che rispetto ai sintomi ha perché li descrive e li tiene d'occhio. Ma il punto non è questo, è se riesce a inquadrarli e a curarli. Se al centro c'è l'ansia, questo sarà l'obiettivo principale.
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