Leponex

Salve,
Vi scrivo per un problema che non riguarda la mia salute, ma quella di mio fratello.
Ha 34 anni, e da quasi 2 anni assume leponex 2 volte al giorno associato ad ansiolitico. Soffre di disturbi depressivi da circa 10 anni ed è stato curato in diversi modi.
dopo l'ultima ricaduta gli è stato somministrato leponex, e fortunatamente il farmaco ha avuto ottimi risultati.
i sintomi manifestanti erano maggiormente le allucinazioni uditive accompagnate da forte ansia, sentiva voci al punto di allontanarsi senza dare notizie per un po' di giorni.
il problema è che non avendo mai accettato i farmaci, ha interrotto di sua volontà la somministrazione per 2 giorni, e adesso è 3 giorni che li sta riprendendo con dosaggio iniziale, non quello ridotto, ma sta male; dice di sentire qualche voce ed è ansioso ( fortunatamente però non è allo stato in cui si trovava 2 anni fa prima di assumere leponex).
la mia domanda è : DOPO QUANTI GIORNI POTRA' VEDERE I RISULTATI VISTO CHE LI HA SOSPESI PER SOLI 2 GIORNI?
Aspetto una vostra risposta.
[#1]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
visto il metabolismo del farmaco, in tre giorni si raggiungerebbero già i livelli stabili del farmaco nell'organismo e, ora inizierà a ripristinarsi (con tempi variabili da persona a persona) l'effetto del farmaco a livello neuronale esercitato prima.

Bisogna notare però il fatto che il Suo fratello, pur malaccettando il farmaco, lo avrebbe assunto per più tempo. L'improvviso abbandono delle cure di per sé può essere un segno che il Suo fratello non è stato compensato nell'ultimo periodo anche assumendo il farmaco (può darsi che già da un po' lo assumeva a dosaggio più basso? oppure "saltava" giorni ecc.? o ci sono stati coinvolti altri fattori?).

Vedo dunque necessaria una rivisita dal vostro specialista psichiatra per inquadrare questi fattori, e chiedendolo anche a che dosaggio del farmaco è più opportuno proseguire in questo periodo? se conviene in questo periodo frazionare la dose in tre anziché in due somministrazioni? (assicurando così livelli più stabili nell'organismo) e quando eseguire il prossimo controllo dell'emocromo con formula leucocitaria?

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
La ringrazio per la risposta tempestiva.
Per i primi 5 mesi ha assunto il farmaco con somministrazioni 3 volte al dì, mattina pomeriggio e sera per poi ridurre su consiglio dello psichiatra a 2 somministrazioni( mattina e sera).
La cura funzionava,e assumeva regolarmente il farmaco in quanto era sotto la nostra vigilanza.
Rimasto da solo per la voglia di mettersi alla prova non ha assunto i farmaci.
Ora sta facendo la cura iniziale (3 somministrazioni al dì).
[#3]
dopo
Utente
Utente
Oggi purtroppo non ho visto dei miglioramenti. Per attenuare lo stato di inquietudine che mi tormenta vorrei capire se: Riassumendo leponex a dosaggio maggiore dopo la sospensione per 2 giorni,è normale che i primi giorni si senta ancora male,(vuole evadere,non ha il senso della realtà, dice di sentire voci che lo infastidiscono, non vuole contatti con le persone, respinge anche i familiari)? Dopo quanti giorni più o meno può notare dei miglioramenti? è una reazione normale sentirsi più male per i primi giorni se si aumenta il dosaggio?
Spero di essere stata chiara.
Ringrazio per la disponibilità.
[#4]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,

fra gli effetti collaterali e tossici del farmaco non sono noti i sintomi di tipo psicotico che, dalla Sua descrizione, il Suo fratello manifesta adesso.

Alcuni effetti collaterali del farmaco (sedazione, talvolta fino allo stato di confusione) potrebbero però mimare i sintomi psicotici. Per escluderlo importante monitorare lo stato di sedazione e di orientamento (lui sa che giorno è, chi è lui, dove si trova ecc.?), pressione arteriosa. Nel caso di dubbi farlo vedere ad un medico senza indugi. Sarebbe indicato anche un controllo dell'emocromo con formula leucocitaria a breve.

Più probabilmente il Suo fratello non si è ancora ricompensato. In effetti, i due giorni di interruzione di assunzione di clozapina potevano essere sufficienti perché l'effetto terapaeutico si perda.

La dose e le concentrazioni raggiunte nell'organismo, benché molto probabilmente in questi giorni sono già abbastanza alte, non corrispondono direttamente all'effetto terapeutico, il ripristino del quale potrà necessitare di diverse settimane.

Le dosi più alte da subito o più alte di prima non lo compensano, almeno non subito, aumentano il rischio degli effetti collaterali ai quali ho accennato.

Perciò dopo l'interruzione della terapia con questo farmaco (clozapina) non conviene che assuma subito la stessa dose e tanto meno la dose maggiore di prima, ma anzi bisognerebbe reiniziare dalle dosi più basse rispetto a quelle che asumeva fino a qualche giorno fa.

Per la somministrazione del farmaco in maniera "frazionata" intendevo, senza aumentare la dose giornaliera, la sua suddivisione in più parti durante la giornata.

Per compensare al ritardo d'effeto in queste settimane o ci vuole la pazienza e ambbiente protettivo, o associare un altro farmaco, per un breve periodo.

__________

Ho cercato di rispondere alle Sue domande; non potevo farlo prescindendo da alcuni miei valutazioni e ragionamenti, i quali, siccome fatti on line, non sono prescrizioni, né indicazioni al cambiamento del dosaggio nel caso specifico del Suo fratello.

Vorrei capire se dopo l'avvenuta interruzione della cura è stato consultato il vostro psichiatra? se gli attuali dosaggio e modo di somministrare il farmaco sono state prescritti da lui tenendo conto dell'interruzione e se il vostro psichiatra è al corrente dello stato di scompenso del Suo fratello in questi giorni? Se no, deve essere contattato.

[#5]
dopo
Utente
Utente
Salve,
sì lo psichiatra è stato informato. Gli è stata prescritta la cura iniziale 3 somministrazioni al giorno. (prima di interrompere era sceso a 2 somministrazioni su consiglio dello specialista). Ogni 15 giorni effettua l'emocromo e non risultano complicanze.
Non ha perso la concezione del tempo,ciò che lo infastidisce sono le voci che dice di sentire e vorrebbe evadere, fuggire ( e cerca di farlo se non fosse che glielo impediamo).
Per 2 giorni non ha dormito, vagava per casa agitato, oggi invece è riuscito a riposare per molte ore.
Chiedo se è una reazione "normale" questa, e cioè se il farmaco sta incominciando a fare i suoi effetti ( è normale che per i primi giorni le voci non scompaiono? e se sente il bisogno di dormire è sintomo che il farmaco sta facendo i suoi effetti?). Non essendo del settore non so come tali farmaci agiscono, c'è un modo per accorgersi se la medicina funzioni? Il mio problema è questo, so che occorre molta pazienza e quello ce l'ho, ma vorrei avere la certezza che il farmaco (anche se non da subito)continua ad essere efficace.
[#6]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
<< è normale che per i primi giorni le voci non scompaiono? >>

- si.

<< se sente il bisogno di dormire è sintomo che il farmaco sta facendo i suoi effetti? >>

- il sentir bisogno di dormire, dormire per molte ore puo essere dovuto all'effetto sedativo del farmaco, l'effetto che compare sempre per primo, ma non necessariamente indicativo degli effetti del farmaco sulle allucinazioni (le voci) che possono richiedere piu tempo; il dormire per molte ore puo essere anche la risposta di recupero da parte dell'organismo dopo le notti insonni in modo indipendente dalla terapia; in ogni modo, il riposo (farmacologico o fisiologico) interrompe il circolo vizioso fra le allucinazioni e lo stato di agitazione che possono alimentarssi a vicenda, e dunque facilita l'azione del farmaco anche sulle allucinazioni che si dovra ancora vedere e che si vedrà quando lui è sveglio.

<< vorrei avere la certezza che il farmaco (anche se non da subito) continua ad essere efficace >>

- non si puo averne "la certezza", nell'ambito delle scienze biologiche si parla di "probabilità". Non si può completamente escludere che la malattia, dopo ogni nuova ricaduta, potrà rivelarsi progressivamente peggiorativa, e un farmaco che è stato efficace puo non rimanerlo per sempre; però si puo parlare di "un'alta probabilita", che la Clozapina (Leponex) comunque riuscirà ad essere efficace, perché e un farmaco noto come altamente efficace anche nei casi resistenti, perché nel vostro caso e già stato efficace, perché l'interruzione delle cure e stata relativamente breve.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
Anzitutto La ringrazio per la gentilezza e la chiarezza con la quale si è esposto.
Purtroppo gli effetti del farmaco ancora non si sono manifestati.
Anche se sono consapevole che i tempi di ripresa variano da persona a persona, è possibile "stabilire" entro quanti giorni il farmaco inizierà a mostrare segni di miglioramento? (non intendo la guarigione completa, ma almeno l'assenza delle allucinazioni e il non desiderio di evasione). è possibile raggiungere questi effetti con almeno una settimana di somministrazione del farmaco?
[#8]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Per vedere ottenuto l'effetto sulle voci una settimana può non bastare;

ma una normalizzazione dello stato d'animo e del comportamento è abbastanza realistico che si ottenga già in una settimana (tramite l''effetto sedativo del farmaco).
[#9]
dopo
Utente
Utente
Salve,
ancora grazie per la disponibilità e delle risposte ricevute per sanare i miei dubbi.
Bisogna andare avanti attendendo con pazienza, in quanto i sintomi persistono (il pensiero fisso di scappare).
Allergia ai farmaci

Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.

Leggi tutto