Amnesia reversibile?

Egr. dottori,
grazie in anticipo per la disponibilità accordatami.
Da 12 anni faccio uso quotidiano di benzodiazepine per una vecchia insnnia cronicizzata. Il farmaco che uso è EN gocce. in questi hanni ho variato di molto la posologia ma quasi sempre mantenendo un'assunzione unica serale. hotollerato piuttosto bene questo farmaco, salvo riscontrare maggiori difficoltà nell'apprendimento e nel ricordare cose appena dette. negli ultimi mesi riuscito a passare da circa 60 gtt a 15 attraverso una lenta diminuzione accompagnata da sport quotidino e assinzione di melatonina. spero in circa tre mesi di esserne del tutto fuori, e per sempre. Mi chiedevo se la natura della mia amnesia sia legata alla "contingenza" dell'assunzione o sia l'effetto di un danno neurologico prodotto. in sostanza il mio dubbio e se si tratti di un effetto indesiderato reversibile o irreversibile. C'è una letteratura in merito da cui attingere? esiste un'esame dirimante per valutare eventuali danni definitivi?
Grazie ancora.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

considerando la sua eta' attuale sarebbe utile una valutazione specifica per capire se questi non siano i sintomi iniziali di demenza senile.

https://wa.me/3908251881139
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[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Quali sono state le conseguenze pratiche di questa presunta amnesia ? Quali problemi ha avuto ? Quali cose non riesce a fare o ha sbagliato procurandosi danni o problemi ? Quali cose appena dette non ricorda ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
In sostanza, spesso mi "manca" la parola e mi capita molto più frequentemente che in passato di avere difficoltà a formulare fluidamente una frase. Intendiamoci, parlo e mi faccio capire più che bene, ma non ho la "dialettica" spigliata di 10 anni fa. Ho maggiore difficoltà a ricordare cose lette da poco, mentre ricordo alla perfezione fatti avvenuti 50 anni fa. E' certo possibile che si tratti di una fase iniziale di demenza senile, ma la contiguità con l'uso (abuso) di EN lascia riflettere.
Certo se con la sospensione del farmaco i sintomi regredissero la risposta sarebbe logica, ma mi piacerebbe sapere che ruolo hanno in generale le BZP nella genesi di queste degenerazioni, seppur lievi e ancora compatibili con una vita normale.

Per esempio, quando nelle indicazioni leggo: amnesia anderograda, si intende legata al lasso di tempo dell'emivita del farmaco o a una condizione determinta da modificazioni neurologiche che si avrebbe anche non prendendo il farmaco, poniamo, per un giorno, o addisttura sospendendolo?

[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
I sintomi descritti possono non essere strettamente ed esclusivamente correlati all'uso di benzodiazepine.

La invito a far porre dal suo curante una diagnosi differenziale rispetto ai suoi sintomi.
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Esiste anche la possibilità che Lei si stia preoccupando delle sue funzioni mentali, cosa peraltro coerente con una storia di terapia ansiolitica (en) e con il fatto che attualmente è in riduzione.
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