Deficit cognitivo per alcol o trauma cranico

Gentili Dottori, sono uno studente universitario ormai abbondantemente anziano rispetto ai colleghi di corso. Problemi di natura sociale nell'età dello sviluppo mi hanno portato a vivere la vita in una condizione di inquietudine e stress. Questo ha comportato che intorno ai 16 anni sviluppai una dipendenza da alcool, inizialmente di tipo sociale, con bevute abbondantemente eccessive (il famoso binge drinking); successivamente a 19 anni, la questione peggiorò notevolmente trovandomi praticamente privo di contatti sociali e in balia alla dipendenza. Un anno e mezzo di bevute, a mia memoria giornaliere; dopodichè smisi e ripresi a studiare, comunque tra non poche difficoltà, soprattutto per la assoluta mancanza di rapporti sociali. Sono stato anni in depressione prima di andare a farmela diagnosticare e trattare con farmaci; efexor e benzodiazepine in particolare. Da un anno a questa parte, sono senza farmaci e sono in un'ottima (relativamente al mio passato) condizione, se non fosse che fatico comunque molto all'università: principalmente ho difficoltà di concentrazione e scarsa memoria, difficoltà a leggere una riga senza tornare sui miei passi. Confrontandomi con i colleghi non posso che constatare un certo deficit, ahimè. Lavoro tanto per migliorarmi e alcuni risultati si vedono. Tuttavia, sento la necessità di verificare se il macello che ha subito il mio corpo abbia lasciato segni, sulle mie capacità cognitive in particolare; e se in tal caso è possibile agire per recuperare qualcosa. Esistono, in via indicativa, esami e/o test accessibili per questo tipo di valutazione? A quale figura o struttura della mia città posso rivolgermi senza il rischio di perdere tempo? vi prego di capire che avendo già perso una buona metà della mia vita, in piena lucidità intendo agire nel modo più concreto e razionale possibile.

Vi ringrazio, cordiali saluti.

PS - In aggiunta, un incidente di motorino con conseguente trauma cranico, risulta a mia memoria coincidente con un periodo di particolare incapacità di concentrazione negli anni liceali, anche se al tempo non me ne feci un gran problema. Francamente non ho idea se questo possa aver influito.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

Ciò che descrive può rappresentare un sintomo diferenziato di diverse condizioni non necessariamente correlate a deficit cognitivo.

Allo stesso tempo, la capacità di concentrazione di un individuo della sua età è nettamente diversa da quella di un suo "collega" di 5-8 anni più giovane.

E' possibile considerare la somministrazione di test specifici nel corso di una visita psichiatrica che valuti l'opportunità degli stessi in virtù di effettivi deficit che debbano essere chiariti diagnosticamente e prognosticamente.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno!
Mi confronto generalmente con ragazzi di 4-5 anni più giovani. Posso però valutare, facendo il confronto con persone ben più anziane di me (che peraltro non studiano regolarmente), che qualche problema c'è. Soprattutto per quanto attiene la fatica che faccio a focalizzare l'attenzione in modo continuativo e fluido. Ho qualche seria riserva sul fatto che possa essere una questione legata all'età.
Ho anche difficoltà a trovare le parole e a scandire un discorso in modo fluido nonostante il tema sia stato studiato precedentemente.

Io confido che studiare tanto e regolarmente possa in un certo qual modo aiutarmi a sviluppare queste capacità. Questa tattica ha già portato dei piccoli ma buoni frutti. Vorrei comunque procedere a queste valutazioni, non si sa mai.

Avendo qualche dubbio sulla sfera di azione delle varie figure professionali, mi conferma che quella dello psichiatra è la più indicata? quindi se trovo uno psicoterapeuta devo appurare che sia psichiatra immagino.

Avrei una mezza idea di rivolgermi al policlinico Umberto I nella speranza di trovare qualcuno di serio e aggiornato. Se me lo sconsiglia o se ha suggerimenti la prego di farmelo sapere, almeno via e-mail. Parimenti mi faccia sapere se Lei riceve a Roma...

La ringrazio!
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Può iniziare con una visita psichiatrica e da lì verrà eventualmente indiruzzato verso le figure appropriate.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore e Dottori, vorrei aggiornarvi sulla questione. In questi ultimi anni ho avuto alcuni problemi, come quello della forte difficoltà di concentrazione di cui ho parlato in questo post. Tra gli altri c'erano debolezza muscolare (per es una volta ho rischiato di "ammazzarmi" con dei pesi leggerissimi in palestra), calo della libido, ansia estrema, dolori e indolenzimenti alle ginocchia che mi impedivano di fare jogging, un'eruzione cutanea violenta su quasi tutto il corpo, escluse gambe, viso, mani e piedi. Nel tempo ho tentato di indagare ad una ad una tutte queste problematiche, senza alcun risultato concreto. Tentavo di attribuire alcuni problemi al mio passato. Poi 5 mesi fa, i miei capezzoli hanno cominciato ad ingrossarsi e fare male: ginecomastia. Questo sintomo era evidentemente provocato da un farmaco,il Finasteride (o Propecia che dir si voglia), usato per la caduta dei capelli. In accordo con il medico l'ho sospeso. Tutti i sintomi che ho elencato calzano a pennello con quelli riportati con enorme precisione da chi in tutti questi anni ha detto di essere affetto da sindrome post Finasteride e non è stato preso sul serio. Questo farmaco per tre anni ha rallentato enormemente i miei studi universitari. Questo farmaco è subdolo, i foglietti illustrativi non riportano praticamente nulla di ciò che io ho elencato. E quel che è peggio, non riportano niente riguardo la potenziale permanenza degli effetti collaterali. Non solo, gradualmente, dopo la sospensione della cura, ho cominciato ad avere difficoltà a mantenere un'erezione. Erezioni spontanee inesistenti. Non avevo MAI avuto problemi di questo tipo, anzi. Presto detto, ecco qua

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1743-6109.2012.02846.x/abstract
http://www.drproctor.com/propecia/propecia.pdf
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=23570&stile=6&highLight=1

Volendo c'è anche altra documentazione.
Bene, ora a 28 anni sono mezzo impotente. Forse non lo mostro ma sono iracondo; primo perchè mi è stato prescritto un farmaco che mai e poi mai sarebbe dovuto entrare in commercio a fini estetici senza adeguate precauzioni. Secondo perchè molti dermatologi ancora prescrivono il Finasteride in tutta tranquillità. Terzo perchè a pochi medici sembra importargliene qualcosa. Ci dicono di andare dallo psichiatra, magari per curare la ginecomastia ;)
I problemi di concentrazione sembrano migliorati, come quelli relativi all'ansia, ma ad ora non sono certo di poter recuperare pienamente.
Questo farmaco è una vergogna per gli organi di vigilanza. Ha il potenziale di distruggere la vita di una persone. E l'ha già fatto con diverse persone che hanno perso il lavoro, la propria compagna e la fiducia dei familiari.
Vi esorto a tenere conto del marcio che c'è dietro al profilo di sicurezza di questo farmaco e vi esorto a documentarvi. E' una gallina dalle uova d'oro, 53€ per una mese di cura. Gli interessi sono forti.
Allergia ai farmaci

Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.

Leggi tutto