disturbo dell umore

Salve sono una studentessa e per di più di psicologia. scrivo perchè volevo avere un parere su ciò che mi stà capitando, proprio adesso mentre stavo studiando per un esame sono arrivati nella mia mente dei pensieri fastidiosi,ho iniziato a pensare all eventualità di morire presto a come sarebbe a come la prenderebbero le persone vicino a me nel contempo ho sentito dei dolori forti al braccio sinistro e ho collegato il fatto come fosse un segno di vero malessere fisico,sono anche raffreddata e mi sento stanca ultimamente sia fisicamente che psicologicamente.razionalizzando ho cercato di escludere il dolore al braccio e le altre cose con il pensiero della morte autodefinendolo un collegamento fatto da me e basta. però anche facendo questo la situazione non migliora. la situazione nella mia famiglia non è molto buona i miei genitori mi sembra che litighino sempre anche se poi lo negano ma è da quando sono nata che assisto a discussioni per ogni cosa e questo mi pesa molto. vorrei andare via ma sono una studentessa non ho soldi e non saprei da dove iniziare.ho fatto sempre diversi lavori ma mai per lungo tempo studiando nel mentre è difficile. penso che prima finisco l universtità prima me ne potrò andare ma ora che son quasi alla fine credo di andare incontro all esaurimento.dormo male la notte,faccio sogni lunghi con tanti particolari e alcune volte provo senso di fastidio come mi sveglio.a volte sudo freddo di notte. mia mamma è psichiatra ho provato a dirle queste cose che mi succedono ma mi dice di non preoccuparmi,mi liquida in due minuti e mi dice che sono stressata per gli esami. a volte mi chiedo se magari sono solo io che sbaglio ogni cosa,sento di essere io a lamentarmi troppo ma poi subito mi dico che non è così però stringo i denti e continuo ad andare avanti. dopo un attacco di panico sono andata da una psicoterapeuta che mi ha aiutato a capire cosa mi fosse successo. non ho preso medicine se non per qualche settimana gocce per dormire. dopo di che ho continuato ad andarci ma non mi è servito a molto perchè non ho stresso un legame con lei. spero di essere stata esauriente. e ringrazio in anticipo della risposta. Giulia
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Giulia,

anche se sua madre è un medico psichiatra è pur sempre coinvolta nella situazione familiare che lei indica come causa del suo malessere e non è quindi in grado di averne una visione lucida, nè tanto meno di aiutarla a risolvere il problema.

Sentendosi chiamata in causa, infatti, non è probabilmente in grado di darle una diversa risposta da quella che ci ha riferito perchè si può pensare che per prima viva con disagio il conflitto di coppia con il marito e non trovi la strada giusta per risolverlo.

E' decisamente più indicato che lei si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta per affrontare il disagio che presenta, e che ultimamente ci dice essersi acutizzato.

Quanto le manca per laurearsi?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<dopo un attacco di panico sono andata da una psicoterapeuta che mi ha aiutato a capire cosa mi fosse successo. ..dopo di che ho continuato ad andarci ma non mi è servito a molto perchè non ho stresso un legame con lei.>

Può spiegare meglio quando è andata dalla psicoterapeuta, per quanto o se tuttora ci sta andando, quale percorso è stato intrapeso e cosa
è stato di ostacolo nell'instaurare una relazione efficace con lei?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signorina,
Forse il poco tempo che e' andata in trattamento, non e' stato bastevole per effettuare una cura o la psicoterapeuta, per orientamento o simpatia, non era adatta a lei.
Valuti l' ipotesi di approfondire il suo disagio, potrebbe rappresentare un valore aggiunto alla sua formazione

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Cara Giulia,

fermo restando che la diagnosi di stati ansiosi deve escludere qualsiasi causa medica e che quindi in presenza di una sensazione di dolori è opportuno andare al pronto soccorso per un rapido check up medico, rimane un simpatico lapsus nella frase finale "non mi è servito a molto perchè non ho stresso un legame con lei".
Attenzione anche al fatto che studiare psicologia può essere un fattore di distorsione della realtà fisica verso piani mentali, preferendo diagnosi di tipo psicosomatico, dimenticando che esiste anche il somatopsichismo.

Per quanto riguarda la mamma, diventa difficile stabilire quanto la richiesta di aiuto sia per ricevere una risposta sul piano "emotivo", piuttosto che su quello "psichiatrico" o "farmacologico". Ora, probabilmente, il clima familiare forse non è idilliaco, ma quando sono più di 20 anni che ci sono "discussioni per ogni cosa e questo mi pesa molto", forse iniziare a domandarsi se quella è la loro modalità di relazione

Ora, cara futura collega, come ben saprà se da una parte la capacità di auto-analisi è ben gradite nella nostra professione, dall'altra saprà pure che è importante guardarsi dentro con la supervisione di qualcuno che ci aiuta a contenere l'autoreferenzialità intrinseca in ciascuno di noi.

E se un percorso con uno psicoterapeuta si è esaurito, non vuol dire che un altro psicoterapeuta non sia in grado di andare oltre il risultato ottenuto. Come ben saprà è fondamentale la relazione che s'instaura con lo psicoterapeuta per il tipo e la profondità del lavoro possibile. Delle volte si trae anche giovamento dal ritornare dallo stesso terapeuta proprio per riprendere da dove si è lasciato, magari perchè quello che allora è stato vissuto come un interruzione, oggi acquista il significato della necessità di una riflessione personale autonoma che ha permesso il maturare interiori delle basi necessarie per riprendere il cammino.

Un caro saluto ed un augurio di trovare il modo di alleviare lo stress!

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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dopo
Utente
Utente
prima di tutto ringrazio dell attenzione e della risposta. rispondo in un unico messaggio a entrambi. per laurearmi mi mancano 5 esami, credo anche io che i motivi siano quelli indicati però li ho citati per far notare che non mi chiudo in me stessa cerco di parlare ma molto spesso non vengo presa con serietà,non so perchè. ho avuto un paio di attacchi di panico dove mi sembrava di morire circa un anno fa e dopo di che mia mamma mi ha consigliato di parlare con una psicoterapeuta che mi ha spiegato cosa mi è successo e mi ha detto probabilmente che era come se non avessi un punto di riferimento cosa vera, ma io pensavo di poterne fare a meno. ho continuato ad andare per un annetto diciamo ma con incontri molto sporadici. penso che non si sia instaurato un bel rapporto perchè a parte le prime volte dove lei mi spiegava qualcosa le sucessive io dovevo parlare,molte volte non avevo voglia...anche per carattere non mi confido subito con le persone. ma essendo lei un medico ho pensato che la cosa più giusta fosse aprirmi e raccontare con tutta la sincerità quello che mi capitava. oltre questo non ricevevo risposte che mi aiutassero davvero ma anzi erano cose che già io per prima sapevo.
mia mamma continua ad affermare di stare bene e che si vogliono bene con mio padre. ma ogni parola che si rivolgono è quasi sempre di urla attacchi e a me non sembra come dicono. in tutto questo io ho sempre continuato a studiare,ad andare all università,a uscire con gli amici e anche a lavorare occasionalmente. infatti penso delle volte di avere anche problemi di personalità per il fatto che magari dovrei reagire più duramente alla mia situazione.
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dopo
Utente
Utente
è proprio quella la modalità della relazione infatti, ma io non la condivido proprio per la sua modalità che non reputo rispettosa per un figlio. ormai sono grande però è un peso che mi son portata dentro fin da piccola.per quanto riguarda mia mamma ovviamente la mia richiesta sarebbe prima di tutto sul piano affettivo e poi su quello medico.mentre non ricevo risposte esaurienti molte in nessuno dei due. Ringrazio tutti delle risposte.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"mia mamma mi ha consigliato di parlare con una psicoterapeuta "

"essendo lei un medico ho pensato che la cosa più giusta fosse aprirmi e raccontare con tutta la sincerità quello che mi capitava. oltre questo non ricevevo risposte che mi aiutassero davvero ma anzi erano cose che già io per prima sapevo"

Immagino che questa dottoressa sia un medico psichiatra, magari amica o conoscente di sua mamma.
E' così?
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dopo
Utente
Utente
ovviamente è una collega di mia mamma ed è una persona che mia mamma conosceva.
mia madre mi ha specificato però che ha scelto proprio lei perchè era fuori dal suo ambito di lavoro ovviamente.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Anche se la collega di sua mamma è tenuta a rispettare il segreto professionale è decisamente più indicato che lei si rivolga a qualcuno di totalmente estraneo sia per lei, sia per i suoi genitori.

Fra l'altro dal momento che studia Psicologia penso che sarebbe molto utile che lei si facesse seguire da uno psicologo, non trova?
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
In linea con la collega Flavia, aggiungo che anche se c'è una dipendenza economica dalla famiglia, ciò non toglie che l'indipendenza emotiva va costruita da ora, accettando il fatto che lei è frutto del *loro* amore, in qualunque forma questo amore si manifesti. Loro, la mamma ed il papà, si amano nel modo che meglio ritengono opportuno, anche se le urla sembrano coprire il sentimento che c'è alla base ed anche se quella loro modalità di relazione non soddisfa le aspettative della figlia.
Non sempre poi i genitori riescono a soddisfare a pieno i desideri dei figli, e finchè si è piccoli questo potrebbe essere un problema, ma quando si è grandi si comincia anche a soddisfare i propri desideri.
Se mamma ha scelto una psicologa con la quale Giulia, per tante ragioni, non si è trovata a proprio agio, cosa impedisce a Giulia di cercare una situazione psicologica adatta a sé?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<è proprio quella la modalità della relazione infatti, ma io non la condivido proprio per la sua modalità che non reputo rispettosa per un figlio.>
Gentile ragazza,
credo che oltre al fatto di respirare un clima famigliare conflittuale, come lei descrive, ci possa essere quello non trascurabile di sentire negato ciò che le sembra palese < sembra che litighino sempre anche se poi lo negano>, che sembra la porti a farsi certe domande < mi chiedo se magari sono solo io che sbaglio..>

Se in precedenza non ha tratto giovamento dal percorso compiuto, ciò non significa che non possa magari rivolgersi a un altro psicologo/psicoterapeuta, con il quale instaurare una valida alleanza terapeutica, in vista del suo personale benessere.

Molti auguri