Chiarimento diagnosi

Gentili
è ormai 5 anni ormai che non sto affatto bene.
partendo sinteticamente da principio, una mattina mi sveglio e mentre mi preparavo per andare a lavoro, ho iniziato ad accusare un dolore strano alla spalla sn e sotto l ascella sn immediatamente accompagnato da forte spossatezza senso di mancamento persistente,stordimento e fastidio alla vista. tutto appareva lontano e sfuocato, poco delineato e offuscato, pallore giornaliero e vertigini soggettive.
Ma persistendo la cosa e aggravandosi sono stato al ps dove dopo elettro cardiogramma e ecografia al cuore mi dice che il sintomo non dipendeva dal cuore e sono stato mandato a a casa dopo 15 gocce di ansiolittico.
Dal gg seguente sono stato sempre peggio.
Il medico di base, mi chiede accertamenti ematologici, tiroide compresa e visita orl e neurologica tutte ok. Mi si dice testuali parole: Dal momento che non ce una condizione medico generale che spieghi il tutto la causa e l'ansia....
Fatto sta che prendo la cosa in considerazione e mi rivolgo ad uno psichiatra, intanto la situazione peggiora sempre di piu mettendomi "alle corde" e oltre il malessere cronico che mi attanaglia sia e aggiunta in me la paura di cadere in Depressione e arrivare a uccidermi. Detto questo allo psichiatra mi pone questa diagnosi come da referto: Il Pz e affetto da Un disturbo d'ansia generalizzato (GAD) vista la cronicita e persistenza dello stato ansioso nell arco della giornata, sviluppato a seguito alcuni episodi di attacchi di panico prolungati innescando un meccanismo fobico (paura di perdere il controllo). il pz neccessita di farmacoterapia consistente il Paroxetina 20 mg.
Poi in seguito 40 mg al gg per un anno
non trovando beneficio si passa ad escitalopram 10 mg 2 al gg per 10 mesi
ma anche cosi nulla.
Cymbalta 60 mg ma sospeso in 10 gg dal medico in quanto dopo ogni assunzione mi portava a svenimenti e sostituito con citalopram 20 fino a max 40 mg mg piu amitriptilina gocce 20 al gg per 9 mesi ma nulla.
Quindi nuova prescrizione di Zoloft 100 mg x 8 mesi.
Ad oggi nonostante le cure non solo non ho risolto niente ma sto peggio di prima.
All 'ultimo consulto mi ha parlato di aggiungere altri farmaci come gabapentin e/o un neurolettico a basse dosi.
Vi chiedo:
1- se la diagnosi e questa perche un farmaco neurolettico e uno per l epilessia?(vorrei evitare l'uso indiscriminato di questi medicinali anche se prescritti)
2-Onestamente dubito sia della diagnosi che dell efficenza di questi farmaci potete dirmi qualcosa in merito?
3-Normalmente questa domanda indispone lo psichiatra e io continuo a fargliela perche non mi da risposta e cambia disorso: Ammesso che si tratti di ansia questa e guaribile realmente? o il farmaco a lo scopo di "illudere" e tamponare?
4-Se i medicamenti utilizzati fin ora hanno fallito in pieno, ci sono alternative valide in sostituzione ad esse?
5-Infine, questo secondo la vs esperienza a parita di diagnosi si deve assumere un medicinale a vita?

Cordialmente..
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

in presenza di esattezza diagnostica è probabile che lei possa presentare una resistenza recettoriale all'uso di antidepressivi che sono i farmaci indicati per il trattamento del disturbo d'ansia generalizzato.

In assenza di risultati apprezzabili, è corretto considerare l'uso di altre classi farmacologiche per consentire la riduzione dei sintomi ed il miglioramento della sua condizione attuale.

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[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Mille grazie per il suo celere intervento.
Non per essere pedante, ma puo esprimersi in merito anche alle altre domande che ho posto?
Gli e ne sarei grato..
Saluti.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Quanto le è stato risposto riassume le sue domande.
[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
mi riferivo, almeno in linea generale,ad un discorso, in questo caso almeno teorico sulla tipologia di prognosi e se anche in caso si "azzecchi" medicinale se esso va assunto per tutta la vita..

Chiaramente non mi riferisco al mio caso in quanto so bene che la situazione va valutata dal curante, ma riferendoci ad un dato statistico generale su un certo tot di pazienti.. tutto qui.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La prognosi è una valutazione diversificata da caso a caso e da paziente a paziente, quindi non è possibile fare una previsione di massima rispetto al disturbo perchè la patologia ha una variazione differente per ogni paziente secondo il tipo di terapia che viene prescritta e per i tempi in cui viene mantenuta.