Disturbo ossessivo-compulsivo

Salve, sono un ragazzo di trenta anni che, da circa 6 anni, soffre di disturbi
ossessivi-compulsivi. Sono stato in cura da diversi neurologi-pschiatri che mi
hanno sempre prescritto farmaci, i quali puntualmente dopo mesi li abbandonavo perché mi sentivo meglio e perché nello stesso tempo non volevo farne abuso.
Questo disturbo, oltre a manifestarsi con la ripetizione di azioni quali controllare più volte la chiusura del gas, delle porte, controllare sempre il cassetto dove conservo i documenti fino a stancarmi, adesso soffro di un tic che mi fa scuotere la testa spesso durante la giornata creandomi disagio nei confronti delle persone con le quali interagisco.
Leggendo anche il vostro sito, mi sono accorto che probabilmente il solo intervento farmacologico non è sufficiente ma sarebbe più opportuno affiancare a questo una psicoterapia.
Vi chiedo, pertanto, se realmente è così e cosa mi consigliate in merito.
Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

l'approccio farmacologico dovrebbe essere utilizzato per periodi di tempo prolungati ed eventualmente può considerarsi l'associazione con la psicoterapia qualora vengano rispettate determinate condizioni di eleggibilità alla stessa.

Se è stato meglio con l'utilizzo dei farmaci è probabile che non sia stato proposto un approccio psicoterapeutico per questo motivo in quanto la sola farmacoterapia è stata sufficiente.

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