Attacchi di panico e xanax

Buongiorno,
io soffro di attacchi di panico paralizzanti (di cui il principale sintomo è la sensazione di forte nausea, tremore, sudorazione e intolleranza alla gente). Sto facendo psicoterapia da un mese e il mio medico di base mi ha prescritto Xanax gocce da prendere mattino e sera, senza dirmi per quanto tempo. Quando gli ho specificato che l'ansia non è continua ma occasionale (anche se sempre più frequente) mi ha detto di prenderlo solo in caso di attacco. Mi rivolgo a voi perchè non mi sembrava che mi ascoltasse con particolare attenzione. Il problema è che in caso di attacco ne prendo troppo perchè all'inizio sembra non fare effetto e allora integro. Il punto è:
- è un farmaco adatto da prendere solo in caso di attacco?
- se si come faccio a capire qual'è la dose adatta visto che non ho ancora capito quanto ci mette a fare effetto? In quei momenti la calma e la lucidità sono per me cose irraggiungibili.

Ringrazio comunque anticipatamente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Se la diagnosi è quella di disturbo di panico, lo xanax non è una delle terapie di prima scelta, per lo più un farmaco di emergenza contro la paura di poter star male. L'uso corretto è periodico o abituale, tenendo conto che comuqnue l'uso regolare induce una perdita di effetto e una condizione di assuefazione.

Il disturbo di panico prevede terapie farmacologiche di altro tipo, non al bisogno ma di fondo, e che non hanno effetto immediato ma preventivo e curativo.

La psicoterapia può essere associata o utilizzata su alcuni obiettivi specifici, ammesso che utilizzi alcune tecniche (così come le medicine).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
mancano soprattutto le indicazioni chiare da parte del medico (che via internet, al posto di lui, non si può dare). E manca la presa in carico da uno specialista che sappia indicare una terapia farmacologica ottimale.

Rispetto al prendere il farmaco nsiolitico in maniera fissa o solo al bisogno ci sono approcci diversi. Nel Suo caso non posso escludere che prenderlo in maniera regolare (a dosaggio e ad orari stabiliti assieme con il medico), dunque in anticipo ad eventuali attacchi, in modo di "coprirli" nell'arco del giorno e di non dover prendere le decisioni sul momento quando e quanto assumere, potrebbe essere una soluzione più pratica (visti anche i rischi di sovradosaggio, nel Suo caso, con la modalità "al bisogno").

Tuttavia, si tratta di un farmaco di competenza psichiatrica, per il quale bisogna stabilire non solo le dosi, ma, giustamente, anche la durata di assunzione (che dipende dall'evoluzione del quadro clinico). Dunque bisogna avere le competenze specialistiche, per poter valutare l'evoluzione della malattia. Inoltre, confermo che l'approccio farmacologico basato solo su un farmaco ansiolitico sintomatico potrebbe non essere l'approccio ottimale (come ha già accennato il collega).

In poche parole, Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista psichiatra dal vivo per impostare una farmacoterapia adatta e per monitorarla.

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#3]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Si la psicoterapia è iniziata da poco e solo ora stiamo iniziando a valutare i metodi che potrei utilizzare al momento.. Solo che non sono ancora in grado di controllarli, dovendo allora ricorrere al farmaco. La paura è di arrivare a dipendere dai farmaci e non risolvere la situazione. Volevo solo un farmaco d'emergenza da associare alla psicoterapia. Anche se mi rendo conto che è già una dipendenza dover avere la boccetta sempre in tasca.

Ringrazio comunque per la vostra disponibilità.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Le terapie antipanico non riguardano farmaci a cui ricorrere se non controlla gli attacchi, ma la prevenzione degli attacchi stessi, non sul momento, in generale.
L'attacco non è sostanzialmente controllabile, lo è in rapporto a quanto è poco forte, e comunque il problema è il condizionamento che crea, più che l'evento immediato.

Il ragionamento sull'avere un farmaco d'emergenza è un ragionamento tipico del panico in fase attiva.

Si faccia indicare trattamenti per la prevenzione degli attacchi di panico, che possono essere tranquillamenti associati alla psicoterapia e la fanno funzionare anche meglio. Mi lascia un po' perplesso che non sia ancora stata decisa la tecnica e gli obiettivi della psicoterapia.
[#5]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Si diciamo che con lo psicoterapeuta stiamo provando varie tecniche per gestire l'ansia.. perchè forse non si tratta proprio di attacchi di panico ma di forte ansia che mi provoca quei sintomi.. il dubbio è, se non ho più momenti di forte ansia per i farmaci come posso imparare a controllarli?
Perchè prima di prendere xanax provo sempre a fare qualcosa per calmarmi e ancora ci riesco solo nel momento in cui è leggero..
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