Pupille dilatate, ansia, aggressività

Buonasera
vi vorrei chiedere un parere su mio marito. Da ormai due anni è senza lavoro e passa tutta la giornata in casa a guardare la tv e ha mentire su ciò che fa. Sembra che per tutto il giorno sposti montagne ma mi accordo che non fa niente in casa e non cerca neanche un lavoro. Non si rende conto della nostra situazione economica precaria e pensa soltanto a divertirsi. Dopo questa premessa posso dirvi qual'è il suo comportamento abituale. Beve vino (1 litro abbondante a sera) e tante birre (6 minimo). Tutto questo dopo le 9.30 di sera. Quando viene a letto diventa violento, straparla, mi accusa di tutto, mi picchia (sono adesso incinta di 8 mesi), barcolla e continua a torturarmi accusandomi di tutto per ore. La mattina dopo ovviamente dorme per ore e poi non si ricorda niente.
Questo comportamento ultimamente lo riscontro anche quando non beve (almeno credo). Oggi pomeriggio non riusciva a capire cosa gli stavo dicendo, continuava a rifarmi le stesse domande in continuazione. Al mio ritorno a casa mi ha accusata di tutto e alla fine alle 18.30 circa è andato a letto (si era lamentato di non aver dormito di notte e di non essere riuscito a dormire durante il giorno per dolori vari). Prima di andare a dormire mi ha "salutata" con frasi sconclusionate e poi a letto. Diventa molto violento e poi arrivare anche a colpirmi la pancia fregandosene della bambina che porto in grembo.
Ho notato anche altri sintomi che si verificano praticamente ogni giorno. Non ascolta mai quello che dico, da par scontate e concluse discussioni mai affrontate, reputa importanti delle vere e proprie sciocchezze, ha le pupille dilatate, non pensa alle mie difficoltà dovute al pancione e mi accusa di essere viziata, ha problemi respiratori quindi passa tutto il giorno a "tirar su" di naso, non mangia mai se non la sera con me, si fa male in continuazione. Ogni giorno ha un malanno diverso che ingigantisce a dismisura. La memoria a breve termine è praticamente nulla, si inventa le cose,.....
Soffriva di attacchi di panico (finta claustrofobia) che adesso tiene a bada da ormai 3 anni con una pastiglia chiamata cipralex. La cura sarebbe dovuta durare per 6 mesi ma lui non vuole più smetterla.
Ci saranno sicuramente tanti altri sintomi ma in questo momento non riesco a ricordarmeli. Oramai la mia vita è diventata un inferno e vorrei capire se si comporta così per un problema fisico oppure per un vizio (droga o alcool).
Vi ringrazio tanto
Stefania
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 52
Gentile utente,
da quello che descrive nella sua lettera la sua situazione appare molto complessa e delicata.Si possono ravvisare sia risvolti dii carattere medico che di carattere sociale o più strettamente legale.
Penso che probabilmente la via migliore da percorrere sia quella di mettersi in contatto con i servizi Sociali della sia ASL o del suo Comune.Potrà così essere indirizzata alle strutture competenti della sua zona,ed essere seguita lungo il percorso necessario per giungere ad una possibile soluzione del difficile periodo che sta vivendo.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

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