Ansia e attacchi di panico

Buongiorno sono una ragazza di 32 anni ,ho gia chiesto vari consulti,da 4 anni sono in cura con eutimil per ansia e attacchi di panico,con l aiuto del mio psichiatra ho iniziato a diminuire la dose di eutimil con molta calma ,ora da 2 mesi prendo un quarto di pastiglia circa 5mg tutto bene fino a 4,5 giorni fa ,da quando cioe mi sveglio con un po d ansia che mi accompagnia per quasi tutto il giorno,nonè fastidiosa ma la sento,volevo capire se puo essere il fatto della diminuzione di eutimil oppure se puo essere dovuta al caldo afoso di queste settimnane.Vorrei saper se anche in caso di gravidanza potrei continuare ad assumere eutimil o se come consiglia il mio psichiatra smettere di prenderlo grazie.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
i sintomi attuali ed il Suo stato psichico complessivo attuale vanno indagati meglio. L'essenziale dei "sintomi da sospensione" è la tendenza ad attenuarsi gradualmente e che sono di solito diversi nelle loro caratteristiche rispetto ai sintomi della malattia (in questa valutazione deve aiutare la conoscenza delle caratteristiche della Sua ansia così come era durante il periodo della malattia). E' una valutazione che spetta al Suo specialista (col Suo aiuto). E' comunque un po' difficile (anche se non impossibile) sostenere che possano essere i sintomi "da sospensione", perché, come Lei scrive, la dose attuale è rimasta costante per 2 mesi.

Non si può escludere che si tratti di una ricaduta. Se lo è deve valutare sempre il Suo specialista.

Le condizioni climatiche nel periodo estivo possono contribuire ad accentuare o a precipitare sia i sintomi da sospensione che quelli della malattia di base.

Molto dipende anche dal grado di compenso della malattia che va monitorato. Se il grado di compenso è sufficiente già da più tempo, ed ha permesso lo scalare della cura, senza ricadute dei sintomi fino all'ultimi giorni, è molto probabile che questa tendenza rimarrà e che l'attuale peggioramento, anche se derivasse dalla malattia, possa essere temporaneo e autolimitantesi. Ma, ripeto, la situazione deve essere monitorata dallo specialista.

Nel dubbio, assieme con il Suo specialista, potete valutare il ritorno al dosaggio leggermente maggiore del farmaco e lo scalare ancora più lento.

Importante anche notare che molte persone che soffrono dei disturbi d'ansia hanno anche una tendenza di base ansiosa e una facilità a sperimentare l'ansia. Si nei disturbi d'ansia, sia nei casi delle suddette tendenze costituzionali potrebbe essere utile (da valutare con il Suo specialista) il ricorso anche alle metodiche psicoterapeutiche mirate, le quali, in molti casi, sono di valido appoggio. In particolare, posso consigliare di interessarsi ad un corsopreparatorio alla gravidanza e al parto che potrebbe includere anche alcune di queste metodiche.

Nello stato di gravidanza l'assunzione degli antidepressivi come l'eutimil (nome chimico: paroxetina) non ha controindicazioni assolute, ci sono state le gravidanza portate a termine senza incidenti sotto la terapia con questo farmaco. Si tratta dei casi nei quali, dopo una attenta valutazione, tale terapia è stata considerata essenziale per il compenso psichico della gestante. I rischi comunque non sono nulle (ci sono), e, se non sussiste la necessità, è sicuramente più indicato non assumerlo durante la gravidanza.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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dopo
Utente
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Grazie per la risposta esauriente,anche stamattina avevo l ansia che mi prendeva lo stomaco,ma gia meglio rispetto agli altri giorni,spero sia solo qualcosa di passaggio perche non vorrei tornare indietro,grazie ancora buona giornata.
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