Autolesionismo, "blocco" e insoddisfazione

Salve, sono una ragazza di 20 anni. Da quando ero adolescente soffro di depressione e adesso non ne posso più, perchè questo limita la mia vita in maniera significativa. Spesso ho episodi di autolesionismo; dopo varie riflessioni personali mi sono resa conto che mi taglio perchè vorrei che quella che sono davvero, la mia vera personalità, esca fuori, sia libera. E' questo il mio problema, mi sento sempre bloccata, contratta, schiacciata in ogni cosa che faccio. Nello studio, nello sport, nel lavoro, sento sempre di non essere all'altezza, sento sempre che potrei fare di meglio se solo riuscissi a mettercela tutta, ma sento come un muro che mi impedisce di arrivare dove vorrei. Ogni giorno cerco di pensare positivo, penso che dovrei cambiare ma NON CE LA FACCIO, sento di non avere abbastanza energie e così non riesco a fare altro se non piangermi addosso. Sono sempre stanca, pallida, con le occhiaie profonde anche quando riposo bene. Io invece sento che riuscirei ad essere allegra e solare, se solo riuscisi a rimuovere il mio "blocco", che non riesco proprio a capire cos'è. Nello studio ho da sempre problemi di concentrazione e apprendimento e anche questo mi impedisce di avere ambizioni: avrei voluto tanto studiare medicina, ma non mi sono mai sentita all'altezza e adesso mi ritrovo a studiare lingue; amo fare sport ma non sono mai stata chissà quale campionessa, anche lì sento di non avere abbastanza energie. C'è sempre una maledetta soglia oltre la quale non riesco ad andare, anche se lo vorrei con tutta me stessa. Forse è paura, o insicurezza?? Ammetto di essere molto insicura e ansiosa, ma vorrei eliminare queste sensazioni dalla mia vita... Del campo sessuale non ne parliamo neanche, le poche volte in cui mi è capitato di avere esperienze non sono mai riuscita a provare seriamente piacere o a lasciarmi andare....
Ho voglia di eliminare tutto questo, ma non so come!

Grazie per le eventuali risposte
Alexia
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.6k 52
Gentile utente,
da quanto lei scrive la sua situazione si sta trascinando da molto tempo e le porta disagio in molti aspetti della vita.
Non so se ha già fatto qualche tentativo di risolverla con un aiuto professionale esterno,o se ha cercato solamente di reagire da sola.
In cosiderazione della durata delle sue difficoltà penso che potrebbe esserle di aiuto una consulenza di tipo medico-psichiatrico per meglio inquadrare la valenza ed il significato dei sintomi che riferisce.
Sarà poi il medico specialista che,in relazione a quanto appurato dalla visita e dagli accertamenti che vorrà eventualmente eseguire,potrà indirizzarla verso una terapia appropriata.
Anche le difficoltà in campo sessuale,cui lei accenna,potrebbero correlare con il resto della sintomatologia,assieme a cui andrebbero inquadrate.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta. E' da molto tempo che ho questi sintomi e no, non sono mai andata da un esperto.... più che altro perchè non so, credo che mi "vergognerei" e non riuscirei a descrivere esattamente come mi sento.
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.6k 52
Gentile utente,
la sua sensazione di difficoltà nell'aprirsi con una persona sconosciuta,e rivelargli gli aspetti più intimi della propria vita,è comprensibile e fa parte di una comune difficoltà iniziale di qualsiasi rapporto.Tenga comunque presente che in questo caso si rivolgerebbe ad un professionista del settore,quindi ad una persona allenata ad accogliere con empatia le problematiche altrui,senza formulare giudizi od apprezzamenti di sorta,con il solo intento di aiutarla a meglio comprendersi ed accettarsi.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.