Remeron ed effetti collaterali

Buonasera. Da pochi giorni, causa un aumento della mia situazione depressiva che mi ha portato a non dormire più di due ore per notte, tralasciando tutti gli altri sintomi, la mia psichiatra mi ha consigliato di sostituire la compressa di Thymanax da 0.25 che prendevo la sera con una compressa di Remeron 15mg + 15 gocce di Xanax dopo colazione, 20 dopo pranzo e 15 dopo cena. Ho cominciato questa terapia venerdì sera ed il risultato è stato un sabato trascorso in uno stato di totale rimbambimento unito a capogiri e senso di svenimento. La stessa cosa mi è accaduta domenica ed oggi, nonostante abbia diminuito la dose di Remeron togliendo circa un quarto di pastiglia. E' una reazione normale al Remeron questo stato di sbandamento ? E' perché viene associato allo Xanax ( la psichiatra mi ha detto di togliere la dose serale ) ? Sono fenomeni destinati a durare solo per i primi 4/5 giorni oppure possono anche proseguire per un tempo maggiore ? Ringrazio anticipatamente chi vorrà cortesemente fornire una risposta in merito. Saluti.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
la reazione che ha avuto alla terapia è verosimilmente legata al fatto che la dose di benzodiazepine era un po' troppo alta in associazione al Remeron, il cui dosaggio è basso, ma giusto inizialmente. Bene ha fatto il suo curante a farle abbassare il dosaggio di xanax. Riducendolo i fenomeni che ha avvertito dovrebbero scomparire.
Cordialità,

Dr. Roberto Di Rubbo

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dopo
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Buonasera Dott. Di Rubbo.
La ringrazio per la celerità con cui ha risposto al mio quesito. In effetti ho eliminato la dose di BZD serale ed oggi i fenomeni di cui riferivo si sono attenuati, anche se non sono scomparsi del tutto, soprattutto durante la mattinata. Il problema è che eliminando la dose serale di queste BDZ mi è risultato più difficile addormentarmi ed il sonno non è stato continuo, ma interrotto numerose volte ( almeno 6/7 ). Aggiungo che da quando assumo il Remeron, una volta sdraiato nel letto, avverto un battito cardiaco che potrei definire "rumoroso" e che mi crea ulteriori problemi ( immagino di origine ansiosa ) nel riuscire a trovare la posizione più adatta per riuscire a sentirlo di meno e poter prender sonno. E' possibile che si tratti di un altro effetto collaterale del Remeron o è davvero semplicemente una questione ansiosa ?. Per correttezza di informazione le dico che da quando ho avuto questo crollo depressivo circa un mese fa, i miei battiti cardiaci a riposo variano da 70/80 a 100/120. Ma queste variazioni non capitano in momenti precisi nell'arco della giornata. Sono decisamente random. Anche qui si tratta solo una questione di ansia, secondo Lei ?. Consideri che, per mia abitudine, avendo anche il maledetto vizio del fumo che non risco a togliermi in nessun modo, effettuo due visite cardiologiche all'anno ( questa sera farò la prima del 2014 ) e un test sotto sforzo. In nessun caso è mai riscontrato qualcosa di patologico, fino ad ora ( e speriamo di continuare così ). Cordiali saluti e grazie ancora per il tempo che mi dedica.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
gli effetti che descrive sono con tutta probabilità manifestazioni ansiose. Il fatto che non dorma bene senza benzodiazepine è legato al fatto che il dosaggio di Remeron (15 mg) può risultare ancora troppo basso.
Cordialità,
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dopo
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Buonasera Dott. Di Rubbo.
Il controllo cardiologico effettuato ieri sera non ha evidenziato, fortunatamente, nulla di patologico. 135/85 come pressione e 63 pulsazioni. Anche il mio cardiologo concorda sul fatto che si tratti di manifestazioni sporadiche causate dall'ansia. Per quanto riguarda il dosaggio di Remeron so che si tratta di quello minimo e la cosa, sinceramente, non mi dispiace. Anche la psichiatra, che ho sentito oggi per comunicare l'andamento della terapia, concorda sul fatto di continuare ancora un pò con questo dosaggio, visto che sono solo passati solo 5 giorni da quando ho iniziato questa terapia e che gli effetti che mi ha causato il giorno successivo sono paragonabili a quelli che si manifestano con dosaggi superiori. Evidentemente il mio fisico reagisce in modo eccessivo alla mirtazapina ed ha bisogno di un tempo maggiore per adattarsi a dosi più elevate che, se sarà possibile, vorrei evitare. Senza nulla togliere alla professionalità e competenza della mia psichiatra, che mi segue ormai da tre anni e che gode della mia massima fiducia, Lei cosa consiglierebbe, a parte l'aumento della dose di Remeron, per avere una migliore qualità di sonno, ovvero continuato e riposante ?. Ovviamente non sono per il "fai da te", quindi prenderò una Sua eventuale risposta solo come consiglio da sottoporre all'attenzione della mia psichiatra, se Lei è d'accordo. Un parere in più non fa mai male, no ? Grazie per la Sua disponibilità. Cordiali saluti.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
aspettare un po' e decidere, se le cose non si normalizzano, di assumere il dosaggio superiore di remeron. L'aggiunta in questo momento di una benzodiazepina la sera a bassissimi dosaggi avrebbe senso solo se fatta per pochi giorni.
Cordialità,
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dopo
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Buongiorno Dott. Di Rubbo.
La ringrazio per la risposta. Vedrò se nei prossimi giorni il senso di vertigine mattutino si attenuerà e concorderò con la mia psichiatra il da farsi. Personalmente vorrei evitare dosi maggiori di questo Remeron e l'aggiunta di bdz o altri farmaci, ma seguirò comunque i consigli che mi verranno dati.
Ammesso che il mio fisico sopporti dosi più elevate, ovviamente. Altrimenti chiederò di cambiare farmaco. Non posso permettermi eccessivi effetti collaterali che rischiano di limitare la mia attività lavorativa oltre ai rapporti sociali. Nel frattempo spero che il percorso cognitivo comportamentale che sto seguendo con la mia psicologa possa mettermi nelle condizioni di rimuovere le cause che hanno creato questo profondo disagio. E spero che questo avvenga in un tempo relativamente breve. Un'ultima domanda, poi cercherò di non stressarla ulteriormente. Secondo Lei l'aggiunta di una compressa di Melatonina alla dose di Remeron serale, potrebbe aiutarmi ? O è controindicata pur essendo un prodotto omeopatico ? Cordiali saluti e buon lavoro.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
non ci sono problemi ad aggiungere una cpr di melatonina, male che vada le cose resteranno come sono.
Cordialità,
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dopo
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Buonasera Dott. di Rubbo.
Grazie per il tempo che dedica ai miei quesiti. Proverò a prenderla, anche ho letto su alcuni siti internet pareri contrastanti sull'utilizzo di questo prodotto con antidepressivi.
Grande invenzione il WEB, ma in certi casi sarebbe meglio non utilizzarlo onde evitare di confondersi le idee, soprattutto quando si tratta di medicinali. Ma per noi ansiosi è un vizio difficile da contrastare... :-) Cordiali saluti.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Il web può essere un grande potenziatore di fobie.
Cordialità
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dopo
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Buonasera Dott. Di Rubbo.
L'intensità dei capogiri mattutini sembra essere diminuita con la riduzione dello Xanax da 15 gocce a dieci. Persiste un po' di rimbambimento, lieve per fortuna, che dovrebbe passare entro pochi giorni ( sono solo undici giorni dall'inizio della terapia ) o, almeno, così si spera. Altrimenti mi è già stato detto che sarà necessario modificare la cura sostituendo il Remeron con il Cymbalta o lo Xeristar. Volevo approfittare della Sua cortesia per chiederle se, secondo Lei, la terapia E.M.D.R. che la mia psicologa vorrebbe utilizzare prossimamente, potrebbe essere un valido aiuto per rimuovere le cause, per lo più legate all'infanzia, che mi hanno portato a vivere questa sgradevole situazione di depressione nevrotica con un po' di connotazioni distimiche ( così si espresse la mia psichiatra durante l'ultimo incontro ). La ringrazio in anticipo per il tempo che vorrà dedicare alla risposta. Cordiali saluti.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile utente,
negli ultimi anni ci sono stati abbastanzi studi e ricerche scientifiche sull'EMDR che confermano la validità di questo trattamento. Personalmente non ne ho esperienza, sembra particolarmente indicato nel Disturbo Post-Traumatico da Stress e per i disturbi di lieve entità.
Cordialità,

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dopo
Attivo dal 2014 al 2016
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Buongiorno Dott. Di Rubbo.
La ringrazio per la risposta. In merito alla validità della tecnica EMDR Le saprò dire qualcosa più avanti, se lo desidera. La mia psicologa intende effettuare un approccio molto "morbido" per valutare progressivamente se gli effetti sulla tipologia dei miei disturbi saranno positivi e se, soprattutto, non peggioreranno la mia situazione. Per questo faremo venerdì una prima seduta introduttiva di preparazione e successivamente verrà introdotto il metodo vero e proprio. Cordiali saluti e buon lavoro.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile utente,
buone cose, ci faccia sapere come procede, se lo desidera.
Cordialità,

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Attivo dal 2014 al 2016
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Buongiorno Dott. Di Rubbo.
E' qualche giorno che non La stresso.... non vorrei cominciasse a sentire la mia mancanza :-), per cui mi permetto di disturbare aggiornandola sull'evolversi della situazione e per avere un Suo parere, se possibile.
Con la psicologa abbiamo eseguito il primo "test" EMDR venerdì, provando sia la stimolazione visiva che quella tattile per valutare quale fosse quella più adatta per quanto mi riguarda. La scelta è caduta su quella tattile ma, in realtà, non ho avuto, nei giorni successivi, la reazione tanto paventata dalla psicologa, ovvero il "riemergere" di ricordi traumatici e/o particolarmente fastidiosi. Questo, probabilmente, si può spiegare con il fatto che la stimolazione è stata di breve durata, diciamo di prova. Oppure che ho un subconscio particolarmente refrattario a queste tecniche. Si vedrà nelle prossime sedute che saranno dedicate solo a questa tecnica.
Per quanto riguarda il "fantastico" Remeron devo dire che di grandi risultati non mi sembra di vederne al momento, nonostante sia giunto alla 18° giorno di cura. Sicuramente mi aiuta a dormire, anche se non si tratta di un sonno particolarmente riposante e continuo, e i disturbi mattutini ( sonnolenza, vertigini, rimbambimento ) sono quasi scomparsi ( rimane un senso di testa pesante e"friggente" con orecchie bollenti, sintomi che scompaiono dopo 5/10 minuti ). In compenso sono aumentati i mal di testa, soprattutto notturni ed anche abbastanza feroci tanto da svegliarmi, di cui io non ho mai sofferto, se non raramente. E questo mi infastidisce parecchio. La mia psichiatra, con cui è stato fatto il punto della situazione giovedì 23, mi ha ridotto lo Xanax mattutino da 15gg a 7/8 e quello pomeridiano lo dovrò diminuire nei prossimi giorni passando dalle attuali 18/20 gocce ad un massimo di 14/15. Ma sul Remeron, nonostante le abbia parlato dei mal di testa di cui sopra, devo insistere ancora per almeno altre due settimane prima di definire se sia il farmaco adatto a me. Lei cosa ne pensa ? Grazie in anticipo per il tempo che vorrà dedicarmi. Cordiali saluti e buon lavoro.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
Sull'EMDR non mi pronuncio, per la verità ne sa già più lei di me. Per quanto riguarda il Remeron non è "fantastico", "fantastici" sono spesso gli effetti ("magici") che le persone si aspettano dai farmaci. I farmaci sono sostanze attive e, come tali, possono avere effetti collaterali. Nel suo caso, se sta facendo come mi pare, 15 mg/die, c'è da aspettarsi un buon effetto sul sonno, meno sui sintomi della serie depressiva e di ansia somatizzata, che raramente compaiono al di sotto dei 30 mg/die. Per cui concordo con la sua psichiatra, aggiungendo che, se non sarà possibile, per motivi vari, testarlo a 30 mg e verrà eliminato prima, si sarà persa l'occasione di valutare l'efficacia piena di un farmaco non "fantastico", ma ottimo.
Cordialità,
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dopo
Attivo dal 2014 al 2016
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Buongiorno Dott. Di Rubbo.
Grazie per la Sua cortese risposta. Per quanto riguarda la mia psichiatra ed il Remeron devo dire che l'ho contattata questa mattina per il consueto "aggiornamento" e, con mio grande stupore, mi ha detto di dimezzare la dose da 15mg invece di aumentarla. Senza aggiungere nessun altro farmaco, anzi, diminuendo ulteriormente lo Xanax. Sono molto perplesso di fronte a questa nuova indicazione perché, visto che la mia si tratta pur sempre di una depressione ( che non è stata definita lieve ma, fortunatamente, nemmeno grave ) , non capisco come io ne possa uscire dimezzando anche la dose minima. Di fronte a questa osservazione la psichiatra mi ha risposto dicendo che il Remeron era stato preso in considerazione viste le mie difficoltà nel dormire e, dato che questo problema sembrava sotto controllo, per evitare gli effetti collaterali mattutini era meglio, per l'appunto, provare a dimezzare la pastiglia. Va bene, ma e per la depressione allora cosa faccio ? Me la tengo e spero che passi da sola ? Non mi sembra una cosa molto logica. Mah.... scusi il mezzo sfogo, dottore, ma mi sento davvero un po' spiazzato. Ho informato la mia dottoressa "ufficiale" su quanto mi è stato detto e lei mi ha consigliato di proseguire con la terapia precedente perché, a suo modo di vedere, questa diminuzione non ha senso, vista la mia situazione attuale ( la dottoressa in questione mi conosce molto bene, visto che abbiamo anche un profondo legame di amicizia che dura da 30 anni ). Lei cosa mi consiglierebbe, Dott. Di Rubbo ? Di mantenere la terapia da 15mg e Xanax ? Oppure di cambiare psichiatra ? :-) Cordiali saluti.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile utente,
non posso darle un consiglio direttamente, sostituendomi ad un curante "dal vivo" che la vede. Posso dirle che, nella mia esperienza, 1/4 di Remeron da 30 non ha alcun effetto antidepressivo, dovrebbe prendere una decisione in merito con il/la suo/a psichiatra.
Cordialità,
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dopo
Attivo dal 2014 al 2016
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Ha ragione, Dott. Di Rubbo.
Non può darmi consigli senza vedermi e mi scuso per aver posto la domanda. Però vedo che concorda con quanto detto dalla mia dottoressa e su quanto penso io, ovvero che l'effetto antidepressivo è pressoché nullo con una dose da 7,5mg. Ed io non ho solo bisogno di dormire ma anche di uscire da questo stato depressivo. Penso che, a questo punto, non mi resti che optare per la soluzione nr.2: cambiare psichiatra.
Peccato che Lei sia così distante.... :-)
Grazie ancora per la Sua cortesia nel rispondere sempre prontamente. Buona serata.
[#19]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
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Buongiorno Dott. Di Rubbo.
Visto che la mia psichiatra non ha nemmeno risposto alla domanda che le avevo posto in merito all'aggiunta di un antidepressivo, ho scelto la soluzione 2 e mi sono rivolto ad un mio caro amico neurologo per avere un consiglio e lui mi ha detto di continuare a prendere il Remeron, in dose anche dimezzata, la sera per dormire ma di aggiungere una compressa di Efexor 37.5 rp al mattino per una settimana per poi passare a quello da 75 rp. Nel frattempo potrò utilizzare ancora 10 gocce di Xanax al mattino e 18/20 al pomeriggio, in attesa degli effetti dell'Efexor, per poi ridurle progressivamente. Ho già cominciato questa mattina con la prima compressa da 37.5 e valuterò l'effetto giorno per giorno, visto che posso confrontarlo con il mio stato delle scorse settimane. A me è sembrata una buona soluzione. Non mi carico di dosi eccessive di farmaci e, per quanto ne so, Efexor rientra nella categoria degli antidepressivi con un buon effetto e ridotti effetti collaterali. Lei cosa ne pensa ? Cordiali saluti.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2016
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Mi scusi ancora, ma mi sono dimenticato di chiederle una cosa. Avendo una pressione che viaggia più o meno sui 135/85 è meglio che la tenga particolarmente controllata, visto l'effetto che potenzialmente potrebbe avere Efexor sulla stessa, o lascio perdere i bugiardini e non ci penso ? Abbia pazienza, ma è davvero una brutta cosa essere ansiosi ed un po' ipocondriaci..... Cordiali saluti.
[#21]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
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Buonasera Dott. Di Rubbo.
Mi permetto di disturbare ancora per avere un suo parere, se possibile, o quello di qualche Suo collega che avrà la bontà di rispondermi.
Come Le avevo scritto il 29.01., alla 1/2 compressa di Remeron serale ( ora diventata 1/4 ) ho aggiunto una compressa di Efexor 37.5 rp., diminuendo progressivamente le dosi di Xanax fino ad arrivare a quelle attuali, ovvero 8 gocce al mattino e 12 a metà pomeriggio. Ho dovuto sospendere dopo due giorni l'Efexor da 75 perché troppo forte per me, ed il neurologo mi ha detto di proseguire tranquillamente con il 37.5. Posto che la mia psichiatra sostiene che per una distimia coma la mia non occorrono antidepressivi, ma è sufficiente il Remeron serale per poter dormire, mentre il neurologo è di parere opposto, ovvero, come detto, utilizzare ancora Efexor per almeno altri due/tre mesi, come potrò effettuare la dismissione graduale di questo farmaco, visto che già sto assumendo la dose minima ? A quali spiacevoli effetti potrei andare incontro ? La sospensione "brutale" dell'utilizzo del Valdoxan, fatta su consiglio della psichiatra, non mi aveva dato problemi. Ma con l'Efexor sembra che non sia proprio una passeggiata. Ha qualche consiglio da darmi, per favore ? Grazie. Cordiali saluti e buon lavoro.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
Ho l'impressione che lei si trovi a sprecare diversi buoni farmaci prendendoli a dosaggi non terapeutici. Il Remeron a dosaggio di 15 mg può essere di grande aiuto nel sonno, ma quasi mai ha un effetto antidepressivo. L'Efexor, a dosaggi di 37.5 mg serve a molto poco. Il punto è decidere che categoria di farmaci le serve (Antidepressivi? Stabilizzanti dell'Umore? Entrambi?) e poi cominciare a prenderli a dosaggi non da erboristeria, valutando, all'inizio della cura quali sono reali effetti collaterali e quali sono effetti nocebo. Credo che il problema dovrebbe essere inquadrato in questi termini.
Cordialità,
[#23]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Buongiorno Dott. Di Rubbo.
La ringrazio per la pronta risposta. In merito allo fatto di "sprecare diversi buoni farmaci" non so come rispondere. Sto seguendo le indicazioni della psichiatra e del neurologo, non sto utilizzando il fai da te. Concordo sul fatto che siano dosi da erboristeria il che, tutto sommato, non mi dispiace. Il fatto è che dormo ( finalmente ) come un bimbo per 7/8 ore filate anche con solo 1/4 di Remeron e già la dose da 37.5 di Efexor mi crea piccoli disturbi fisici. Probabilmente ha ragione Lei sul fatto di decidere la categoria di farmaci che mi occorre. Ne parlerò con i professionisti che mi seguono e seguirò i loro eventuali consigli. Rileggendo i vari post che le ho inviato comincio a pensare di rientrare nella categoria dei malati immaginari..... :-) Cordiali saluti.
[#24]
Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
ho sempre avuto dei dubbi sul fatto che esistessero i malati immaginari. Se li si guarda bene, a volte assomigliano un pochino ai fobici; soffrono di un livello di ansia un po' più alto del normale (a volte molto più alto), e l'ansia che spinge a cercare "i mali" non è immaginaria. Comunque, a parte tutto, se sta piuttosto bene con dosi minime di farmaco, molto meglio così!
Buone Cose,
[#25]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
No, non è immaginaria, purtroppo. Ma si impara gradualmente a conviverci con l'aiuto di un po' di farmaci ed una buona terapia psicologica. Anche se non è una passeggiata.... Grazie ancora per tutto il tempo che mi ha dedicato. Buon lavoro e buona vita !!!
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dopo
Attivo dal 2014 al 2016
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Buonasera Dott. Di Rubbo e buonasera agli eventuali sui Colleghi che vorranno prendersi il disturbo di rispondere ai miei quesiti.
Dall'ultimo scambio di opinioni sono passati ormai 9 mesi, durante i quali la mia terapia, concertata con la Sua collega che mi segue da quattro anni, ha subito la seguente evoluzione : eliminazione del Remeron da marzo e passaggio ad 1 compressa die di Efexor 75 da marzo fino a fine ottobre. Da inizio novembre fino a due giorni fa, 1 compressa die di Efexor 150. Causa eccessivi effetti collaterali come iperidrosi, anorgasmia, formicolii vari ( mi sfugge il termine tecnico ) e vertigini, sono ritornato ad 1 compressa die da 75.
Il tutto condito da Xanax al bisogno ( ben 8 gocce prima di andare a dormire e 6/7 al risveglio, ma solo occasionalmente ). Detto questo, e considerando che soffro di reflusso gastroesofageo e di esofagite ( prendo un Luecen 20 tutte le sere, ahimè ), è possibile che l'aver dimezzato la dose di Efexor possa dare sintomi di "astinenza" che si traducono in tosse notturna, senso di sbandamento mattutino e difficoltà digestive ? Nel caso di risposta positiva, posso pensare che si tratti di sintomi transitori che si risolveranno entro pochi giorni ?. Grazie in anticipo per la risposta. Cordiali saluti.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
i sintomi che lei avverte e segnala mi sembrerebbero meglio ascrivibili ad un dosaggio basso di Efexor, che la sua curante ha, comprensibilmente, provato a ridurre, piuttosto che ad una "astinenza", che per gli antidepressivi non è possibile.
cordialità,
[#28]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
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Buonasera Dott. Di Rubbo.
Grazie per la Sua cortese risposta. In realtà la Sua collega mi ha risolto nel frattempo il problema con un sistema molto semplice: un cucchiaino di Gaviscon advance prima di andare a letto ! Tosse notturna scomparsa, sbandamento mattutino anche. Rimangono le difficoltà digestive che, fortunatamente, sono occasionali e compaiono solo in momenti di forte stress. O quando, stupidamente, eccedo con l'unica bevanda alcolica che mi è stata consentita, ovvero la birra. E quando dico "eccedo" significa 4/5 litri al giorno. Non mi dica nulla. Sono consapevole di questa sciocca mancanza di controllo e sto provvedendo in merito, visto che poi quello che sta male sono io.... :-) Un'ultima domanda, magari un po' fuori tema ma che mi sta a cuore ( in tutti i sensi ): secondo Lei le somatizzazioni causate dagli stati ansiosi possono, alla lunga, creare vere e proprie malattie o, addirittura, problemi di carattere cardiovascolare se non addirittura infarti anche in persone, come il sottoscritto, che non soffrono di cardiopatie o problemi circolatori o di pressione ? Che i poteri della mente siano enormi ne sono consapevole, ma che possano causare danni, addirittura fatali, all'organismo che la ospita mi pare curioso.... Le auguro una piacevolissima serata e la ringrazio per il tempo che mi dedica.
[#29]
Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
non è verosimile che gli stati ansiosi a causare cardiopatie o malattie in genere del sistema cardiovascolare, la cui eziologia è multifattoriale. Metterei invece l'accento su "non mi dica nulla", quale fattore più importante nella genesi di molti disturbi.
Cordialità
[#30]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Buongiorno Dott. Di Rubbo.
Lei, e la Sua collega che mi segue, siete in perfetta sintonia sulle risposte ai miei quesiti. Compresa la questione legata al consumo di birra. E' l'argomento che affronterò domani con la mia psicologa perché sono convinto che, alla base di questa incapacità di controllarmi sulla quantità ( problema che ho sempre avuto con qualsiasi alcolico ), ci sia un qualcosa di patologico. Con la solo forza di volontà ho abbandonato anni fa il consumo di whisky da un giorno all'altro. E non bevo assolutamente nulla di alcolico oltre alla birra ed a qualche bicchiere di prosecco ogni tanto. Però questa "forza di volontà", che mi ha consentito di realizzarmi in campo lavorativo creando un'azienda da nulla ed in altri settori della mia vita, vacilla completamente quando si tratta di sigarette e birra. Bah... La mente umana è davvero strana. Quando uno non ha problemi di nessun genere ( materialmente parlando ) deve complicarsi l'esistenza creandosi fastidi di altro genere. Siamo strani..... Grazie per la Sua "assistenza" :-). Un caro saluto.
[#31]
Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
Ha ragione, apparentemente. Tenga conto infatti che i problemi che incontriamo sono creati dalla mente, e su questa, contrariamente a ciò che ci piace credere, non abbiamo così tanto potere. Possiamo incrementare la consapevolezza di ciò che siamo, però, questo e' di enorme aiuto.
Cari saluti anche a lei,
[#32]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
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Buona sera Dott. di Rubbo.
E' un piacere poter scambiare opinioni con una persona che, come Lei, va oltre il semplice approccio professionale approdando a temi psicologici e, oso dire, filosofici.
La tematica legata ai limiti mentali che noi stessi ci poniamo, creando false illusioni sulle nostre effettive capacità di superare determinati ostacoli, è oggetto di studio da parte mia da quando ero poco più che adolescente, ovvero circa 35 anni fa, ahimè...
Uno studio che mi ha portato a superare senza grosse difficoltà gli ostacoli, più o meno importanti, incontrati nel corso della mia vita.
Purtroppo non mi ha aiutato nel superare le somatizzazioni che, di tanto in tanto, hanno fatto capolino fino a portarmi, superata la soglia dei 50, a dovermi rivolgere a dei professionisti, una volta resomi conto che da solo non ce la facevo più a sopportare il peso dell'ansia e degli attacchi di panico.
Ora, dopo quasi 5 anni di terapia cognitivo comportamentale ed un po' di ansiolitici ed antidepressivi, uniti ad una continua ricerca interiore, la mia situazione sembra essere leggermente migliorata.
Anche se ho la "consapevolezza" che la strada da percorrere è ancora lunga.
I miei più cordiali saluti ed un sincero grazie per le Sue frasi ed il Suo supporto.
A volte le parole giuste al momento giusto danno risultati superiori a qualsiasi farmaco... :-)
[#33]
Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
Che lei sia da tempo su un percorso di ricerca interiore e' una buonissima cosa. E' evidente, e credo l'abbia ben compreso, che questo non ci evita il dolore; ci insegna a gestirlo sempre meglio. Una ricerca vera porta, piano piano , a tornare semplicemente nel presente, e, tendenzialmente, finisce al termine della vita. Per questo le auguro un bel percorso.
Cordialità
[#34]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
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Buonasera Dott. Di Rubbo.
Il dolore nella vita è inevitabile ed è indiscutibile il fatto che ci costringa ad una crescita interiore che ci metta nelle condizioni di poter affrontare le situazioni, sempre dolorose, che prima o poi siamo costretti, volenti o nolenti, ad affrontare.
L'abbandono della famiglia da parte di mio padre quando avevo 13 anni e l'essere cresciuto, da figlio unico, con una madre che mi ha fatto anche da padre, ma che non ha mai voluto rifarsi una vita e della quale mi sono sempre sentito responsabile, ha fatto si che una parte di me non si sia mai particolarmente sviluppata. In pratica sono rimasto un eterno adolescente, solo dal punto di vista affettivo fortunatamente, e la morte di mia mamma, avvenuta due anni fa, mi ha decisamente spiazzato e messo in uno stato confusionale sotto molti aspetti. Il lavoro svolto con la mia psicologa per superare questa perdita, che mi ha messo nella condizione di avere un periodo di disinteresse per il lavoro, gli amici e gli affetti, è stato lungo e decisamente pesante, però ha dato buoni risultati. Anche se non sono ancora completamente fuori dal tunnel, c'è di buono che la luce dell'uscita mi appare sempre più vivida. Temevo di dovermi fermare ad arredarlo....
Peccato che Firenze sia troppo distante. Mi sarebbe piaciuto incontrarla di persona. Grazie di tutto. Un saluto cordialissimo e gli auguri a Lei e famiglia per le prossime festività, nel caso non dovessimo rileggerci a breve.
[#35]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
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Buonasera Dott. Di Rubbo.
Desideravo solo ringraziarLa per il prezioso aiuto "morale" fornitomi dalle Sue risposte ed augurare uno splendido 2015 a Lei ed alla Sua famiglia.
Le sedute di terapia cognitivo comportamentale sono diventate a cadenza mensile e quella farmacologica verrà dimezzata già da domani, dopo il consulto con la Sua collega avuto venerdì 2 gennaio. Rimane ancora un residuo ipocondriaco sul quale sto lavorando ma la parte più difficile dovrei averla superata. Una piccola parte di questo "progresso" lo devo anche a Lei. Grazie ancora e buona vita !
[#36]
Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
la ringrazio per il suo gentile messaggio. Sono contento se le sono stato di aiuto. Auguro anche a lei le migliori cose.
Cordialmente
[#37]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Buonasera Dott. Di Rubbo.
Utilizzo da anni una personalissima "terapia" psicologica che consiste nell'andare a rileggere quanto scritto mesi o addirittura anni fa. Sia che si tratti di "lettere" scritte alla mia parte inconscia o mail inviate ad amici/amiche o professionisti, come nel Suo caso.
Questa "tecnica" mi consente di fare un'analisi, precisa anche nelle tempistiche, sui vari cambiamenti avvenuti nel modo di affrontare le situazioni o di verificare se certe somatizzazioni che accuso ogni tanto ancora oggi sono le stesse che mi preoccupavano mesi o anni fa.
Nel 99% dei casi è così e curiosamente spariscono esattamente con la stessa rapidità con cui sono comparse...
Così oggi ho deciso di rileggermi lo scambio di mail iniziato con Lei due anni fa.
Ed è stata una piacevole sorpresa valutare i profondi cambiamenti avvenuti nel mio modo di affrontare le situazioni da quel 13 gennaio 2014 in cui Le scrissi la prima volta ad oggi.
Il fatto stesso che l'ultima mail inviata risalga ormai ad un anno fa mi ha addirittura stupito.
In questo lasso di tempo i progressi sono continuati, seppur lentamente, consentendomi di eliminare, ovviamente con il benestare della Sua collega che mi segue da cinque anni, l'utilizzo dell'Efexor e di rimanere solo in "compagnia" della mia coperta di Linus, ovvero il caro Xanax da utilizzare solo al bisogno ( ben 6/7 gocce magari al mattino e raramente al pomeriggio ) e prima di andare a dormire ( 10/14 gocce a seconda dello stato di tensione ). Ho continuato, e continuerò sebbene le tempistiche si siano allungate di molto, la terapia cognitivo comportamentale. Decidere di utilizzarla è stata una delle migliori scelte che abbia fatto nella mia vita. Rimane solo un po' di ansia generalizzata che ogni tanto mi ricorda che il mio percorso di "rinascita" non è ancora terminato e mi mette nella condizione di far visita alla mia dottoressa di fiducia o al mio amico cardiologo, giusto per tranquillizzare l'amica ansia e fare in modo che si rimetta a dormire di nuovo... D'altra parte un pochino di ipocondria può essere di aiuto anche per far girare l'economia.. :-). Spero che il mio augurio per uno splendido 2015 a Lei e famiglia si sia avverato e le faccio lo stesso augurio per il 2016, ringraziandoLa ancora una volta per il Suo prezioso supporto psicofilosofico. Cordialissimi saluti e buona vita !
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
nel manifestarle il mio apprezzamento per le sue capacità di confrontarsi con gli aspetti disturbanti che provengono dalla nostra mente, contraccambio gli auguri ed auspico per lei le migliori cose nel futuro anno.
Cordialità
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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