Diagnosi disturbo di personalità

gentile medico ho 19 anni , e sto frequentando una terapia di indirizzo psicosintetico- psicologia della salute per curare un disturbo borderline. La mia domanda è la seguente: è possibile che nel campo della psicologia si possa fare una diagnosi errata? Io, ovviamente mi rendo conto che non sono la persona adatta per dare una forma di giudizio di questo tipo ma mi inquieta il fatto che mi sia stato diagnosticato nel giro di 3 o 4 sedute non avendo avuto il tempo giusto di giustificare alcuni comportamenti sbagliati come la paura dell'abbandono o della morte che io stesso ritenevo sbagliate e immotivate. Cosa che mi fa ipotizzare questo è che mi ero recato in un periodo di forte stress perché avevo letto su internet le varie sfaccettature dei vari disturbi e mi creda, chiunque di noi troverebbe qualcosa in comune con questi disturbi. Io appunto vorrei sapere se una visita psichiatrica potrebbe chiarirmi maggiormente le idee. Inoltre 3 anni fa di mia spontanea volontà mi ero recato da un'altra psicoterapeuta di tipo psicodinamico ed essendo minorenne riferiva tutto ai miei genitori ai quali diceva che non c'era niente di patologico. Io con questo non voglio farmi dire che non ho niente perché so che non è così ma vorrei far luce su una diagnosi secondo me fatta prima che io dicessi tutto e un po' affrettata chiedendovi un parere su questa situazione. Cosa poi che mi ha sconvolto ancora di più è che mi è stato detto che non ho bisogno di alcuna farmacoterapia che di solito, vedendo questi disturbi è più che consigliato. cordiali saluti
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
formulare una diagnosi significa identificare una serie di sintomi e di segni indicativi di un disturbo conosciuto.
Per fare questo può occorrere tanto o poco tempo in base a diverse variabili.
Spesso viene richiesto da fare la diagnosi addirittura al primo incontro, quindi 3-4 colloqui non sono necessariamente troppo pochi.
Tenga presente inoltre che una volta fatta la diagnosi, nulla vieta di rivederla e magari anche cambiarla (a volte è possibile l'errore, altre volte la situazione cambia).
Nell'ambito psicologico tutto ciò risulta ancora più complesso perché non esiste una singola classificazione diagnostica (la più utilizzata si chiama DSM). Quindi è anche possibile che lo stesso problema venga chiamato in modo differente da specialisti che seguono indirizzi differenti.
Rispetto alla terapia farmacologica, nei disturbi di personalità può essere utilizzata ma non è sempre necessaria. Ovviamente dipende dal contesto specifico.
Se continua ad avere dei dubbi, però, sarebbe opportuno consultare anche uno psichiatra che possa chiarirli.
Cordiali saluti,

Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat

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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
ma poi che differenza ci sarebbe tra i disturbi di personalità in adolescenza o in età adulta? Hanno una cura o sono tenuti a rimanere nell'individuo per tutta la vita? grazie mille comunque, quindi da uno psichiatra riuscirei a chiarirmi tutti i dubbi?
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
la differenza è che nell'adolescenza la personalità è ancora in evoluzione e non è ancora completamente strutturata come accade invece nell'adulto.
I disturbi della personalità non sono i normali tratti di carattere che contraddistinguono chiunque, bensì eccessi che determinano difficoltà e sofferenza all'interessato.
Quindi nell'adolescenza solitamente si attende prima di diagnosticare un disturbo che potrebbe evolversi in breve in molti modi diversi.
La visita dallo psichiatra non può toglierle qualunque dubbio, però potrebbe fornirle una conferma della diagnosi ed un parere sull'opportunità di affiancare l psicoterapia con dei farmaci (come chiedeva nel primo messaggio).
Cordiali saluti,
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