Trattamento farmacologico doc

Buongiorno, soffro di disturbo ossessivo compulsivo (oggi riguardante sostanzialmente il controllo) dall'età di sedici anni circa.
Il disturbo è stato riscontrato da uno pscichiatra quasi due anni fa, quando iniziò a essere rilevante in termini di tempo e sforzi quoptidiani.Sono attualmente in cura sia con trattamento farmacologico con sertralina 200 mg/die da circa un anno e nove mesi, sia con psicoterapia cognitivo comportamentale dallo stesso periodo di tempo.
Da circa tre mesi il beneficio che mi sembrava avere grazie al farmaco è andato scemando, tanto che secondo lo psicoterapeuta era diventato difficile sostenere la psicoterapia con esercizi relativi all'esposizione al fattore ansiogeno, interrompendo così questa pratica pur continuando i colloqui per approfondire tematiche riguardanti la mia personalità.Ho quindi consultato in questi giorni lo psichiatra per esporre il problema relativo al farmaco.Egli ha deciso così di sospendere gradualmente la sertrealina per iniziare ad assumere (a dosi crescenti nel tempo) la venlafaxina.Mi sono informato e nutrendo qualche perplessità sulla decisione presa a riguardo ho deciso di chiedere un parere in questa sede.
Ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La venlafaxina non ha propriamente indicazione nel DOC, sebbene abbia allo stato attuale una riduzione di efficacia del trattamento con sertralina sempre che non sia stata sostituita con il prodotto generico.

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Nel mio caso non ho specificato che vi è presenza anche di una leggera forma depressiva ed in alcuni contesti di fobia sociale, con rari espisodi di attacchi di panico senza agorafobia.
Purtroppo sappiamo che, allo stato attuale, una soluzione ottima a livello generale per la cura del DOC non è conosciuta; il percorso si presenta soggettivo ed incerto relativamente a benefici, tempi ed alternative di trattamento.
La venlafaxina come detto sopra, non ha propriamente indicazione nel DOC anche se, da studi aperti, risulta che, in casi di resistenti, possa dare una risposta positiva.
So che spesso quando un farmaco appartenente al gruppo degli SSRI non da beneficio o causa effetti indesiderati viene sostituito con un altro facente parte sempre dello stesso gruppo.Per qualcuno però questa via sembra risultare dispendiosa in termini di tempo essendo i vari SSRI simili tra loro, preferendo così un approccio più diretto verso un' altra tipologia.
Quindi la mia perplessità riguarda il fatto di passare direttamente alla venlafaxina senza prima provare un altro SSRI oppure cambiando con clomipramina.
Cordialmente.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non vi sono indicazioni di trattamento per il DOC.

Si può passare ad un farmaco anche non SSRI senza dover necessariamente passare per un altro SSRI ed, oltretutto, non ha specificato il dosaggio di venlafaxina a cui sarebbe fatto il cambio e, quindi, teoricamente, anche a dosaggio SSRI.

Non mi è ben chiaro il suo dubbio, visto che comunque la scelta finale resta del prescrittore che la visita direttamente.