Venlafaxina-duloxetina,aiutatemi.

Raccontare la mia storia non è facile nè breve,vedrò di essere preciso e breve.
Sono stato adottato all'età di 9 mesi,uno psicoterapeuta con cui intrapresi la terapia di training autogeno,disse che è stata la fonte dei miei problemi ansioso depressivi correlata probabilmente ad un pessimo svezzamento.
Ho avuto il primo grave attacco di panico a 12 anni,e vissi un anno della mia adolescenza con un grave senso di angoscia,ma non presi alcun farmaco nè i miei mi portarono da qualche esperto.
Ho avuto poi altri fastidi a livello ansioso gestibili,fino al 2003,quando iniziai ad avere prima dei fastidiosissimi dolori allo stomaco (reflusso gastroesofageo dopo manometria) e l'incapacità di mangiare con la gente,nonchè l'anno dopo vera e propria ansia al momento del mangiare.
Dimentico col dire che da diverso tempo ho una tensione muscolare a gambe soprattutto e schiena notevole.
Dopo una miriade di farmaci cambiati iniziai a vedere la luce.Dal 14 settembre 2004 prendo Efexor 75 R.p.,da giugno 2005 lo prendo a giorni alterni,ho provato a scalarlo per sospenderlo ma mi sentivo peggio.
Assieme all'efexor prendo rivotril 0.5,scalato nel tempo da 2 mg fino a 0.5,che prendo da 3 anni.
In sostanza il problema del mangiare in pubblico è gestibile,capita prenda al limite uno xanax ogni morte di Papa,ma la tensione muscolare è allarmante,sogno molto,alla mattina sono un cadavere,non ho energia e soffro di bruxismo.
Il mio psichiatra di fiducia mi propose già a marzo 2006 di provare con xeristar,ma non ne ebbi il coraggio dopo esser stato malissimo con altri farmaci prima dell'Efexor.
A questo punto sarei anche disposto a provarlo,ma lui dice che prima riprovi a prendere l'Efexor tutti i giorni.
Che mi dite in merito?Io sono estremamente convinto che la duloxetina sia più indicata per i miei disturbi,anzichè un Efexor che forse ha già dato quanto poteva.
Ringraziandovi sin d'ora porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Gentile utente,

il dosaggio di Efexor a giorni alterni potrebbe non essere realmente efficace sulla sua sintomatologia.
Pertanto, sarebbe certamente opportuno assumerlo tutti i giorni.
Cio' anche in virtu' della eventuale variazione di trattamento che non potra' essere sostenuto a giorni alterni per la diversa composizione molecolare del farmaco.

https://wa.me/3908251881139
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dopo
Utente
Utente
Infatti Xeristar nell'eventualità lo prenderei inizialmente 30mg die per poi passare dopo alcuni giorni alla dose normale di 60mg,sempre ogni giorno.
Avevo già provato,tempo fa,a riprendere l'Efexor tutti i giorni,ma già al quarto non mi sentivo bene,con un'innalzamento dell'ansia.
Lasciai perdere e tornai a prenderlo a giorni alterni.
Aggiungerei che vado già da tempo da un'omeopata che mi prescrive esclusivamente prodotti della Unda,e francamente non ho mai capito se di fatto l'omeopatia sia un mero effetto placebo o qualcosa dia.
Volevo però capire meglio,nel senso che mi pare che lo Xeristar funzioni meglio per i disturbi psicosomatici come i miei.Non so se essendo anche un inibitore della noradrenalina possa in qualche modo accentuare i disturbi ansiosi (un effetto collaterale diffuso è l'insonnia),di fatto io sarei tentato a cambiar farmaco,ma sono una persona timorosa dato che con altri farmaci presi son stato malissimo e pur stando non bene ora mi concedo il lusso di fumare qualche sigaretta e di bere alcoolici non avendo mai effetti collaterali,se non un indubbio maggior lavoro del fegato.
In sostanza volevo capire cosa avrebbe di più la duloxetina della venlafaxina a livello pratico e se essendo io già una persona che ha assunto antidepressivi per diverso tempo possa in qualche modo essere più abituato all'assunzione di questo eventuale nuovo farmaco quale lo Xeristar.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
A lvello pratico la duloxetina è attiva sulla noradrenalina anche a dose bassa, mentre vnfx lo è ma a dose medio-alta, quindi a bassa dose somiglia ad altri ssri. Altra cosa è che vnfx è in commercio da più tempo quindi è meglio conosciuto. Il rssto è solo una prova, che non le pregiudica l'opzione di ritornare a efexor se non dovesse andar bene

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#4]
dopo
Utente
Utente
Purtroppo il problema maggiore per la cura delle patologie mentali è che lo stesso problema può esser visto sotto diversi punti di vista e francamente io mi sento un naufrago in mezzo al mare.
Da lunedì ho deciso che proverò a prendere l'Efexor 75 r.p. tutti i giorni,vedremo che accade.
Il mio fastidio maggiore è che la mattina mi sveglio come se mi avessero preso a botte,con una stanchezza notevole,e le gambe davvero dure e rigide,anche la zona lombare ne è interessata;quadro questo che la sera va migliorando.
Forse bisognerebbe conoscere meglio la mia situazione,peggiorata credo da una situazione lavorativa in cui non ho quasi mai lo spirito di far nulla,trovandomi in una situazione da me non scelta,situazione peggiorata dalla stanchezza in cui mi ritrovo (non si capisce quale sia la causa e quale l'effetto).
Di fatto ho provato anche ad andare da una psicoterapeuta ma il mio malessere persisteva;il training autogeno non ho lo spirito di scarificio per farlo,l'omeopatia che secondo una mia amica è l'unico vero grande aiuto devo ancora capire se valga qualcosa o sia solo acqua fresca per problemi di un certo peso che non siano un banale herpes.
Un cardiologo per il mio mal di gambe mi consigliò il requip,mentre mi feci visitare anche da un medico che scartò la fibromialgia e mi prescrisse se non ricordo male un antiparkinson e un antidolorifico,ma il mio psichiatra non appoggiò questa visione.
Un casino,di fatto io continuo a star male.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Vede, ci sono disturbi che guariscono da soli (tipo l'herpes) in cui tutti i rimedi sono miracolosi. E disturbi come il suo che possono passare ma tendono a lasciar tracce o a divenire intermittenti o con un fondo attenuato ma persistente. Per questo si curano.
La comprensione del cervello è limitata, le scuole di pensiero poco importanto, l'importante è cosa sappiamo di come si curano i disturbi, per quanto riguarda le teorie sul perché ognuno produca pure la sua. Le teorie in cui il cervello guarisce da sé rafforzandosi attualmente non poggiano su alcuna conoscenza biologica su corrispettivi di tale funzione di autoguarigione, né spiegano perché questa funzione non si dovrebbe innescare automaticamente quando il cervello si ammala. Le sue energie sono già entrate in campo e lo fanno tuttora per reggere la situazione, fatto sta che oltre un certo limite il disturbo non è tamponabile e viene comunque fuori. Come in tutti gli organi e apparati.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Non ho ancora iniziato a riprendere l'Efexor tutti i giorni (come da settembre 2004 a maggio 2005).
Un pò per la paura di star peggio (ricordo che quando riprovai a prenderlo quotidianamente al quarto giorno ebbi nausea ed ero più ansioso,stordito,dovetti prendere uno xanax e continuai a giorni alterni).
Ho voluto fare un ultimo tentativo con l'omeopatia,Causticum Hahnemanni,prescrittomi dal solito omeopata,adatto ho letto anche per le distonie neurovegetative.
Non è cambiato nulla.
Certi giorni stò davvero male.
Non a livello umorale,ma fisicamente ho una tensione alle gambe pazzesca,anche alla schiena ma meno.
C'è sempre un senso di inquietudine,e fatico a concentrarmi.
Non capisco quale sia la causa e quale l'effetto.
Faccio una vita lavorativa dove svolgo il compitino ma mi sento un corpo estraneo,non essendo mai stato capace di prendere il toro per le corna (quindi il dubbio:la mia è una sorta di nevrosi o è questa depressione che mi porta a non essere tonico e con iniziativa??)
Ieri per esempio al mattino ho lavorato,ma al pomeriggio non ho fatto granchè,perdendo troppo tempo su internet.
E poi tanta tanta stanchezza.
La sera sono uscito come per cercare un qualche sollievo da qualche parte,sono stato da una ragazza con cui ho avuto un rapporto a pagamento,fumando qualche sigaretta e bevendo un paio di superalcoolici.
Stamattina sono un cadavere,ho una tensione muscolare pazzesca.
E' un vivere male.
Cosa ipotizzate di dire?
Vi ringrazio sin d'ora,non so più che fare.
[#7]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
comoprendo il disagio e la sofferenza che prova. Non comprendo la sua testardaggine a voler provare prima una terapia, poi a cambiarne la posologia, poi rivolgersi ad un omeopata, poi riprovare...etc. Forse fa tutto parte del suo problema. ad ogni modo credo che non si possano trovare soluzioni efficaci ascoltando troppe campane. Il mio consiglio è di affidarsi una volta per tutte ad uno specialista di fiducia con il quale intraprendere un percorso che preveda una terapia farmacologica mirata (non esiste solo venlafaxina e duloxetina) e un adeguato supporto psicoterapico (non esiste solo il training autogeno). Fin quando ascolterà ora ilsuo medico, ora l'amica, ora l'omeopata, e poi le sue paure non credo che le cose diventeranno più semplici per lei. In bocca al lupo

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Ha una terapia ma non si capisce perché prova a scalarla.
"E' convinto" che un farmaco sia meglio di quello cheprende (senza rispettarne la dose)
Prende prodotti tanto per seguire strade diverse da quelle che non sta percorrendo (perché ripeto si scala le medicine da solo).
Quindi sta girando intorno ad una (possibile) soluzione al problema, che non sapremmo mai giudicare perché non segue le prescrizioni, e non comprendo il senso pratico di ragionare su "altre" soluzioni per paure comprensibili ma non importanti.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Mi permetta di correggerla dottore,anche se mi pareva di essere stato chiaro nella descrizione della mia cronostoria e sulla terapia farmacologica.
1)Non ho mai provato a scalare di testa mia.E' stato il mio psichiatra a maggio-giugno 2005,vedendo che la situazione era migliorata,che propose di scalare nel modo "giorni alterni".Poi ad un certo punto provai a prenderlo,su sua iniziativa,un giorno sì e due no,per cercare di abbandonarlo definitivamente,ma non vi riuscii,stavo peggio,e tornai a prenderlo a giorni alternati.
2)E' una mia convinzione che lo Xeristar sia migliore dell'Effexor,anche con l'Efexor a dosi piene avevo comunque fastidi,sicuramente ero più tonico ed energico,ma avevo disturbi digestivi fastidiosi.
3)Non scalo le medicine da solo.
4)Ho voluto credere nell'omeopatia.Di fatto quando iniziai a prendere prodotti omeopatici,ma può anche essere che non sia dipeso da questo,sono riuscito a scalare piano piano il rivotril da 2 m sino a 0.5 mg.La paura di cambiare terapia o eventualmente modificarla (tornare con l'Efexor tutti i giorni) è dettata dal fatto che son stato malissimo con una serie molto lunga di psicofarmaci e anche quando provai a riprendere l'effexor tutti i giorni,su consiglio dello psichiatra,al quarto giorno stetti piuttosto male e non volli proseguire nel tentativo.
Chi è rimasto scottato più volte ha anche una certa paura.Come quella volta che presi lo triptizol e mi svegliai di notte con una vampata di calore pazzesca,tachicardia che non riuscii a fermare neanche col tranquirit e talmente tanta ansia e tremore che mancò un filò che i miei mi portarono al pronto soccorso.
E' più chiaro ora?
5)A mio avviso ho comunque una situazione ansioso depressiva presente.Però ieri ho fatto una scoperta che mi fa pensare.Ho lavorato fuori in cantiere,piuttosto di stare in ufficio e "subire" la giornata.Fisicamente mi strema perchè già di mio mi alzo con una tensione muscolare pazzesca.Però ieri,che ho adoperato l'autogrù,mi son sentito gratificato,ho passato piacevolmente la giornata e ieri sera ero molto meno ansioso,e meno stanco di martedì sera che ero nervoso,preoccupato,angosciato.
[#10]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248

"Dopo una miriade di farmaci cambiati iniziai a vedere la luce.Dal 14 settembre 2004 prendo Efexor 75 R.p.,da giugno 2005 lo prendo a giorni alterni,ho provato a scalarlo per sospenderlo ma mi sentivo peggio."
Da questa frase supponevo che volesse dire di aver provato di sua iniziativa.
Scalare il rivotril da 2 mg a 0,5 mg "piano piano" le assicuro che è un'impresa alla portata di chiunque. In ogni caso, non si fanno le terapie perché "ci si vuole credere". E' bene non credere proprio a niente. Del medico ci si fida come ci si fida di un qualunque professionista che gestisce una conoscenza che noi non abbiamo. Naturalmente può sbagliare, non intendersene molto, o non avere le idee chiare sul piano strategico. Il paziente sa comunque come sta e come è stato nei vari periodi.
Il fatto che con vari antidepressivi possa avere iniziale peggioramento dell'ansia è possibile, ma è una situazione gestibile con opportuni accorgimenti farmacologici.
[#11]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio della sua disponibilità.
Devo ancora iniziare a prendere l'efexor tutti i giorni (su consiglio del mio psichiatra) in quanto per paura potessero elevarsi certi valori, quali per esempio l'MVC (volume globulare medio) dato che domani ho la visita per il rinnovo della patente, stò tirando avanti così.
Ho fatto comunque degli esami di controllo compreso il cdt ed erano perfetti.
Il quadro presente continua ad essere di una persona stanca,con poca forza fisica,con una tensione agli arti soprattutto,e anche a braccia e schiena non indifferente.
Se mi tocco sotto i polpacci con pollice ed indice provo un forte dolore.
A far le scale è una tragedia.
Da ieri sera tra l'altro mi sono iniziati dei fastidi alla parte bassa del ventre,come se avessi gli addominali contratti e dificoltà digestive.
Talvolta penso se non sia il caso di fare delle analisi approppriate per fare una cura mirata (elettromiografia) altre penso a malattie gravi,il mio mal di gambe dura da 7 anni...forse lei mi dirà di provare con l'efexor tutti i giorni e da lì vedere poi cosa accade...
[#12]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Gentile utente,

ma se lei perpetra nell'errore di assumere un farmaco sottodosato non puo' certo aspettarsi dei miglioramenti.

Deve seguire i consigli del suo psichiatra altrimenti l'assunzione del farmaco in questo modo comporta solo la maggiore presenza di effetti collaterali.
[#13]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

lei purtroppo fa ragionamenti sui farmaci e i parametri corporei che non hanno senso e continua per motivi inspiegabili a non considerare il suo psichiatra come colui che le indica cosa fare.
[#14]
dopo
Utente
Utente
Io credo ci siano 2 aspetti fondamentali sul perchè non abbia ancora oggi iniziato a prendere la terapia completa,anzi 3.
1.Ho vissuto un disagio di cui non vi è idea di quanto limiti la vita sociale come l'incapacità di mangiare in pubblico che è molto più limitante dei fastidi che ho ora,per cui c'è una sorta di accontentarsi di vivere con dei malesseri.
2.La miriade di psicofarmaci presi mi ha dato la maggior parte delle volte un mare di fastidi.Efexor lo riprovai già a prendere 2 anni fa a dosi piene ed il terzo giorno ebbi nausea ed innalzamento dell'ansia,dacchè sospesi,per riprenderlo a giorni alterni.
Comunque a dosi piene mi "risanò" il problema di questa sorta di fobia sociale,ma la stanchezza alle gambe e fastidi digestivi continuavano.
3.Di fronte ad un cambiamento,e nella fattispecie farmaceutico,c'è una sorta di paura.Quando iniziai con l'Efexor ad Ottobre 2004 per 4 settimane fu davvero critica,ma era un'ultima spiaggia.Ora ho paura che il mutamento della posologia o un nuovo farmaco eventuale (Xeristar) mi mettano nella condizione che occorra un mese di assestamento mettendomi in crisi dal lato relazionale,nel senso che proprio ora che c'è la reale possibilità di riprendere un rapporto affettivo finito mi seccherebbe altamente ritirarmi per dare,giustamente o no,priorità alla mia situazione fastidiosa ma non grave.
Credo comunque che la mia sia una situzione di fibromialgia,c'è poco da fare,proprio per la condizione di incapacità di dare una svolta a questa vita e convivere con dei fastidi.Ora mangio con la gente,ma mi tormenta la tensione muscolare a gambe e schiena,sembra che di notte venga bastonato e al mattino è come se non avessi dormito un accidenti e abbia una corda che mi leghi al letto perchè non ho la forza di alzarmi...i problemi digestivi non sono spariti,e col caldo e dopo essermi alzato avverto un miglioramento,per questo credo che questa sorta di quadro ansioso depressivo sia una conseguenza della fibromialgia.
Ma non c'è un diamine di esame al di là di tastare i tigger points perchè una possa capire se è fibromialgico o meno??!!I primi fastidi alle gambe ho iniziato ad avvertirli nel 1998!
[#15]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Il motivo fondamentale per cui non ha iniziato la terapia è che vuole sapere se è quella giusta. Non è una domanda sensata. Sarebbe bene che decidesse se ha fiducia nel suo medico o no, altrimenti non le è utile un rapporto terapeutico in cui non segue le indicazioni.
Tutte le altre considerazioni che lei fa mi sembrano giustissime e allo stesso tempo però poco centrate, perché ovviamente nell'intento del suo curante ci sarà quello di risolvere i suoi sintomi tramite la terapia.
[#16]
dopo
Utente
Utente
Stamattina sono andato in ospedale per fare degli esami,che nulla hanno a che vedere con la mia sintomatologia,(un tampone uretrale e anche la flussometria,a mio avviso il secondo,assieme anche ad un'ecografia vescicale fatti per niente)per dei fastidi che ho durante l'eiaculazione (ho fatto una visita da un andrologo).
Mentre camminavo mi rendevo conto che questi sono dei fastidi in più,ma molto minori rispetto ai fastidi di ogni giorno,ed io continuo a sopportare e a tirare avanti.
Lo ammetto c'è una paura di iniziare anche a prendere l'efexor tutti i giorni,già dando per scontato che si innalzerà l'ansia e altri diversi sintomi fastidiosi,come già capitato,e quindi la paura di non star bene di fronte a prossimi appuntamenti quali cene o pranzi.
E' come se per iniziare dovessi avere tipo 2-3 settimane in cui evitare vita sociale fintantochè la terapia non si stabilizza.
Ad ogni modo secondo voi se uno presenta stì sintomi:si alza stanco con tensione agli arti (soprattutto ai polpacci);stamattina facevo quasi fatica a star dietro a mia mamma che ha 61 anni camminando per l'ospedale!Mangio e dopo mangiato ho preso sonno guardando la tivù,mi sono alzato che avevo una stanchezza incredibile,sia fisica che agli arti e male allo stomaco,come se fossi impaccato...son qui in ufficio in scrivania che non stò facendo nulla al lavoro se non chattare con qualche amico in facebook e ho tensione alle scapole,tant'è che più tardi alle 17.30 vado a farmi fare un massaggio e di solito mi da sempre una sensazione di beneficio l'essere massaggiato come se impastassero la farina.
Non sarebbe sensato visto stò male che ho da anni alle gambe (primi episodi 1998) una elettromiografia?
Che sia fibromialgia la mia?Oppure depressione mascherata o ansia somatizzata?
[#17]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Gentile utente,

lei ha gia' postato in altra forma le sue domande, le e' stato risposto piu' volte che iniziare il trattamento sarebbe stata una possibile soluzione, invece lei continua sempre con la stessa storia.

Oramai sono passati piu' di due mesi da quando ha fatto la sua richiesta a quest'ora sarebbero gia' passati gli eventuali effetti avversi ed ora starebbe bene.
[#18]
dopo
Utente
Utente
Non ha tutti i torti.
Purtroppo solo provando si può vedere qual'è la mia risposta.
Comunque quando prendevo efexor tutti i giorni non è che stessi molto meglio,in quanto ebbi dopo 3 mesi di assunzione un innalzamento tale dell'ansia da dover prendere 4 mg di rivotril al giorno e anche 1/4 di pastiglia di largactil.
Poi smisi col largactil e portai il rivotril a 1 mg (ora è 0.5 die).
Le gambe mi facevano comunque male (meno di addesso) e lo stomaco mi dava lo stesso fastidi.
In sostanza credo poco possa cambiarmi la situazione.
[#19]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

o si regola in base alle risposte, o ad ogni risposta chiude dicendo "ho capito" e poi ricomincia con altri dettagli e considerazioni a questo punto inutili.
[#20]
dopo
Utente
Utente
Scusi ma trattandosi di un forum ed essendo in piena democrazia uno può esprimere ciò che crede,sempre nel rispetto delle persone e delle opinioni altrui.
Al di là di quello che potete pensare e del mio essere fastidiso o paranoico se aggiungo di volta in volta qualche particolare è per essere il più preciso ed esauriente possibile.
Sarebbe troppo facile,lo so,ma se avessi la certezza che tal farmaco fosse la risoluzione dei miei problemi e gli effetti collaterali sarebbero pari a quelli di un antibiotico lo prenderei domattina!
[#21]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Gentile utente,

non si tratta di un forum, ma di un servizio di consulenza, in cui una volta fornite le risposte dovute necessariamente i risvolti e le altre considerazioni devono proseguire all'interno di uno studio di visita, per garantire che realmente lei sia seguito dal medico consigliato piuttosto che continuare a rimuginare sulle sue problematiche.

Diversamente non e' possibile fornirle un aiuto differente.


[#22]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
a rinforzo di quanto già espresso dai colleghi credo che difficilmente riuscirà a trovare esaurienti risposte on line su un problema come il suo così complesso.
Il consiglio che ritengo utile ribadire è di proseguire il trattamento (oltre che nel manifestare le perplessità) con lo psichiatra attualmente di riferimento.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#23]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

è lei a non dover dare per scontato che noi NON capiamo la sua situazione, questo voler essere sicuro di ogni dettaglio è la prima cosa che si nota, e NON è utile. Più informazioni ha, meno capisce cosa fare. E' inutile che inserisca una miriade di diagnosi, sembra che la cosa che le preme sia discutere e non trovare una soluzione: se così non è (ovviamente) si renda conto che questo suo dettagliare e tentennare non sono un modo per fare la scelta giusta.
[#24]
dopo
Utente
Utente
Reputo il mio psichiatra di fiducia una persona in gamba e ancor di più disponibilissima.
A parte gli incontri che facciamo,ora molto rari in quanto la terapia non cambia da tempo,ci si sente anche telefonicamente e anche via e mail.
Questa è stata la sua risposta:
Trovo che la sua situazione sia tornata ad essere problematica, pur non essendo ai livelli di qualche anno fa.
Ha usato più di una modalità di cura senza il beneficio che si vorrebbe.
Da oltre un anno stiamo tentennando con l'assunzione di un antidepresivo o l'altro.
Se mi consente di essere sincero devo dire che non andremmo molto avanti ne in un modo ne in un altro. Un pò meglio? Forse si, ma quanto?
Non intendo insistere su questa via.
La psicoterapia: si è sottoposto per lunghi periodi coscienziosamente. Ma i risultati sono pochi.
L'omeopatia è stata lungamente usata e con persone capaci e anche qui non ha portato beneficio.
Sono francamente in difficoltà e debito di consigli.
Io personalmente ho un grande interesse per la medicina antroposofica che deriva dal fato che mi sembra più completa ed efficace delle altre. Ma non desidero fare propaganda e le propongo di pensarci.
In base alle mie problematiche,e all'essere considerato forse "un malato immaginario" sono convinto di essere fibromialgico.
Troppo sintomatico:ho dolori ai polapacci e alle gambe da non riuscire a far le scale,tensione alla schiena,colite...ho deciso di comune accordo di sottopormi ad una visita specialistica e poi di vedere il da farsi.
Ho scartato un medico,che chiede 350 Euro per un colloquio di 10 minuti,per di più chiedendo ad una paziente vista alla quarta volta se si conoscessero (!!) e ho preso appuntamento a Milano.
Il problema è che la prima data utile è il 23 dicembre.
Purtroppo,e son convinto che in parte incida anche il tempo,stò peggio di qualche settimana fa in quanto a male agli arti e a mal di stomaco.
Dovrei trovare il coraggio di provare a mio avviso con lo Xeristar,costi quel che costi.
[#25]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Lei ha preso un appuntamento con uno psichiatra. Tenga conto che esistono anche i centri pubblici, in cui può non trovarsi bene ma non spende più di tanto.

Per il resto non va bene annunciare proprie decisioni, che le sconsiglio di prendere in autonomia, come già ripetuto, in base a sue convinzioni che ovviamente non possono avere peso. Quindi non dovrebbe trovare nessun coraggio di provare alcuna cosa da solo.
[#26]
dopo
Utente
Utente
L'appuntamento che ho preso per il 23 dicembre,in comune accordo col mio psichiatra di fiducia,è col dottor Giancarlo Sarzi Puttini,primario dell'ospedale Luigi Sacco in reumatologia.
Ne ho parlato oggi col mio psichiatra,e dice di attendere il verdetto del reumatologo ed eventuali analisi specifiche.
Una volta che il quadro sarà nitido da lì si attuerà la terapia più adatta;mi ha consigliato,per ora,di tener duro coi miei fastidi,che sono invalidanti ma gestibili.
[#27]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Appunto.
[#28]
dopo
Utente
Utente
Il consulto evince una fibromialgia sfumata,che però dai miei racconti rivela una vita vissuta senza obiettivo alcuno.
La terapia propostami è di Xeristar 60 mg die ed eventualmente da come sarebbero andate le cose avrei introdotto il Lyrica.
Ora vorrei che fosse ben chiara una cosa,e non vorrei passare per il solito paranoico,ma mi baso su fatti concreti,su dati oggettivi.
Mi spiego e vorrei una risposta sensata a proposito.
Ho sempre avuto un pessimo rapporto coi farmaci,una sorta di ipocondria.
Non ne so bene il motivo,forse perchè quando avevo 12 anni dopo alcune ore dall'assunzione di neocibalgina mi gonfiarono le labbra ed un occhio e fui fortunato che non furono interessate le vie aeree.
Ogni qualvolta è spesso un dramma quando devo assumere un farmaco ma la situazione è migliorata.
Ho assunto antidepressivi che mi fecero star malissimo e vomitare (come non ricordare il Lantanon o il Trittico),nel 2004 al mare quando prendevo Risperdal a bassi dosaggi e poi il Neurontin non riuscivo a stare sotto il sole,il tutto accompagnato dal problema più debilitante che era al tempo di non riuscire a mangiare in pubblico.
Con l'efexor dopo un inizio di sofferenza (quante notte insonni) ebbi i primi risultati.
Vedete anche l'altro giorno che in ospedale per dei miei problemi mi fecero un'iniezione di Toradol tuttò andò bene,presi una quindicina di gocce la sera prima di coricarmi e mi prese un attacco di panico.
Il deltacortene vista la mia ansia incandescente fu preferito non somministrarmelo (ansia che si è elevata per una complicanza ad una semplice rimozione di una marisca,ora tornata ai livelli di guardia).
I miei problemi attuali sono stanchezza,gambe rigide,mal di schiena,mancanza di energia,un rottame,ma in un modo o nell'altro faccio una vita quasi normale (era ben più debilitante l'incapacità di mangiare in pubblico).
Di norma d'estate poi c'è ancora un venti per cento di miglioramento.
Il fatto è questo,ma non è incapacità di scegliere,è reale paura o perplessità!
L'idea di prendere l'efexor tutti i giorni e vedere che succede non mi spaventerebbe;anche perchè vivadio posso permettermi di "vivere",nel senso di fumare qualche sigaretta,bere qualche bicchiere,raggiungere l'orgasmo,prendere il sole...mi accontenterei di stare ad un ottanta per cento di bene per il resto della mia vita.
Xeristar non lo conosco.Strada nuova,dubbi,potrò bere qualche alcoolico,fumare,raggiungere l'orgasmo,stare sotto il sole e non passare uno schifo d'estate come nel 2004?Riuscirò a dormire?Quanto cavolo può farmi star meglio dell'Efexor??
Io in sostanza non voglio star peggio di quello che già stò vista l'esperienza negativa con diversi farmaci già provati.
E' un bel dilemma.So che uno potrebbe dirmi "Prova,al limite fai sempre a tempo a tornare indietro",ma qui si tratterebbe di provare,almenochè non vi siano reazioni allergiche o intollerabilità,almeno un mese...che diamine faccio??
[#29]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Gentile utente,

la possibilita' o meno di introdurre un trattamento farmacologico e' un atto medico della cui responsabilita' e' investito il suo curante.

Per questi motivi non puo' delegare a noi la scelta di doverle consigliare o meno di assumere il suo trattamento prescritto.

Deve decidere se seguire o meno le indicazioni di chi la sta curando, medici ai quali si rivolge per ottenere delle risposte ai suoi mali.

Parli con il suo psichiatra, ma non entri nelle solite domande ossessive shakespeariane, perche' a quelle non c'e' risposta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

la prescrizione di un farmaco è compito del medico.
Seguire la prescrizione è una libera scelta della persona.
Non può porre ad un medico la domanda "che faccio ?". Neanche ad un medico reale in carne e ossa ha senso porre questa domanda.
Le esperienze negative avute con le medicine sono in parte effetti collaterali in parte reazioni legate alla suscettibilità ansiosa. Le persone con panico, per esempio, nei primi tempi che fanno le cure continuano ad avere il panico, a volte stanno anche peggio, per poi stare bene alla fine. C'è scritto anche sui foglietti.
Se vuole orientarsi leggendo il foglietto illustrativo, l può fare ma è inutile porre la domanda "che faccio ?".
[#31]
dopo
Utente
Utente
Iniziato stamattina con lo Xeristar (Cymbalta) da 30 mg per poi passare fra una settimana a quello da 60 mg.
E' da moltissimo che ero insicuro o meno di iniziare questa terapia,alla fine mi sono buttato,ma sono poco convinto e ho paura.
Paura di star peggio,paura di star male,paura di non riuscire più a fare una vita quasi normale,fatta anche di molti vizi (qualche alcoolico e superalcoolico,7-8 sigarette al giorno,perchè no, del sesso anche occasionale)...
E' da ottobre 2004 che prendo Efexor 75 R.P. e da maggio 2005 lo psichiatra ha voluto che lo prendessi a giorni alterni con l'intento poi di scalarlo e toglierlo (impresa mai riuscita).
La mia vita sociale,anzi il mio problema clou se n'è andato dopo che iniziai con Efexor (incapacità di mangiare in pubblico) e 4 anni fa a quest'ora quando lo prendevo tutti i giorni ero davvero attivo e mai stanco.
Il mio problema è solo uno,e talvolta debilitante:sono sempre a pezzi al mattino,ho tensione alle gambe ed alla schiena,talvolta ho digestione lenta e mal di stomaco.
Da qui l'idea del mio psichiatra di provare con Xeristar perchè più adatto (pare) alle somatizzazioni d'ansia.
Io ho paura,con l'idea che forse aveva più senso riprendere l'Efexor tutti i giorni.
Paura di non riuscire come leggo su svariate esperienze a non riuscire ad avere un orgasmo.
Oramai ho preso questa strada,additato da tutti che non so mai scegliere,ho preso il coraggio.
Speriamo bene.
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dopo
Utente
Utente
Prendo lo xeristar da 12 giorni,e debbo dire che non ho avuto effetti collterali gravi,l'unico,fastidioso,è che il sonno è ridotto a 5 ore a notte e pare non riposante,e la rigidità muscolare e la stanchezza sono aumentate;
da quanto ha appreso il mio psichiatra di fiducia denota comunque uno stato ansioso elevato,con episodi di sudorazione,sebbene diminuita da quando sono passato dalla compressa da 30 a quella da 60mg.
Mi ha proposto di prendere il rivotril da 1 mg anzichè da 0.5 mg (alla sera anzichè al mattino) e al mattino prendere 50 mg di atenololo,che è una betabloccante,non ho ben capito con che finalità a bassi dosaggi...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Lei è farmacologo ? Può ragionare sul dosaggio di un farmaco ? Perché non segue il suo psichiatra e gli dà un minimo di fiducia ?
Uno stato ansioso elevato dopo 12 giorni di terapia non vedo cosa abbia di strano, lei si cura per l'ansia elevata. E' il medico che cerca di venire incontro all'ansia del momento proponendole rimedi tempornaei.
Lei invece vedo che continua a rimbalzare qui la telecronaca della terapia, come se volesse di giorno in giorno discutere come sta. Questo non è utile, anzi è disutile.
[#34]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Pacini,
probabilmente è un mio difetto o limite,direi che ho un continuo bisogno di rassicurazioni...detto questo mi sono attenuto alle descrizioni dello psichiatra,che stà curando una somatizzazione d'ansia,volevo solo capire il perchè di un farmaco che ho visto essere un betabloccante,tutto qui.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Ripeto lei è un farmacologo ? Se non sa a cosa serve un farmaco in una malattia, le sembra una cosa strana ? E' il medico che deve sapere queste cose. E dal momento che questa perplessità la può esprimere al medico stesso quando glielo prescrive, le avrà dato una risposta.
[#36]
dopo
Utente
Utente
Ho avuto spiegazione dal mio psichiatra di fiducia sulla funzionalità dell'atenololo e da lunedì inizierò a prenderlo.
Prendo lo xeristar 60 mg da 18 giorni preceduti da 6 giorni con la dose da 30 mg,qualche effetto collaterale stà iniziando ora (non sempre raggiungo l'orgasmo e ho notato stitichezza e feci dure),ma lo stato che non migliora è la tensione debilitante a gambe e braccia del mattino,mentre alla sera va decisamente meglio.
Può essere un effetto collaterale del farmaco?Questo fastidio veramente non ne vuol sapere di andarsene.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Vedo che continua con la cronaca giorno per giorno della terapia, cosa inutile.
[#38]
dopo
Utente
Utente
La veda come vuole dottor Pacini,io continuo a star male,sto seguendo alla lettera le indicazioni del mio psichiatra,sto solo temporeggiando com'è mia abitudine per la paura degli effetti collaterali del nuovo farmaco (atenololo).
Io continuo a non capire una cosa,pur conoscendo il mio psichiatra la mia storia;continuo ad avere le gambe rigidissime,anche le braccia e la schiena seppur in maniera minore e sono maledettamente stanco e il sonno è sempre NON riposante...scusi se veramente sono dubbioso sul mio futuro,io da profano ho come l'idea che questa sia sindrome delle gambe senza riposo,visto il sonno malato...non è bello dire alla propria patner conosciuta da poco "non ce la faccio ad uscire" dalla rigidità alle gambe e dalla fiacchezza e quindi se permette scatta in me la domanda"che siano la strada e la cura giuste?"
[#39]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Può darsi di sì come di no. Ma secondo lei qualcuno di coloro che si mettono in mano ad un medico può stabilire se è la strada giusta ?
Il problema è che porsi questa domanda cento volte al giorno rende la cosa molto più difficile. Se il medico deve valutare la risposta ad un mese, perché preoccuparsi giorno per giorno ? So benissimo che la risposta è nella sua ansia, e allora la risposta alla sua ansia è la cura, che ci mette un po' a fare effetto, e può non essere quella giusta.
Questo vale per tutti i malati di tutte le malattie.
[#40]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta,vedremo come prosegue iniziando con l'etanololo e portando il rivotril ad 1 mg.
Mi creda che è davvero condurre una vita inquinata da acciacchi e fastidi.
Un caloroso saluto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Si ma per ora vedo che mantiene l'atteggiamento di chi deve convincere gli altri che sta male, il che è sintomo d'ansia, come se non si sentisse abbastanza "rassicurato" o "seguito" o "considerato seriamente". Questo può avere su chi la segue un effetto controproducente, cioè l'ansioso è convinto di fare bene a cercare rassicuraizone nel medico, ma può benissimo capitare che il medico percepisca questi atteggiamenti come segnali di sfiducia, di aspettative irrealistiche o di timori irrealistici che poi disturbano l'efficacia delle mosse del medico.
Lei si mostra terrorizzato e denuncia sintomi amplificandone la portata perché è spaventato, lui magari per sicurezza aggiunge un paio di sintomatici per tamponare i sintomi più "temuti" e lei allora ha paura di questi farmaci aggiunti e così diventa più complicato di prima (per lei), mentre cambia poco per la cura in sé.
Quindi adesso non vorrei che giorno per giorno stia a dire "oggi primi giorno di atenololo etc etc". Anche perché tanto qui non otterrebbe risposte indicative di cosa fare.
[#42]
dopo
Utente
Utente
Per la cronaca ho parlato oggi col mio psichiatra di fiducia.
L'atenololo lo presi un solo giorno ed ebbi un innalzamento dell'ansia,nausea e mancanza d'appetito tanto che una volta sospeso e ritornato a prendere il solo Xeristar e ed il rivotril la situazione è tornata alla normalità.
Di fatto dopo 6 g di Xeristar 30 mg e 30 giorni di xeristar da 60 mg non ho trovato nessun beneficio,ma anzi,come lui stesso ha ben riconosciuto sono maggiori gli effetti collaterali:più stanco,più tensione,sonno disturbato,stitichezza,calo della libido e non raggiungo l'orgasmo.
La decisione è stata di tornare all'Efexor,per ora ad un dosaggio di 37,5 mg giornalieri e risentirci.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
"E' da ottobre 2004 che prendo Efexor 75 R.P. e da maggio 2005 lo psichiatra ha voluto che lo prendessi a giorni alterni con l'intento poi di scalarlo e toglierlo (impresa mai riuscita).
La mia vita sociale,anzi il mio problema clou se n'è andato dopo che iniziai con Efexor (incapacità di mangiare in pubblico) e 4 anni fa a quest'ora quando lo prendevo tutti i giorni ero davvero attivo e mai stanco."

Se questo era il punto di partenza, più che altro c'è da chiedersi il perché di questa sostituzione. Lei stava bene con efexor, si decide di passare a cymbalta. Perché ? Perchè è appena uscito e si dice sia più adatto alle somatizzazioni: ma se lei stava bene con efexor dove stava il problema ?
[#44]
dopo
Utente
Utente
Lo chieda al mio psichiatra di fiducia,peraltro persona di cui mi fido.Forse vedendo che alla lunga prendendo un dosaggio di 75 mg a giorni alterni sarebbe stato più sensato tornare ad un dosaggio di 75 mg giornalieri.
Lo xeristar pare più adatto a chi soffre di somatizzazioni d'ansia,almeno così mi son tolto il peso di aver provato e non ho rimorsi nè rimpianti,so che non mi ha dato quanto ci aspettavamo ma almeno si è provato.
Ora mi auguro con l'Efexor di tornare a stare ad una scala vicina al bene.
[#45]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Me lo auguro anch'io per Lei. Anche perché ha avuto modo di vedere che non è soltanto il ritorno dei sintomi somatici, è anche proprio il ritorno di un'ansia martellante, di uno stato di preccoupazione.
[#46]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,non si preoccupi,non farò un aggiornamento continuo di come andrà la situazione.
Però oggi che ho preso l'Efexor r.p.da 37.5 mg dopo 36 giorni di Xeristar 60 mg mi sento le mani molto sudate e senso di vertigine,neanche passando dall'Efexor 75 mg allo Xeristar ebbi queste sensazioni fastidiose,condite da un leggero senso di nausea.
E' vero,il mio limite è di preoccuparmi troppo.
Prima mio papà chiedendomi dove volessi andare domani (in senso di cantiere,a volte capita debba uscire a fare il manovale nonostante la zero forza fisica che ho) gli ho risposto "da nessuna parte!"per il pensiero di star male o meglio,di stare un pò peggio degli altri giorni,come la paura di avere dell'ansia al momento del mangiare dato che già avverto un pò di nausea...non è questione di avere pochi attributi,è che quando scricchiolo poco o tanto che sia mi preoccupo troppo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Io mi chiederei perche' passare ad un sottodosaggio se il passaggio poteva essere fatto senza alcun problema anche a dosaggi normali?


Comunque 36 giorni di Xeristar secondo me non sono sufficienti a poter valutare una variazione, i giorni di trattamento dovrebbero raggiungere almeno la sesta settimana a dose piena e poi fare una rivalutazione.
[#48]
dopo
Utente
Utente
Il "cambio" è stato fatto perchè stavo peggio di prima quando usavo l'Efexor 75 a giorni alterni.Il mio psichiatra dal mio racconto si è reso conto che ero di più gli effetti collaterali (calo della libido,incapacità di raggiungere l'orgasmo,rigidità muscolare aumentata,sonno disturbato,stitichezza,maggior ansia) per cui è stata fatta questa scelta.
Credo che la sua sia una prova per vedere prendendo il 37.5 tutti i giorni dia un effetto diverso che non prima quando prendevo il 75 a giorni alterni,quindi vi era un "buco" tra una dose e l'altra.
[#49]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
La dose terapeutica resta 75mg giornalieri.

Lei resta sempre sottodosato.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Ma quel farmaco non funziona in maniera lineare dose-effetto. Dosi basse non producono effetti "doppi", quindi anche il successivo passaggio a duloxetina come equivalente in realtà non è così, è come cambiare tipo di farmaco.
In ogni caso continuo a capire poco: se la cura prima era da cambiare adesso perché la riprende esattamente come prima ? Giorni alterni o tutti i giorni cambia poco
[#51]
dopo
Utente
Utente
Ho parlato col mio psichiatra giorni fa,dopo aver voluto fare un'elettromiografia su alcuni punti della gamba sinistra,di cui non trovo il referto ma che in sostanza ha dato esito negativo.
Il mio psichiatra valutata la situazione trova come causa principale uno stato d'ansia,tant'è che mi ha voluto proporre un farmaco che non ricordo da aggiungere all'efexor 37.5 r.p. e al rivotril 0.5.
Come ho sempre fatto,e lui concorda sul mio agire,ho detto che preferisco aspettare dato che tra un mese andrò in ferie all'estero,da non dover trovarmi magari con effetti collaterali che potrebbero inizialmente darmi fastidi (vedi atenololo e altri presi in precedenza).
Mi ha detto che potrei alzare il rivotril.
Stamane l'ho sentito,visto che la mia tensione e spossatezza ha superato i limiti di guardia e sudo profusamente (non ho altri fastidi).
Gli ho detto che avrei voluto alzare l'efexor a 75 (farmaco che conosco) e portare il rovtril a 1 mg.
Poi però dubbioso sul mio stato di tensione ed irritabilità ho pensato che non fosse il farmaco stesso a procurarmi questi fastidi e lui ha sostenuto che provare a toglierlo per vedere come mi sarei trovato sarebbe stato fattibile,se sentivo questa necessità per poi tornare a riprenderlo subito anche alla dose di 75 mg Rp.
Ho paura di far pasticci,la mia idea sarebbe comunque,pensandoci bene di alzare la dose dell'Efexor,visto che anche il neurologo che mi ha letto il referto pensava così,visto che ritiene la venlafaxina un buon farmaco per alzare la soglia del dolore.
Se potete,potreste darmi un pò di chiarezza in merito?
Io sarei molto tentato anche a fare la prova del sonno,dato che dormo,ma di fatto sono comunque a pezzi al mattino e soffro di bruxismo.
[#52]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Il 15 aprile stava a 75 mg a giorni alterni, poi sarebbe passato a 37.5 tutti i giorni?

ma il motivo del sottodosaggio ha un razionale che mi e' sconosciuto?

Perche' procurare e provocare al paziente piu' effetti collaterali e poca risposta terapeutica?

[#53]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
"Gli ho detto che avrei voluto alzare l'efexor a 75 (farmaco che conosco) e portare il rovtril a 1 mg."

"Ho paura di far pasticci,la mia idea sarebbe comunque,pensandoci bene di alzare la dose dell'Efexor..."

Allora, intanto deve decidere se decidono gli altri oppure no, perché queste terapie in collaborazione con il medico sono paradossali. Lei dà suggerimenti sulla base di ragionamenti che non hanno senso perché lei sa come sta, ma non sa come gestire le medicine. Quindi efexor lei non lo conosce assolutamente, se non per le sue idee personali. Oltretutto non si capisce esattamente perché usare una medicina a dosi inefficaci. Mi sembra che si vada avanti girando in tondo per una serie di considerazioni che non producono adattamento delle cure.

Ha fatto elettromiografia su indicazione di chi e per quale sospetto clinico ?





[#54]
dopo
Utente
Utente
Il mio medico sa bene che sono sottodosato ma disse che anche col 75 r.p. non superò mai il guado...l'idea di passare dopo 9 mesi di cura a giorni alterni fu perchè la sua idea era di sospenderlo graduatamente...considera la situazione diversa da quella del 2004 dove l'aspetto dominante non era tanto la stanchezza ma l'incapacità di mangiare con la gente...l'idea di fare questo esame è stato mio dopochè uno fisiatra mi visitò la scorsa estate e prese in considerazione questa ipotesi,allora io vedendo che continuo a star male ho pensato di fare quest'esame se non altro per avere ancora più chiarezza e scartare un'ipotesi di patalogia vera e chiara...l'idea della prova del sonno la farei per lo stesso modo...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Gentile utente,

l'incapacita' a mangiare davanti ad altri rappresenta uno dei sintomi della fobia sociale trattabile con farmaci quali appunto efexor.

Se si continua ad immaginare di dover sospendere un trattamento pur persistendo o presentandosi sintomi specifici di patologia non si arriva da nessuna parte, ed infatti dopo questa stupenda idea di utilizzare il farmaco a giorni alterni lei e' di nuovo al punto di partenza.

Inoltre, va fatta una diagnosi differenziale anche per altre forme di patologia psichiatrica che possono presentarsi con questo sintomo e che necessitano di un trattamento diversificato.

Lei poi si fa balzare in mente una malsana idea di patologia e la accontentano per fare esami anche invasivi pur di capire che non c'e' nulla, ma tanto nulla si trovera'.

Decida da chi farsi seguire e prenda in considerazione le possibilita' come le vengono indicate e non di testa sua.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

E' completamente fuori strada. Se lei decide quali esami fare sono cose fatte a caso. L'ipotesi chiara non la vedo proprio. Lei ha già una terapia per una diagnosi, non per un'ipotesi, e continua a cercare altre ipotesi che evidentemente la convincano di più, orientandosi secondo delle sue impressioni non mediche.

Il medico sa che è sottodosato, e quindi lo riduce per sospenderlo ? Non ha il minimo senso questo.
Complessivamente direi che è una cura che non sembra procedere in nessun senso, e soprattutto si ha l'impressione che la guida sia costituita dall'idea di evitare che aumenti la sua ansia mentre la fa. Invece l'ansia spesso aumenta prima di scomparire, quindi se l'idea è che quando cambia la cura l'ansia deve ridursi da subito è sbagliata.
Secondo me converrebbe seguire una linea diversa.
[#57]
dopo
Utente
Utente
Io dico questo per essere il più preciso possibile:la fobia sociale del mangiare in pubblico è ora gestibilissima,quindi il problema non esiste quasi più;dire che è scomparso al 100% non è vero,ma siamo ad un 95%,quindi bene.
La mia tensione alle gambe e stanchezza fisica invece mi sta condizionando la vita sempre più.
Non ho ansia,attacchi di panico o cose del genere,solo tensione agli arti inferiori principalmente,gambe dure,e anche la schiena è contratta,pure le braccia...non ho la forza nemmeno di andare in bicicletta...
Il fatto è che quasi nessuno mi ha dato la stessa risposta quanto ai farmaci...io forse ho sbagliato perchè ho sentito anche altri pareri (un reumatologo mi prescrisse il sirdalud e un altro farmaco di cui non ricordo il nome),un altro reumatologo lo Xeristar ed eventualmente da aggiungere la Lyrica,ma ho sempre tenuto il mio psichiatra di fiducia come guida...abbiamo (ho) provato lo xeristar per 36 giorni ma non ho avuto gran benefici...non so più che fare,a stò punto agisco di testa mia e provo a prendere l'efexor 75 tutti i giorni e stò a vedere come procede...il reumatologo parlò di fibromialgia appena sfumata.
[#58]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Ovviamente anche se fa di testa sua sbaglia clamorosamente.
[#59]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

guardi ho l'impressione che il suo unico scopo sia trovare una scusa per gestire lei le medicine. Il che non la porterà a nessun risultato, può darsi invece che le crei dei danni.

"ma ho sempre tenuto il mio psichiatra di fiducia come guida..."

Questo è il primo problema. Lo psichiatra non fa la guida, le prescrive la cura punto e basta. Non si fanno le cure con uno che guida e l'altro che legge la mappa come in auto quando si va in un posto che non si conosce.

Qui purtroppo lo psichiatra le legge la mappa, e lei sceglie dove andare, con il suo beneplacito.

Se lei si reca da cento specialisti otterrà probabilmente una novantina di cure diverse.

"a stò punto agisco di testa mia"

E questa è sempre la sua conclusione, come se avesse provato chissà quante cure, e invece il contrario. Poi la cosa sorprendente è che "di testa sua" vorrebbe fare una cosa che di per sé non cambia niente. Sempre efexor sottodosato. Quindi neanche legge i consulti o ne perde il senso appena dopo averli letti.

Il senso è: ci sono diversi altri modi di curare i disturbi d'ansia, lei ne ha provati pochi e per giunta simili, in alcuni casi sottodosando i farmaci e quidni senza prospettiva alcune di successo.
Se lo specialista discute con lei quale cura può andar meglio, cerchi un secondo parere.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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