Disturbo ossessivo

Salve scrivo su questo sito per avere un parere dai medici psichiatri qui presenti essendo questo uno spazio che seguo spesso. In pratica la mia compagna di anni 43 soffre da circa 13 anni , con alti e bassi, di disturbo ossessivo almeno questa sembrerebbe la diagnosi che gli psichiatri che l'hanno seguita hanno avallato di piu in base ai sintomi lamentati. In pratica soffre di pensieri intrusivi e ripetitivi con contenuto a volte piu logico a volte irrazionali di cui lei però ha consapevolezza. Ma in quest'ultimo anno c'è stato un peggioramento nel senso che le sue ossessioni non allentavano proprio nonostante i farmaci assunti anche a dosaggi medio-alti, sia SSRI che antipsicotici ( fluvoxamina+seroquel,serenase e fluvoxamina....ecc ecc) tant'è che si è reso necessario un ricovero presso l'ospedale locale. Dopo una settimana è stata dimessa e segue come cura Risperdone 1cp 2mg + zoloft 2 cp ( non ricordo il dosaggio,credo 100mg) . Il problema è che nonostante abbia cambiato diversi medici psichiatri privati e diversi farmaci quel pensiero che la tormenta ( in pratica ha sempre in testa la parola" peccato"che la condiziona in ogni atto essendo per lei tutto peccato, anche nutrirsi, parlare...ecc.ecc..) non accenna a diminuire. Siamo io e la sua famiglia davvero sconfortati, sembra che nessun farmaco funzioni anche se ho letto che diverse persone reagiscono anche bene alle terapie...Volevo chiedervi come mai gli psichiatri che l'hanno seguita le hanno sempre dato antipsicotici utlizzati per la cura della schizofrenia non ultimo il risperdone? Il fatto che pensa cose irrazionali è necessariamente sintomo di un problema psicotico grave anche se lei stessa ne ha consapevolezza? Inoltre stiamo valutando la possibilita di portarla in un centro riabilitativo per fare psicoterapia di gruppo o attivita che la tengano impegnata mentalmente. Voi come valutate la cosa? La terapia che attualmente sta seguendo quella data dall'ospedale e cioè Risperdone+zoloft ( sono circa 9 giorni che la segue) è indicata per questo tipo di problematiche? In rete cercando ho letto di persone che si sono trovate bene con l'Anafranil per curare il DOC ma non ho mai capito perchè non gliel'hanno mai prescritto essendo un farmaco tra i primi utilizzati in merito. Grazie e scusate la lunghezza del mio intervento.
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Dr. Giuseppe Quaranta Psichiatra 338 2 9
Gentile utente,

la terapia di prima scelta per il disturbo ossessivo-compulsivo sono i farmaci ad azione serotoninergica come appunto gli SSRI e la Clomipramina (Anafranil®), solitamente a dosaggi medio/alti.
Il Risperidone invece è un farmaco antipsicotico che viene usato come coadiuvante della terapia, in casi di resistenza al trattamento. Per quanto mi riguarda, bisogna ovviamente valutare bene il rapporto "costo/benefici", perché il risperidone è un farmaco impegnativo dal punto di visto neurologico, metabolico ed endocrinologico, soprattutto per una donna in età fertile, ed esistono diversi antiossessivi che avrebbero la "precedenza".

Cordiali saluti

Dr. Giuseppe Quaranta
giuseppe.quarant@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la sua risposta ...ma le chiedo ancora se il rispedirone c'entra qualcosa col DOC...inoltre l'uso di soli farmaci SSRI è da considerare sufficiente? e nel caso non sortissero i risultati sperati?
Grazie ancora e cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Quaranta Psichiatra 338 2 9
Ci sono alcune evidenze cliniche di come alcuni antipsicotici, tra cui il risperidone, potrebbero essere usati in aggiunta agli SSRI nei casi di DOC resistente al trattamento. Non c'è attualmente per Risperidone una indicazione al DOC.

Come le ho detto, oltre agli SSRI, ci sono anche altre molecole che hanno indicazione nel trattamento del DOC, tra cui la Clomipramina (Anafranil ®), che è un antidepressivo triciclico.

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottor Quaranta per la risposta ma le chiedo un'ultima cosa : secondo lei una psicoterapia cognitivo-comportamentale andrebbe associata all'attuale trattamento farmacologico? Per la verità io sono un po' scettico sul l'efficacia di queste tecniche non per svalutare il ruolo degli psicoterapeuti ma ho sempre avuto l'impressione che parliamo di cose astratte e immateriali non dimostrabili scientificamente....mi scusi se sbaglio ma è una mia personale idea ( mi corregga nel caso) non metto in dubbio che in alcuni casi un supporto psicologico serva magari per problematiche meno gravi ma quanto parliamo di alcune forme di DOC o malattie mentali più gravi mi sembra che non servano a granché . Non voglio con questo sminuire il ruolo di uno psicoterapeuta rispetto magari a quello di uno psichiatra ma mi pare che si tratti di 2 figure diverse con competenze diverse. Le dico questo perché la famiglia insiste per degli incontri di psicoterapia mentre io credo che una giusta combinazione di farmaci forse è più indicata. Ma attendo suo parere in merito. Grazie
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Dr. Giuseppe Quaranta Psichiatra 338 2 9
Gentile utente,

Il trattamento psicoterapico si può associare alla terapia farmacologica ma non sostituirla.
Il mio parere personale in merito esula dagli scopi di questo sito.

Cordiali saluti,