Primo soccorso attacchi isterici

Gentili dottori dello staff, vorrei porre alla Vostra cortese attenzione la situazione della mia ragazza con cui sto da poco.... da piu di un anno soffre da attacchi di panico e attacchi di isteria, (in seguito a un quadro clinico depressivo dovuto, da quello che le hanno detto i medici, dalla morte della mamma di un po' di anni fa e rapporto di conflittualità con la nonna che vive con lei)....comunque quelli di panico non ci sono quasi, sono piu frequenti quelli di isteria....
comincia ad avere delle convulsioni, fa fatica a respirare e ad un certo punto entra come in trance e grida, urla, tutto il dolore che cova dentro... ovviamente si sta facendo curare, anche se da poco, da uno psichiatra, ma le gocce calmanti che le hanno prescritto (Xanax) non se le porta sempre dietro... io quando le vengono questi attacchi non è che mi spavento, di solito la faccio sfogare, e poi anche se ancora in trance, la faccio mparlare e ore... (anzi magari mi confida cose che in stato di completa coscienza non mi direbbe!)....però c'è qualche metodo per farla "svegliare"?tipo ho letto da qualche parte mettere cose fredde come ghiaccio sulle tempie, o spruzzata d'acqua in faccia, le farebbero bene o aggraverebrstato in cui si trova? Ringraziando anticipatamente x la risposta che vorrete fornirmi, ne approfitto per salutare cordialmente tutto lo staff di psichiatria, materia di studio che secondo me al giorno d'oggi è sempre piu attuale e utile all'umanità!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

il trattamento con sole benzodiazepine non e' indicato anche in esattezza di diagnosi in quanto valutate le oscillazioni dell'umore e del comportamento e quanto queste intervengano periodicamente.
Il trattamento con benzodiazepine non e' curativo ed a lungo termine porta a dipendenza.
Oltretutto, non e' opportuno intervenire sulle crisi senza avere la possibilita' di avere una appropriata diagnosi, e comunque vanno escluse eventuali cause organiche responsabili di tale quadro per il quale deve essere fatta una accurata anamnesi.

Sarebbe utile una visita psichiatrica appropriata.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,
concordo con il collega. Il trattamento prescritto, indipendentemente dalla diagnosi, da solo non ha molto senso perché non è curativo, e non può essere proseguito anche se produce miglioramenti iniziali senza un termine.
Viceversa, esistono terapie pensate per essere assunte con stabilità per periodi più o meno lunghi, e specifiche per questi disturbi.
Tuttavia è necessario fare una diagnosi precisa, perché questi fenomeni possono essere inclusi in un disturbo dell'umore-ad esempio-. L'interpretazione sulla genesi della depressione e degli attacchi la accantonerei in quanto non dimostrabile, e ivnece potenziale fonte di ulteriori conflitti e tensioni relazionali.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Gentili dottori, grazie delle risposte gentilmente fornitemi...
cercherò di essere piu preciso....lei è da poco che fa psicoterapia perchè aveva precedentemente cabiato 2-3 psicologi a nessuno le era piaciuto... perchè adottavano un modo d'approccio tradizionale, quando il suo problema era proprio che nn riusciva ad espriersi... ora invece da un paio di mesi sta in cura da uno psichiatra che ha adottato nelle prie sedute il metodo ipnotico, e mediante questo sistema riusciva a parlare a sfogarsi e anche a gridare.... le ultime sedute il metodo ipnotico non è servito piu perchè ha superato il blocco di parlare e ora riesce ad esprimersi anche a livello conscio...

riguardo le medicine che assume, mi ha detto che finora ha assunto una pasticca di eferxon al giorno (quella doveva essere la pasticca curativa nel lungo termine dei suoi attacchi), mentre lo xanax era da prendere (20 gocce) solo in piena crisi come effetto calmante, ma del momento.

questa cura però ora sembra che non vada piu bene...il suo psichiatra le ha detto di prendere fino a mercoledi (quando hanno la seduta) xanax 3 volte al giorno 10 gocce x volta, e mercoledi le dirà che altra cura fare...

sono profano in materia, ma x quel poco di esperienza che possiedo, ho sempre cercato di avere un approccio scientifico (anche se profano) alla medicina e sinceramente non capisco perchè lei abbia risposto male (dopo un paio di mesi)alla cura che stava portando avanti con eferxon...

io in passato ho avuto un periodo di depressione con pensieri ossessivo-compulsivi(niente crisi però), ho fatto la mia psicoterpia, ho preso zoloft x un anno a dosaggi sempre minori (senza mai cambiare) e ora da tanto sto benissimo senza prendere piu nulla...perchè lei invece reagisce male? grazie!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,
tralasciando il dicorso dell'espressione conscia e inconscia (che rimane una teoria con grossi problemi di definizione di fondo, quindi non verificabile di fatto), la terapia farmacologica a quella dose può benissimo non funzionare (presumo sia un compressa da 75 mg). Sarebbe essenziale fare una diagnosi, per poter prevedere a quali farmaci e a quali dosi e in quali tempi la risposta va costruita e giudicata.
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Utente
Utente
La ringrazio ancora, dottore. In realtà da quello che mi disse la mia ragazza ha provato diverse cure, ma alcune la "rincretinivano"un po', cioè la facevano stare piu in stato vegetativo.

spero che prima o poi venga trovata la cura giusta. La cosa strana è che non sempre sono bene individuabili le cause scatenanti. Molti ad esempio, coe Lei saprà meglio di me soffrono e hanno crisi a stare in luoghi chiusi, o aperti, o hanno paura dei ragni, o del fuoco, ecc. Lei invece può accasciarsi e andare in "trance" (con tremori, e a volte grida, ecc.) anche da un momento all'altro (a volte gliene vengono anche uno al giorno) o x stanchezza o quest'estate x il caldo eccessivo,ecc. Quindi non so piu cosa pensare, ma a volte mi attanaglia una forte paura che nel lungo termine rischi di non uscirne piu.

e le chiedo una cosa, quando le vengono questi attacchi, esistono "metodi naturali" (come ghiaccio sulla fronte, sulle tempie cm avevo sentito, o spruzzi d'acqua sulla faccia)che riescono a svegliarla? o è meglio non intervenire lasciar fare il suo corso alla crisi in atto?una volta per dire avevo provato con degli schiaffetti ma è stato peggio. Grazie come sempre!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Prima di parlare di cause scatenanti è necessario conoscere la diagnosi, lo ripeto. Idem per quanto concerne il ragionamento sui metodi naturali. Per cui direi di accertare prima questo aspetto.
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Utente
Utente
Egregi dottori, allora, forse c'è una luce nella situazione della ragazza. Dopo un anno che ha questi disturbi per la prima volta ha effettuato un elettroencefalogramma nella sua vita....questa è una vergogna per gli altri ospedali in cui veniva ricoverata in regime di pronto soccorso in cui non le avevano mai fatto un elettroencefalogramma ma solo una tac da cui nn risultò nulla...dall'elettroecnefalogramma invece è risultato che si tratta di epilessia. ora farà ulteriori controlli, ma da quello che si sta delineando, sembra epilessia, però lei per un periodo assunse il depakin senza risultato, e quello so che è un farmaco antiepliettico.

Spero che la sua situazione si risolva una volta per tutte.Grazie!

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Sembra o è ?
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Utente
Utente
è epilessia. Dovrà però fare ulteriori accertamenti x capire di che tipo di epilessia si tratta..

lei non aveva mai effettuato un elettroencefalograma e questo è quello che non mi spiego di tutti gli ospedali dove finora l'avevano visitata anche in regime di pronto-soccorso. Resta tuttavia il fatto che il quadro clinico depressivo con attachi isterici c'è comunque.... ma quelli le vengono solo in seguito a un evento scatenante, come ad esempio i forti litigi che ha in famiglia, di tanto in tanto!

gli attacchi epilettici invece,da quanto le hanno detto, possono avvenire o casualmente, essendo una malattia comunque organica, o particolarmente in seguito a stanchezza, a un caldo forte (quest'estate non potefva uscire nelle ore di punta), o a emozioni forti..sia negative, come appunto un attacco isterico, un'arrabbiatura olto forte, sia positive, come l'orgasmo sessuale. Infatti non riese a raggiungerlo, perchè come il piacere sale, mi devo fermare, pòerchè se no può sentirsi male, infatti quando non lo sapevo è successo una volta.

però un po' di tempo fa senza nemeno sapere che fosse epilessia, tra iu vari farmaci "provati", le fecero assumere x un breve periodo anche il depakin, che è uno stabilizzante dell'umore, ma anche un farmaco antiepilettico... e non le fece nulla.. mi auguro che sia un tipo di epilessia curabile e che ci siano altri farmaci piu appropriarti rispetto al depakin. poi non so se dovrà anche continuare la cura antidepressiva o al si concilia con le cure antiepilettiche.
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