Citalopram o paroxetina ?

Buonasera dottori.
Vi scrivo in merito alla mia attuale condizione.
Nel 2010, dietro indicazioni del mio psichiatra, ho iniziato una cura con Paroxetina, 20mg giorno. Come diagnosi mi ha detto che soffro di disturbo ossessivo: infatti da quando avevo circa 19 anni ho la depressione con pensieri ossessivi (sulla mia depressione). Solo a 30 anni ho iniziato la cura ed in effetti mi ha curato sia la depressione, che l'ansia. Per 5 anni ho funzionato bene a livello lavorativo e sociale ma a livello sessuale poco.. zero voglia e incapacità di raggiungere l'orgasmo, almeno a 20 gocce.. scendendo un po', verso le 10 un pizzico meglio, ma tutto molto innaturale.
Inoltre a livello di 'spinta' energica, la proxetina mi azzera: zero voglia di far qualsiasi cosa! Ho la fortuna/sfortuna di non avere ragazza o moglie.

Arrivando ad oggi consultando un altro psichiatra (il mio vecchio è andato in pensione), esponendogli i fatti, ha deciso di passarmi al citalopram indicandolo come meno problematico a livello sessuale, e magari meno potente.
Prima però gli ho proposto se potevo provare l'iperico in dosi terapeutiche (quelle tedesche). Ha acconsentito.
Dopo 2 mesi e mezzo ormai, ed un inizio positivo, oggi posso dire che non sta funzionando. Ansia a mille .. depressione poca, ma molta ansia, confusione mentale...

Lui mi ha detto se questo fallisce passiamo al Citalopram.

Essendo in disoccupazione posso permettermi ancora un mese o due a casa nel frattempo che la molecola faccia effetto ma non voglio ancora fallire nella cura.

La domanda che vi pongo è: farei bene a tornare alla paroxetina (che ho imparato a conoscere, e so che funziona almeno sul lato ansia e depressione) o provo comunque il citalopram ?

In questo periodo sto saltando anche i colloqui di lavoro perchè ho avuto questa impennata d'ansia ... con la paroxetina ero almeno stabile da quel lato!

Sono sempre piu' disperato: non vedo una via d'uscita plausibile.

Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La scelta di trattamento dipende da chi la visita.

Se però su sua proposta viene acconsentito l'uso di un prodotto di efficacia dubbia sinceramente sarebbe da cambiare anche lo specialista che la segue, che tra le caratteristiche deve avere la risolutezza nella scelta dei trattamenti.

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