Vertigini, attacco di panico, scosse

Salve,
ho 20 anni e da circa 8 mesi ho alcuni sintomi che col tempo stanno peggiorando sempre di più.
Premesso che mia madre si è ammalata di depressione questa estate, è stato un periodo "molto" stressante per me , che ho dovuto prendere in mano un bel po' di problemi.
Ho sempre avuto un carattere ansioso, ma circa 3 giorni fa penso di aver avuto il mio primo attacco di panico "serio".
Esame universitario, non appena il docente è entrato in aula ho iniziato a sentire una scossa partire da dietro al collo e protrarsi fino a metà schiena. Sono entrato in uno stato confusionario per circa 10 secondi, appoggiato sul banco. Dopo questo breve periodo mi sono fatto forza a modo mio, e ho iniziato l'esame. Dopo niente, nessun sintomo, solo stanchezza e qualche dolore muscolare.
Mi capita di avere spesso giramenti di testa, soffro di colon irritabile e reflusso gastroesofageo. Dal punto di vista organico avrò come tutti qualche problemino, ma non penso che sia tale da giustificare vertigini al punto da svenire o perdere l'equilibrio.
Ho preso la decisione di scrivere in questo forum dei miei sintomi dopo quello che mi è accaduto pomeriggio: tornato da una corsetta, entro in camera, e inizio a fare avanti e indietro con la testa, senza accorgermene. Come una sorta di contrazione incontrollata. Mi sono spaventato parecchio. E' durata meno di 10 secondi. Non bevo caffè e ho tenuto la pressione alta per un breve periodo (la massima). Ho inserito questo post nella sezione psichiatria perchè ho paura che l'episodio di mia madre mia abbia colpito al punto da generare "qualcosa" in me, o per lo meno inizio a pensare questo. Ho allentato i ritmi con gli esami, che bene o male continuano ad andare bene. Ma spesso smetto di studiare perchè mi sento girare la testa, mi manca l'aria quando sto in aule studio troppo affollate e per un periodo non ho più frequentato la biblioteca. Mi piacerebbe capire prima di tutto se i miei sintomi (ansia, vertigini, stanchezza, colon irritabile, tachicardia, scosse lungo la schiena con annesse contrazioni muscolari) rientrino in una qualche patologia, o se semplicemente mi sto preoccupando esageratamente.
Come ultima cosa, le contrazioni spesso si presentano sotto forme molto più lievi in altre parti del corpo come braccia, gambe, spalla, palpebra occhio.

Grazie mille per il supporto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

"o se semplicemente mi sto preoccupando esageratamente." Questa può essere una delle ipotesi, dicesi ipocondria ed è un disturbo cerebrale, solitamente di natura ossessiva.

In alternativa ci sono ovviamente altre sindromi che prevedono dei sintomi e anche dei fenomeni come quelli citati.

Ha già fatto una visita psichiatrica o comunque qualcuno ha definito questi sintomi come panico, o di pertinenza psichiatrica ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Sono andato al centro ascolto universitario, circa 5 mesi fa. Citò solo una volta disturbo d'ansia generalizzato , ma non mi diede una certezza , ne una diagnosi.
E per inciso, sto prendendo la questione in maniera molto razionale, lasciando da parte le preoccupazioni inutili. Quella frase da lei citata voleva semplicemente essere un modo per condividere il mio stato d'animo nell'ultimo periodo.
La ringrazio in ogni caso per la celere risposta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

E' una diagnosi esistente, ma spesso utilizzata come formula per dire "ansia multiforme che c'è sempre e non in una specifica occasione", e invece non è che significhi questo.
Si faccia fare una diagnosi più precisa e le consiglieranno una cura, se è un disturbo d'ansia la parte peggiore è decidere di curarsi e il primo impatto con le medicine, ragion per cui spesso chi ha questo tipo di problemi finisce per assumere medicinali di vario tipo dall'effetto immediato, ma sostanzialmente inutili a modificare l'ansia e le limitazioni.
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