Non sono sicura del mio psicoterapeuta

non potevo credere d'essere depressa... di tutti i disturbi, mi sembrava che la depressione fosse quello meno accettato... cioè. chiunque soffre di depressione è oggetto di commiserazione da parte della gente che mantiene sempre un certo tipo di distacco, forse anche per ribrezzo... insomma, ad un certo punto, però, ho creduto che il mio male portasse questo nome, insieme al sintomo dell'ansia sociale.. la psicoterapeuta mi ha dato dei farmaci.. cipralex e minias. da allora ho eliminato il sintomo che più mi devastava e mi sento tranquilla. a piccolissimi passi sento d'allontanarmi sempre di più da questa condizione.. eppure, la mia, mi sembra tutta una tranquillità apparente. a volte temo che se smettessi di prendere i farmaci, anche le piccole conquiste, svanirebbero... allora mi sento triste.. perchè associo il mio miglioramento ai farmaci. spiego meglio... non sono mai stata totalmente "normale".. per brevi periodi della mia vita, a più riprese,ho sofferto di autolesionismo.. ho sempre vissuto la mia sessualità in maniera eccessiva... o pensandoci spessissimo(mi capitava di masturbarmi 5-6 volte al giorno) o cedendo a rapporti occasionali con diversi individui... (paradossalmente, quando si presentava il secondo modo d'approcciarmi al sesso, mi sembrava di vivere contenta).. ho avuto sempre un rapporto molto libero con droghe e alcool.. a volte abusandone. poi, quasi due anni fa, ho cominciato ad avere pensieri sulla gente..pensieri sospettosi. mano a mano cominciavo ad avere atteggiamenti strani, me ne rendevo conto.. mi sono chiusa a casa.. stare con la gente mi provocava una profonda angoscia.. tanto che ho abbandonato per un pò gli studi e sono tornata a casa dai miei.. qui ho cominciato a vedere uno psicoterapeuta.. le ansie sociali sono terminate con l'uso del farmaco e non sono totalmente abbandonata a me stessa.. sto riprendendo piano piano una vita regolare.. ma tutte le volte che esco, mi ubriaco pesantemente.. faccio uso di marijuana quasi quotidianamente... in più continuo a fantasticare... ho pensieri bizzarri, penso che la gente possa leggermi nella mente, che possa succhiare le mie energie... i doni che mi fanno non li metto mai, perchè penso che hanno il potere di farmi star male... quando mi ritrovo con la mente piena da queste cose, da un lato penso " ma cosa vado a pensare!?" e le faccio tacere... dall'altro penso che se è vero che mi leggono il pensiero, è giusto che loro sentano la mia consapevolezza... un pò come " pararmi il culo". so che non è normale... ho cercato su internet, tutto corrisponde al disturbo schizotipico... non ho mai chiesto al mio psicoterapeuta di cosa soffro... io ho voglia di una vita sana e di dare soddisfazioni a me e a mia madre. io non so se la mia psicoterapeuta sia in grado di guarirmi.. mi ha dato i farmaci senza nemmeno ascoltarmi e adesso le nostre sedute consistono in monologhi disorganizzati e qualche domanda occasionale... domani ho l'ennesima seduta. io voglio guarire.. mi sento sola.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Per prima cosa dovrebbe esternare questi timori alla sua psicoterapeuta, che se le prescrive i farmaci è anche medico, immagino psichiatra.
"Mi ha dato i farmaci senza neanche ascoltarmi" non è un buon punto di partenza; non è detto che sia andata proprio così, ma iniziare una terapia con questa convinzione non promette bene, e anche di questo occorre parlare in terapia, se no rimane troppo non detto. A volte parlare della relazione terapeutica modifica la situazione in meglio. Se questo non succede, allora può pensare di cambiare, mantenendo però la terapia farmacologica senza sospenderla di sua iniziativa.

Franca Scapellato

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dopo
Utente
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l'ultima volta che ci siamo viste, lo scorso giovedì, le parlavo di quanto temo il confronto con le persone che stimo... tanto da evitare di incontrarle.... secondo me si è infastidita....
non rischio di minare ancora di più questo rapporto già precario?

comunque la prima volta che ci siamo viste, quella dei farmaci, sono andata con mia mamma... era praticamente lei a parlare al posto mio eppure mi ha prescritto le medicine....

giusto per capire... è l'unico specialista con il quale ho mai avuto a che fare.. può essere che i miei giudizi siano quelli di un ignorante.. per cui: come si comporta in genere uno psicoterapeuta? è normale che mi lasci fare monologhi lunghi tutta un'ora?
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