Somministrazione forzata

Salve, sono nuovo del sito, e cerco chiarimenti riguardo la somministrazione forzata di psicofarmaci.
Anni fa, quando ne avevo 17 sono stato costretto ad assumere zyprexa (si scrive circa così) delle pasticche che venivano messe nel latte.

Quello che volevo sapere è come posso comportarmi in questo caso, e come agire per vie legali.
Ho visto un medico psichiatrico per 5 minuti e questo mi ha consigliato di prendere dei farmaci e io ho rifiutato.
(premetto che all'epoca ero un ragazzo stanco di vedere gente così, e presi la visita per versi molto paraculistici, rispondendo a casaccio a frasi di controllo su come vedevo la vita o addirittura rispondendo in modo poetico, ma non sento di dover entrare nel dettaglio, non lo trovo pertinente alla mia domanda)
Devo inoltre aggiungere che mio padre aveva dei deliri o strani comportamenti, e disse al medico che lo picchiavo o che ero molto violento, i dettagli non li so.
Mio padre mi somministrava il farmaco ma era spesso sotto l effetto di sostanze, nello specifico farmaci di cui non rispettava mai la dose consigliata.

Dati questi eventi non so proprio come comportarmi, sono ignorante di legge, e potrei passare sopra i comportamenti di un malato mentale come mio padre, però sono qui per sapere cosa fare con un medico di questo genere, non ho prova di esserci stato perchè era tutto in nero, e purtroppo sono passati molti anni e non ho nessuna documentazione medica relativa.
Spero sappiate spiegarmi come funziona questa somministrazione forzata di farmaci, e dove sono i limiti legali.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Attualmente lei si sta curando per qualche patologia che non riferisce?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Utente
Utente
No, non sono in cura per nessuna patologia, anzi anni fa sono stato ritenuto sano.
E quindi la mia domanda si basa solo su come procedere legalmente o vorrei almeno sapere che diritti avevo da minore.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Chi le ha prescritto un farmaco ha stabilito al momento che lei aveva bisogno di quel trattamento, necessario per la patologia di cui soffriva nel momento in cui è stato visitato.

Non ha documentazione clinica, e riferisce di una terapia fatta assumere di nascosto senza avere prove.

Non penso che possa avere estremi di alcun tipo per avere appigli legali.

In ogni caso, tutta la storia che racconta sembra essere potenzialmente il frutto di ciò che ritiene sia avvenuto.

Sarebbe da capire perchè qualcuno avrebbe dovuto attestare il suo stato di sanità mentale se non richiesto esplicitamente.
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dopo
Utente
Utente
Non ho prove cartacee perchè ero minore, e sono passati molti anni, l'unica prova sono delle testimonianze, legalmente purtroppo ha ragione lei non c'è appiglio.
Non ritengo di dover specificare il come e il perchè si siano verificate certe situazioni, dato che non è pertinente con il mio interrogativo.
Posso chiudere il post, la ringrazio della sua disponibilità.