Insonnia e preoccupazioni

Buongiorno,
tenterò di essere breve, non è la prima volta che scrivo. Sono una ragazza di 28 anni che, a seguito di vissuti molto difficili (morte del padre per tumore dopo mesi di agonia, ex fidanzato violento) e un carattere molto sensibile, ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e ansia superati brillantemente in un anno e mezzo di TCC. A Gennaio, la mia terapeuta mi propone di vederci una volta al mese perchè il mio percorso ormai volge al termine, andava tutto benissimo. A quel punto ho iniziato ad avere il terrore di entrare in depressione, a controllare i miei stati d'animo...insomma una paura terribile. La mia terapeuta mi ha assolutamente rassicurata sul fatto che io non sia depressa ma che dovrei imparare ad integrare la tristezza e lo sconforto che tutti abbiamo anche a volte senza motivo senza spaventarmi in questo modo. Non contenta, ho chiesto un consulto ad un terapeuta di TBS che mi ha confermato il fatto che si tratta di paranoie, che le oscillazioni dell'umore e la tristezza le hanno tutti, solo che non ne sono così impauriti. Inoltre mi ha detto che la depressione si diagnositca immediatamente "de visu" e che non è assolutamente il mio caso dato il mio modo di parlare e di essere. Ad oggi mi ritrovo con la mia terapeuta che mi dice "ce la puoi fare, io ti vedo molto bene sei tu che non ti vedi bene", il nuovo psicoterapeuta (con cui ho fatto solo una seduta per ora) che mi dice che è normale avere un po' di paranoie e paure dopo episodi di panico e che sono molto avanti con il lavoro e superò tutto in poche sedute; dall'altra parte invece ci sono io che non ho tutto questo ottimismo in corpo, anzi, ho momenti di grandi sconforto che ancora mi fanno temere la depressione confutatami già parecchie volte, in più da una settimana ho dei grossi problemi con il sonno: quando sto per addormentarmi, sento come un'"energia" interiore che non mi fa stare ferma, come una specie di smania di muovermi. Neanche le 2 gocce di rivotril che prendevo al bisogno riescono ad aiutarmi e così rimango ore sveglia, fino poi ad addormentarmi ma con molta fatica. Anche questo mi spaventa e mi fa pensare alla depressione.
Io amo vivere Dottori, vorrei solo stare bene, godermi la vita a 28 anni con la persona che amo, pensare di avere un figlio. Invece da quasi 2 anni la mia vita è pensare a combattere contro queste cose. Sembrava finalmente essere finita ma questa paura della depressione + questa sorta di insonnia mia spaventano non poco, considerando che io non vorrei assumere farmaci (tanto meno sonniferi o altro).
Vorrei da voi un parere circa la mia situazione.
Ringrazio molto.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Probabilmente il suo rifiuto ad una terapia farmacologica già due anni fa ha favorito l'evitamento ad introdurre una terapia efficace per o suoi disturbi che oggi riaffiorano in quanto si prospetta la possibilità chiudere il percorso terapeutico iniziato.

Tanto è che lei ha iniziato a cercare un nuovo terapeuta per sopperire alla chiusura del precedente rapporto.

Ciò predispone comunque ad atteggiamenti di dipendenza psicologica che spostano il problema della cura di ulteriore tempo.

A mio avviso sarebbe opportuno far valutare la condizione da uno psichiatra con la sua preventiva disponibilità ad assumere eventualmente una terapia farmacologica.

Dr. F. S. Ruggiero
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[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2018
Ex utente
Gentile Dottore,
la mia psicoterapeuta mi ha sempre detto che non avevo bisogno di assumere farmaci, così come anche lo psichiatra da cui ero andata qualche mese fa per una visita.
Io vorrei farcela da sola perchè so che i medicinali soffocano il sintomo ma non curano (nel senso che, una volta dimessi, se non si è capito il problema, i sintomi tornano).
Inoltre, vorrei chiederle...se la mia psicoterapeuta mi considera ormai verso la via della guarigione, come mai secondo lei sarebbe opportuno che io intraprendessi una cura famracologica? Per curare cosa? Non avverto ansia ne altri sintomi... Ho solo un po' di insonnia e ho delle paure da cui non riesco a tranquilizzarmi.
Credo che la mia terapeuta, mi avrebbe indirizzata verso una cura psichiatrica o comuqnue non mi direbbe che ormai sono sulla via della riuscita se non lo pensasse.
Lei personalmente, sebbene sia difficile valutarlo tramite web, pensa che io non sia a buon punto?
[#3]
dopo
Attivo dal 2016 al 2018
Ex utente
Aggiungo che entrambi i terapeuti si sono trovati d'accordo sul fatto che, spesso, alcune paure rimangono dopo un percorso di TCC e che sia molto utile chiudere con qualche seduta di TBS.
Lei pensa che io non abbia le risorse per farcela senza farmaci?
[#4]
dopo
Attivo dal 2016 al 2018
Ex utente
Vorrei sapere anche dagli altri medici se anche loro, leggendo, valutano che i miei terapeuti non abbiamo ragione nel dirmi che sono a buon punto e non necessito di farmaci perchè ho le risorse per farcela.
Grazie
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