Cipralex 10 mg

Salve mi sono appena iscritta per una domanda per quanto riguarda cipralex 10 mg
Ho fatto una visita ieri dallo psichiatra dove riportando i miei sintomi e stato d'animo mi ha dato 10 gocce di minias la sera e una compressa di cipralex a pranzo
Avendo sofferto per ben 5 anni di anoressia nervosa e dopo un ricovero di un anno in un centro di cura dove ho stabilizzato il mio peso, la mia paura più grande è proprio prendere peso.
Dato che sono nella norma come peso (50.5 kili x 165) vorrei proprio evitare di prenderne altro con il cipralex.. E leggendo un po' le recensioni e i pareri ha fatto a quasi tutte le persone proprio l'effetto di aumento di peso.
Io non mangio molto, cioè, mangio il giusto. Non ho fame nervosa, anzi! Vado più per il diminuire che per l'eccedere (mi porto dietro ancora tracce dell'anoressia)
Beh se riprendessi peso credo che invece di curare la depressione, LA PEGGIORO!
Potete dirmi se è vero che cipralex aumenti di peso nonostante una corretta alimentazione? Di mio non faccio mai sport, ma mantengo il peso.
Grazie, attendo risposta..
Alessandra
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Ancora cognitivamente però sembra che la sua attenzione sia spostata sul peso. Il limite del momento non è il peso, ma l'anoressia. Cioè qui il primo limite è dato dalla concezione riguardante il peso corporeo, contrastante con i semplici dati oggettivi. Non è un'accusa o una critica, è quello che risulta, d'altronde è frequente che un'anoressia si calmi ma resti comunque espressa (dire che il proprio peso è statisticamente normale, dire che si mangia il giusto etc - in realtà il giusto per mantenere quel peso, che è diverso).

Lo psichiatra le ha dato una terapia corretta per il disturbo che ha. Se una cura modificasse, magari anche lo stesso cipralex, la rigidità e l'inquadramento con cui ragiona sul peso, vivrebbe meglio senza che questo argomento sia centrale.

Se si verificano cambiamenti dell'appetito etc ha modo di riferirlo al medico, non sospenda tutto senza informarlo solo per questo motivo eventualmente.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta così in breve
So bene di essere ancora ossessionata, di controllare sia peso che il cibo non in maniera elastica ecco
Però vorrei si togliere questo controllo ma nello stesso tempo non aumentare di peso.
Quindi è vero che si aumenti?
Non credo che l'appetito possa cambiarmi e anche se cambiasse (aumentasse) riuscirei comunque a non ingozzarmi di cibo e a mantenere una giusta alimentazione, ma, nonostante l'adeguata alimentazione, è possibile aumentare comunque con cipralex?

Scusi le domande, e grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"Però vorrei si togliere questo controllo ma nello stesso tempo non aumentare di peso."

Questo è un ragionamento fatto dal punto di vista del controllo ancora presente.
Se il controllo fosse risolto, ovviamente non sussisterebbe il problema.

La rigidità sull'aumento di peso è un fattore di interruzione delle cure. Ora specie in soggetti sottopeso, le variazioni sono avvertite in maniera allarmante. Ci sono persone che non si lamentano anche se aumentano di 10 Kg, semplicemente lo riferiscono alla visita successiva magari dopo mesi e mesi che non si fanno vedere né sentire.
Ci sono persone che non ammettono di vedere il numero variato di mezzo chilo.

Questo è un limite esistente, ma è inutile che un medico le dica (sarebbe a caso): "con questo non aumenterà nenche di un etto", perché può essere che non aumenti, ma il medico come fa a saperlo caso per caso ? Per cui la cosa più logica è vedere e comunicarglielo, anche perché gli aumenti rapidi e contenuti non sono altro che acqua, non necessariamente varia l'appetito.

Direi che per adesso il medico ha preso la decisione corretta, e credo sia a sua disposizione per seguire gli effetti collaterali se si presentano, e per cambiare medicina.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Capisco.
E' che dopo un anno di ricovero vorrei proprio evitare di ricadere per un farmaco, perché so bene che sarà per sempre il mio tallone d'achille, l'anoressia, e che al peso do ancora uno spazio molto importante nella mia testa.
Per questo vorrei evitare di aumentare.

Comunque grazie..
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La ricaduta è un aggravamento della malattia. La malattia non si aggrava perché si aumenta di peso. Se si aumenta di peso possono ricomparire, ho capito, le urgenze di riperderlo, ma l'anoressia come gravità non si misura in base solo a questo, ma anche all'equilibrio desiderabile per la persona, nonostante i sintomi dell'anoressia.
Quindi non un equilibrio "secondo" il pensiero anoressico, perché altrimenti si equivoca la malattia con qualcosa di sostenibile.

Pertanto, lei fa bene a curarsi per la depressione, il medico ipotizza un medicinale, su ogni foglietto potrà trovare scritto che genericamente sono previsti tutta una serie di sintomi tra cui aumento e diminuzione di peso, dopo di che si vede in corso d'opera.
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