Attaccamento

Salve!
Sono un uomo di 33 anni e lavoro come commesso. Sono curato dai servizi pubblici per un disturbo schizo affettivo. Assumo solo un neurolettico .Ho avuto qualche esperienza sessuale molto complicata da adolescente mentre frequentavo una ragazza di cui non ero innamorato. Dai 20 ai 33 anni non ho avuto esperienze sentimentali e sessuali tranne qualche esperienza a pagamento. Ho un attaccamento disorganizzato come in pratica tutti gli psicotici. Provo angoscia per il futuro perché temo di vivere da solo : vorrei avere una famiglia. Sotto stato sottoposto a varie psicoterapie cognitivo comportamentale per aggiustare molti aspetti della mia personalità. Nel 2009 ho portato avanti una psicoterapia cognitivo comportamentale per realizzare una relazione sentimentale ma è stata fallimentare. Le mie attuali capacità sociali sono generalmente buone e ho anche un buon senso dell'umorismo e un buon numero di interessi. Ho paura di vivere delle relazioni sentimentali e spesso inconsapevolmente fuggo.Qualcosa va sempre storto. Ho paura dell'intimità : da adolescente ho baciato varie ragazze, negli ultimi anni ho anche avuto paura di baciare una ragazza che avevo abbordato e che era disponibile. Una sera uscendo da un pub una ragazza ha espresso il desiderio di iniziare una relazione con me ma mentre mi stringeva la mano ho provato angoscia. Cosa posso fare? Quale terapia è più efficace? La psicoanalisi è efficace? Una terapia psicodinamica può giovare? Vi informo che subito anche degli abusi da bambino. Gli altri che non sanno cos'ho un po ' si stupiscono che non ho una ragazza. Io cosa posso fare? Quali esperienze possono cambiarmi? Sono una persona intelligente e credo di avere un comportamento prosociale più alto della media. Lavorare come commesso per 1200 euro al mese non è un buon biglietto da visita. I miei però sono proprietari di terreni e pertanto il problema di avere un appartamento anche abbastanza grande non ce l'ho.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Le caratteristiche del suo disturbo la portano ad avere difficoltà relazionali che possono riflettersi sulla sua vita affettiva.

Le possibilità di intraprendere delle relazioni devono essere discusse con i suoi curanti per comprendere l'effettiva applicabilità di questo suo desiderio su cui è combattuto.

Dr. F. S. Ruggiero

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Dr. Giovanni Portuesi Psichiatra, Psicoterapeuta 622 37 1
Ovviamente la valutazione per un eventuale psicoterapia psicodinamica ( cioè a indirizzo psicoanalitico ) deve essere fatta da uno specialista dopo uno o più colloqui. Personalmente ritengo che è meglio affidarsi a uno psicoanalista formato per questi trattamenti. Ad ogni modo mi sento di dirle che trovo che nel suo caso questo tipo di psicoerapia potrebbe avere un' indicazione.
Lei mi dice di avere un attaccamento disorganizzazione come in pratica tutti gli psicotici. Lei ha avuto episodi psicotici? Ricoveri per episodi psicotici? Che cure ha fatto e per che sintomatologia? Sono domande importanti per indirizzare anche l ' approccio psicoterapeutico.

Dr Giovanni Portuesi

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dopo
Utente
Utente
Allora : non ho mai affrontato nessun ricovero. Tra i 17 anni e i 18 e poco più sono stato colpito da un evento depressivo di tipo psicotico con particolari e originali forme di delirio nel modo soprattutto di manifestarsi del delirio. La diagnosi è certa ed confermata. Nel delirio conta molto il mio passato che emerge. Riguarda il mio passato dai 9 ai 20 anni soprattutto e in qualche maniera " ricordo " molte cose che in parte sono vere e molte sono rielaborazioni. Mi chiedo se una terapia psicoanalitica sia in grado di risolvere il problema. Mi chiedo quale scuola di pensiero sia la più adatta : freudiana, junghiana, lacaniana e che tipo di esperienza dovrebbe avere il terapeuta. Inoltre mi chiedo se 1 anno di terapia sia sufficiente.
Ho paura di vivere da solo : vivere senza esperire l'amore è triste e fallimentare.
Attualmente sono curato con 4 mg di risperdal. Ho sospeso con il consenso del medico il citalopram.
I miei amici si stanno tutti sistemando e io vedo la vita passarmi davanti. Vale la pena provare una terapia o è inutile? Quali potrebbero essere i benefici? Come agirebbe lo psicoanalista per farmi crescere e farmi superare questi problemi?
Ripeto : mi spaventa la solitudine. Le mie capacità sociali sono buone