Insicurezza riguardo il futuro, depressione e ansia?

Ciao a tutti,
sono in una situazione piuttosto urgente, poiché potrei "giocarmi" la mia carriera come operatore sociale (educatore). Ho ventuno anni e attualmente sono in stage presso un foyer con persone con disabilità. Al principio ero un po' in dubbio se fosse la mia strada, poiché all'Uni ho fatto fatica ad integrarmi, mi sentivo fuori luogo ma poi ho trovato una persona con la mia stessa problematica ed il secondo periodo è andata molto meglio diventando il mio "punto di riferimento". Inoltre è stato un anno con molto studio portandomi dei momenti di crisi in famiglia. Nonostante ciò i moduli mi piacevano davvero molto. Quest'estate è stata molto stimolante, attiravo spesso le persone, dicevano che avevo un'energia positiva, spesso allegra, socievole, energica e determinata. Ero entusiasta della mia vita. Partita per stage ero molto motivata, amavo il mio lavoro e avevo ricevuto dei feedback positivi, poiché avevo tatto, avevo iniziativa e con l'equipe anche così via. Insomma stava andando alla grande. Dopo 2 mesi sono venuta a sapere che la mia amica forse voleva lasciare il corso ed inoltre la donna di mio padre forse voleva fare lo stesso con lui. Da lì ho iniziato ad avere dei momenti di forte ansia negativi riguardo il futuro che duravano un paio d'ore ma poi con la scrittura riuscivo a rassicurarmi e tornava tutto normale. Loro inoltre adesso mi avevano detto il contrario. Finché un giorno dopo aver sentito la mia amica, mi sembrava poco convinta e qualcosa da quel giorno si è "spezzato" dentro di me. La mia "luce" si è spenta in generale, da una settimana mi sento apatica, nodi allo stomaco mancando l'appetito, pessimismo e tutto cio si è ripercusso al lavoro (il mio umore era basso). Prima amavo stare con le persone mentre ora stando male Sono a disagio. Sono subito andata dal medico e mi ha detto che stavo entrando in depressione consigliandomi una psicoterapia che inizierò. I miei sono separati, da mia madre non ho praticamente rapporti poiché è in depressione da 2 anni e in passato sono scappata da mio padre perché buttava la sua frustrazione su di me anche con gesti di aggressività. Con mio padre ho periodi con alti e bassi, ha un carattere autoritario e ci sono stati periodi dove volevo scappare, ma non avendo altri famigliari qui mi è impossibile e la donna di mio padre per me è di grande supporto anche perché lo tiene a bada e ho un buon rapporto. Quando viveva con mia madre non avevo relazione, era molto scontroso. Sfinita gli ho parlato di quello che sto vivendo ed eventualmente mi ha detto di iniziare un apprendistato. Attualmente sono angosciata, non riesco a capire come mai il mio umore sia così caduto di colpo nonostante lo stage mi piaceva molto, portandomi ad avere dubbi su tutto. Non riesco a capire il perché e come ritrovare la motivazione e la persona che ero prima. Se facessi un apprendistato significherebbe dover rimane più tempo in balia dei miei genitori. Accetto consigli e domande..grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Ha quindi una familiarità per depressione e il medico le ha riscontrato dei sintomi depressivi ("sta entrando" in depressione non è chiaro, ha una depressione o no ?).
In ogni caso, mettiamo che sia questo il problema, perché una psicoterapia (cioè perché questo tipo di intervento, e nel caso in che senso psicoterapia, quale ?)

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
In realtà non ho ben capito, lui ha parlato di "sintomi" depressivi poi lo psicoterapista|psichiatra dovrebbe dire la diagnosi?
La terapia invece cognitivo comportamentale.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

La diagnosi magari è quella che dice il medico. Non capisco perché una depressione è avviata ad una psicoterapia così senza considerare altre opzioni.
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