Disturbo bipolare e ansia

Gentili medici,

Assumo terapia per disturbo bipolare: Lamictal 200mg, Litio 900mg, DEpakin 2000mg, Pregabalin 150mg, Seroquel 150mg. Mi avete detto già che i farmaci in effetti son un po troppi, ma lunedì ho visita e spero che si possa fare una riduzione. Il problema nasce dal fatto che il disturbo si sta presentando con forte ansia per questioni più o meno rilevanti del quotidiano. Per l'appunto a visita, vorrei chiedere una riduzione ulteriore in quanto penso che i farmaci siano già di per se troppi, mentre invece immagino che il mio curante, che già di suo tende a "calcare la mano", vedendo che la situazione non è compensata farà in modo di aumentare qualche farmaco o di reintrodurre ad esempio l'abilify, per quanto questo non abbia indicazione. Io però non voglio ritornare a uno stato semi-comatoso dal momento che già adesso non spicco per brillantezza mentale a causa dei già numerosi farmaci..quindi non so proprio come fare. Inoltre presso un ambulatorio di psichiatria, esterno a quello del mio psichiatra, al quale mi sono rivolto mi è stata diagnosticata un inizio di discinesia tardiva dovuta ai numerosi anni di assunzione di neurolettici atipici e non..Quello che mi chiedo a questo punto è, dal momento che oltre ad ansia vi sono anche ossessioni che si presentano perlopiù come pensieri intrusivi ed un tono dell'umore quasi sempre basso ormai da mesi, perchè non utilizzare un antidepressivo piuttosto che impilare farmaci su farmaci di cui uno per l'ansia, uno per le ossessioni, uno per l'umore,ecc..con la motivazione che l'antidepressivo può destabilizzare l'andamento del disturbo? Mi rendo conto della veridicità di quest'affermazione, ma visto il numero già congruo di farmaci così come i dosaggi, io non vedo assolutamente vie d'uscita..Inoltre ci sarebbe da considerare il fattore delle discinesie: è vero che sospendendo l'antipsicotico, quando possibile, i sintomi possono regredire? In effetti da quando ho sospeso l'abilify gradualmente, i tremori sono diminuiti..sinceramente la sua reintroduzione per far diminuire le ossessioni, nel caso, riporterebbe di nuovo i tremori e, unitamente al seroquel, mi darebbe una spossatezza mentale di cui speravo essermi liberato un po, inoltre mi sembra che in qualche post qualche medico qui aveva comunque accennato al fatto che l'associazione di due antipsicotici è ridondante e perlopiù senza utilità clinica, quindi eviterei volentieri...Unitamente a tutto questo devo pensare, appunto, alla possibilità che il mio curante non voglia ridurre proprio nulla in considerazione del fatto che manifesto ancora ansia e umore deflesso. A fronte di tutto ciò vi chiedo se c'è una soluzione a tutto questo disordine e se questa possa essere rappresentata effettivamente dall'introduzione di un farmaco antidepressivo? Infine, ma questo a titolo più personale, vi sembra che la terapia e le dinamiche esposte debbano farmi considerare l'opportunità di cambiare curante? Grazie per la disponibilità, cordialmente.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Ha già posto questo tipo di domande tre giorni fa per le quali ha ricevuto risposta.

Dr. F. S. Ruggiero

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Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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